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Karol Wojtyla
Le 26 poesie pubblicate nello speciale "Karol Wojtyla"
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Dio
abbassò lo sguardo
quando nascesti
prescelto
a rinnovare
paterno amore
per le strade del mondo
percorresti
con flessibile vincastro
sentieri vuoti
affollati poi
dai tuoi richiami
d'amore e sofferenza
siedi ora
alla destra
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Lia |
02/04/2008 18:56 | 2642 |
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| Chi può dimenticare
il viaggio nell’ignoto
il suo vagare tra le genti
il saluto imbarazzato
tra una folla sconosciuta
l’emozione della Voce.
Il bagliore nei suoi occhi
le carezze dei suoi sguardi
l'insonnia delle notti
la brama dei domani
i
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| Nei miei ricordi
una finestra.
L'immagine fissa
su quelle luci.
La speranza di sentire
che ci saresti stato ancora.
Il dolore di sapere
che quella luce
stava per spegnersi...
Si, ma forse
solo nei tuoi occhi,
non di certo nei cuori.
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Lilith |
02/04/2008 16:08 | 1580 |
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| Non m’importa
da dove Tu venga
qualsiasi il Tuo nome,
per monti e foreste
ovunque,
per mondo
dell’intero deserto
il fresco ristoro.
Fratello di tutti.
Solo, nell’altare
con nutrite Parole
e sacri Ornamenti,
al mal che
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| Per le genti vivesti
senza "paura"
ricordasti
come tra la gente
si muore.
Sotto la veste azzurra
accanto antiche parole
pronunciate con labbra nuove
a rallegrare il vento,
che riavvolse la Fine.
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| Padre Santo
il solo tuo ricordo
chiama lacrime
agli occhi.
Grande uomo
che sei stato guida
per il mondo,
col tuo andare
hai mostrato a noi
il cammino.
Anima pura,
esempio di vita
anche per me
senza fede,
il tuo eco ancora
rimbomba nei
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| Verso la fine
del tuo viaggio sulla terra
una mattina di giugno
mi fecero salire accanto a te
Un attimo solo,
attimo
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| Il tuo Viso che torna
e si ripete.
Il tuo non dimenticarTi
nella mente e nel cuore.
Il calore della Parola
la stretta della Tua mano.
Un destino, un disegno divino
che hanno sconvolto le sorti
di popoli interi.
Trovare un posto
dove
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| Eppure com'è strano, amare una persona
che sta aldilà di uno schermo,
vederla muovere quasi virtualmente,
ascoltare le parole attraverso un altoparlante...
e sentirsela entrare dentro, fino in fondo al cuore.
E' successo con te
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| Splende attorno
luminosa quiete,
mentre siedo in silenzio
ascoltando
Dio.
E nel ricordo
riporgo lacrime,
per un padre
volato via
troppo in fretta.
Karol
che hai illuminato il mondo,
risplendi ora
nella luce di Dio.
Tu
che hai
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| Forte la voce risuonò:
Ottobre 1978,
"Habemus Papam! ",
Cardinale Karol Wojtyla! ";
uno straniero sul soglio di Pietro,
e l’avventura cominciò.
Il lungo Calvario
lento e silenzioso
assomiglia a quello di
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Nel segno della primavera
in cielo il sole si è velato,
il gregge confuso e impoverito.
Il Pastore si è allontanato,
persino le creature celesti
hanno smesso di suonare il flauto.
Le rondini s'attardano
la voce della pace
non
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Marial |
02/04/2008 12:45 | 2296 |
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In perenne preghiera
Verità legò a tutto il suo esistere.
Intenso lo sguardo
bonario, dimesso
un lungo rosario
e una croce di legno.
Fece piangere i cuori
a ricordare il Signore,
tessuto le lodi al Suo Dio
e ai suoi cari
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Sei nato come un fiore
Karol
dove l’uomo
uccise se stesso.
Si!
hai detto a Dio
quando l’uomo,
nuovo Giuda,
lo flagellava.
Il tuo sacrificio
riscatto per noi.
Parola per tutti
hai avuto,
la Sua voce
sei stato.
Genuflesso
perdono
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Eri un piccolo grande Uomo
proveniente da terra lontana
martoriata da guerra e lacrime
hai conosciuto fin da tenera età
sofferenze e dolori della vita
Non ti sei arreso mai
Per l’umanità sei stato
messaggero di Pace, di Amore.
Fosti
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Mi aveva dato la vita
mille e mille sentieri
veritieri nel tempo,
un tempo di luci e ombre
ed il tempo mi aveva dato
un'omo sconosciuto,
cancellava le ombre
sui miei grigi siti.
Giovanni, si faceva chiamare
e tutti voleva amare
sulle
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Avevi
nelle mani il cielo
delle stagioni il cuore, quando stanchi
gli occhi genuflessi tornavano al volo
come una preghiera accesa
nel riverbero del tempo
non un cenno allo sconforto
ma la speranza mai paga, mai
incline al disegno di
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Le labbra
Baciarono molte Terre
A farne una sola.
Le mani
Strinsero molte mani
A fare un solo popolo.
Ultimo vero discepolo
Di un Cristo dimenticato
Arriverà la nostra ora
Dove tutti saremo uniti,
Saremo uno solo.
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Ero poco più di una bambina
l'emozione mi toglieva
il bel respiro
fuggii dalla folla
che pressava i miei piccoli fremiti
e ti sbattei in petto
sollevai il volto
per guardarti
il Papa, tu
toccasti il mio mento rigato
di
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| Agile, giovale, solare,
ci hai incantato
col tuo dolce parlare,
ci hai inondato
di un allegro gioire
Abbian tutti pregato
nel fausto giorno
che t’hanno sparato,
la gente tutt’intorno
chiedevano a Dio il tuo ritorno.
Tu fosti un
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26 poesie pubblicate in questo speciale. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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