Recitante tragitto
umor tinge viso
eccitante notte d'estate,
plasma il corpo rilassa la mente.
Fiume inonda tempo presente,
planante forza ondeggia nel mare,
monti e valli si vestono a festa, danzano
al preludio del giorno,
all'aurora che
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Sollevato
il cuor nell'anima si distende
beato, tra le braccia della notte
in un corpo affaticato.
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Scivolan corpi
sull’acqua argentata,
movimento leggero,
sfiora scia di luce ch’abbaglia,
mare,
scrigno d’accesi piaceri,
seda calura,
con l’immenso potere.
Scuote desideri,
ai cuori innamorati,
vibrano all’unisono,
al rumoreggiar
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Rosse come una rosa
sono le tue guance,
profumano di cielo,
umido di dolce fragranza.
Corpi gioiosi nell'allegra
armonia di rugiada,
sprofondano in estasi.
Eccitante forma
inonda lo sguardo,
trombe angeliche
suonano nell'infinito
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L’ odor tuo riaccende sopiti sospiri
aggrovigliati s’espandono
ansimanti incantano
brividi rifioriscono
turgidi pensieri iniziano il cammino...
e nell’effluvio tuo più nascosto
assetate labbra trovan ristoro
accogliente riparo
dove desio
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Un respiro lento,
un cuore quasi fermo,
pulsa in petto
con affanno.
Un lungo fremito,
un sudore freddo,
le stanche membra
già più non sento,
sto per morire
con serenità
la morte attendo.
Gente che invoca,
non
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Calor d’anime perse
s’ insinua,
dentro radici che crescono,
fin alle cavità del cuore.
Fiamme di dolcezza
divorano corpi, senza spazio
chiusi in un mondo diverso
ai confini dell’universo.
Non sai più chi sei
mentre scivoli
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Squarciano acque dell’azzurro mare,
zattere, barconi d’alme piene,
lontananza affligge cuori affranti,
solleva morale sorriso del sole.
Nodi del destino s’intrecciano sulla via,
volti basiti franano nel vuoto,
grido e sgomento giunge al
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Il mio corpo è steso fra ombre d'insonnia
e tu, Luna bonaria segni la strada ferita,
sento accanto l'abbandonato respiro
di Te, amore vero, mentre l'oscuro
la mia lacrima lascia opaca.
Non sai, dietro uno scudo di foglie
nascondo la mia
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Tutto tace nel buio della notte,
nel silenzio odo cantar le stelle,
occhi color del mare,
apron finestre alle vele del cuore.
Arriva da lungi melodia soave,
suono stregato,
ricompone deflagar dei sensi,
attecchisce sogno nuvola bianca,
elisir di
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| Scartare una caramella
delizia che si appresta
al palato
gusto sopraffino
di zucchero dolce
che ti allarga il sorriso.
Bambino
che ti apri alla vita
l’ignoto è scuro,
l’inganno a portata di mano,
non prendere quelle caramelle
che sanno
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Apparir
al tuo sguardo,
con veli trasparenti,
che scivolano leggeri sulla pelle,
divampa passione,
vortice d'amore inghiotte
palpiti e sillabe d’oro,
sprizza dall'anima,
abbraccio di tenera effusione.
Danzano petali al passar di
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Leviga il tempo quella furtiva lacrima... perché!
colora il cielo di pianto a scendere dalle nuvole
rosse labbra tinte nell’oscuro essere... inerme amore
nelle mani infuocate su fragile membra... il perché
subire ancora quell’erosiva
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E’ un meriggio di primavera
accarezzato dalla brezza marina.
A piccoli passi sotto il cielo
coloro i sogni
mentre libra la mente insieme allo sguardo
in attesa di te.
Il garrito di gabbiani
accompagna dal cuore un intenso suono di battiti
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| Abito la pelle
respirando, mentre ascolta il cuore
la sua voce che richiama alla vita.
Attraverso leggera
viali fioriti che ripercorrono l’anima
chiusa tra vecchie pareti.
Abito la pelle,
dentro un guscio di carne, che scioglie la corteccia
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Terrore offusca l’anima
mente contorce
dolore astrale
evapora nell'aria
scandisce l’ira dei sensi
Voci strazianti
polverizza nel vuoto
spazzati da ferocia
incontrollata di demoni.
Tortura umana detiene
corpo costellato
da bianco sogno
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Come onda del mare
vorrei sballottarti
in su e giù
ricoprirti di baci
titubante
osare un abbraccio
e stritolare ciccia
occhi di rugiada
scolpiscono amore
fuoco nelle vene
intaglia pelle
non sazia cerco altrove
sorriso ipnotizza
non
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Un’atmosfera, un diadema esporre
mentre creo di te magnifico quadro
nell’immenso parco a circondare
e l’estasi infinita di un amore il porre.
Pennelli intingo tra colori inebrianti
creo immagine di te, così bella, seducente
mentre al
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Candita l’immagine vive
immenso dolore
visione tramanda agli avi
sofferenza e timori.
Giorno di coscienza tuona
tocca l’anima mesta
prostra Umile Corpo
rimembra al ciel fatal ricordo
Umiltà rimane
da un mondo lontano
che chiede
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Come Aurora
si intrattiene
con la stella del mattino
sui misteri della vita,
così, oh donna,
ti trovi a chiedere
al nostro tempo
il senso del tuo essere
in un mondo
sempre più inquieto,
insofferente.
Tu hai bisogno di spazio,
hai
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Immondo dolore
Là dove l’acqua
tutto inghiottisce,
il dolore nascosto
nella furia del vento,
scompare la gioia,
l’immagine consuma
l’occulto sacrificio.
Splende l’aurora
nella terra bruciata dal petrolio,
si specchia in
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Nudi corpi,
avviluppati d’eccelso piacere,
eufonici si fondono in un sol respiro,
statuarie immagini umide di sudore, ardono,
sommersi nell'eccitazione d’amore.
Esploran nella notte campo inviolato,
veleggiano nel delirio d’immensa
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| Seduta in quel ‘angolo
di caffè
la musica di sottofondo
le ore imbrigliate
dal tempo
un osservare dietro
occhiali scuri
fumando l’ultima sigaretta...
E ...poi... quell'ancheggiare e
sotto il vestito niente
un'attesa premiata
da un
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| Come il timido colore sei
Alla gioia di vivere,
Trucco di espressione
Come le briciole di stelle.
Sei un’isola di violino
In aria vibrante
Accanto a me,
Danzare
A piedi nudi
In questo algido silenzio,
Respiro la tua essenza
Tra mille
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Eros scocca freccia d’amore,
passione seduce anima, cuore
baci mielati plasman sentimenti,
eccitan corpo inebrian la mente.
Amore inonda palpitante cuore,
scorge all'orizzonte soave piacere,
lega anima cerchio di stelle,
nel riflesso di luna
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| Vorrei perdermi nel mare calmo dei tuoi occhi
per trovare un punto dentro l’infinito,
sciogliermi, con te, fino a diventare aria,
per essere il respiro che ti tiene in vita.
Vorrei perdermi tra le tue braccia
con l’ebbrezza
di chi sente i passi
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Tenero brivido attecchisce corpo,
al suon dell’anima vagabonda e mesta,
legge cuore note evasive,
nel volto malinconico... spento...
d’ogni riflesso di vita.
Scruta radice l’acqua cristallina,
ma... evapora col vento in orizzonti
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Era Dicembre,
quando giurai eterno amore,
essenza di vita nell'infinito viaggia,
immagine indelebile scolpisce cuore,
inonda l’anima gioia e splendore.
Pensiero romantico colmo di poesia,
fluttua invisibile tra onde sonore,
lega corpi in dolce
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Se non ci fossero le spighe
a pungerci il corpo
lasciarci andare in questo verde
senza veli, liberi.
Se non ci fossero le catene
della vita, annodate
strette sui deboli polsi
incatenati a radici, nella terra
saremmo già volati via
Se
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Spesso corro in riva al mare
guardando l’orizzonte
- avrà una fine - sussurro.
Non so se è una domanda
o un’affermazione
so soltanto che la mia mente
spaziando in quell’immenso
inizia a volare, con quelle parole.
Perdono
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