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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’065Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 82719 poesie dei soci sostenitori |
Poesia immolata
nettare di gioia e pace.
Donna costola dell’uomo
sacramento di vita
e morte
Innovatrice del genere umano
Fiorisce dal seme
prospera la vita.
Un tonfo al cuore
inverdisce l’amore.
Prova imperniata
di dolore
Ti dona il
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Una bella tua fotografia colorata
lì tu seduto nel giardino sorridente
il glicine ancor non mostra i suoi
colori che ricordo vivi e ben fissati
in un tuo quadro or ben guardando
quel sorriso mi domando quali fosser
in quel momento i pensier tuoi:
i
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Com’è difficile rimanere attaccati a questa terra
quando tutto se ne va nel verso sbagliato
ci vuole tanta pazienza e perseveranza
onde non prendere decisioni drastiche
ogni suppellettile sembra essere lì
per il tiro a segno
mezzo di sfogo che non
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“Antonio, son venuta a chieder scusa,
perdonami pel male che t’ho fatto,
è stata una tremenda infatuazione,
quell’uomo
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Uno accanto all’altro
come in vita,
come in trincea...
un ultimo abbraccio
a due anime sole
sconosciuti fin quando
un
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Astro effonde prenunzio
l’ho sentito sospirar
nel fragor del silenzio
d’una notte lunar!
Proferir cosa vorrà
- son pronto ad ascoltar -
nulla forse sfuggirà
inebriante chiaror?
Selene ove sei
retro coltre a rischiarar
or sfuggi agli dei
sai
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Rugiada negli occhi
carezzevole alchimia
suadenti rintocchi
soave empatia!
Or più ieri
urge poesia
ove sgretolar valori
d’un mondo ipocrisia!
Autenticità assoluta
nell’infonder emozioni
peculiar via con fuga
da mille frustrazioni?
Proferisci
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Percorro al buio questa selva in me
dove mi perdo senza ragione
nella notte della notte, ch’è la vita mia.
Mi accompagno
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Ti ricordi la prima volta...
Cullati dentro l’incoscienza di mille dilemmi,
ci siamo scambiati l’odore della nostra pelle,
non c’era una canzone,
eravamo strumenti stonati in cerca di calore.
Un filo invisibile annodò il tempo,
legando la fine
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Il gioco fantasioso con le ombre nel buio della notte
l’incontro sensuale delizioso fra penna e pennello
appuntamento
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Isola lussureggiante ed umida
la tua accoglienza a metà del mio viaggio.
Inganno in lievità sulle tue sabbie calde
l’elucubrare sommerso delle
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Questo senso del freddo e la mia voce
hanno il suono delle foglie morte
Cerco le vene sotto pelle
per ascoltare le pulsazioni del cuore.
I rumori si perdono altrove.
Ogni attimo può allontanarmi dal mondo
e in quell’attimo mi accorgo
di non
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Bendato, fino alle ossa,
uno scricchiolio risuona
antico di melliflua giovinezza,
incolore miniatura afona,
un simulacro di coscienza...
Qual sostanza distillare,
nel rudere bislacco
d’animo pieno infervorare
uno straccio di sacco,
di pula e
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| Che io ricordi non li avevo notati
il sole, abbagli, i gialli che sprigiona
l’isola verso l’acqua a me vicino
il volo
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| Farina di granturco grezza
più cicoria di fresco triturata
per le starnazzanti oche ecco
il lor pastone dal pollaio un primo
coccodè poi un secondo e un terzo
una mano raccoglie nel pollaio
bianche uova al tatto ancora calde
nella stalla le
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Di sogno in sogno...
Diamanti,
grappoli di firmamento.
Ombre, luci avvolte di pianto.
Sbirciano spazi di sereno,
nell’iride, sul volto.
Gocce di smeraldo, schegge di ametista,
cristalli taglienti, lame sottili,
scavano ferite
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Non vuoi dare noia
non vuoi che niente s’inceppi
ed è così che dovrebbe essere
guai mettere bocca negli affari altrui
vorrebbe dire fare qualcosa d’irrimediabile
tenere alto il proprio pensiero
è quanto sin da piccoli hanno insegnato
prendere
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“Affittasi due stanze per studenti”,
il solito cartello sul portone
ed un via- vai di giovani clienti ...
da sempre in
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Volano i giorni dimenticati in uno sguardo
i nostri passi sinceri restano
a cosa serve ricordare l’impossibile
se alla vita mancano i sogni
quando all’imbrunire siamo soli in una canzone
e l’amore ci porta in quel dolore che non va via.
Bella la
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Ora sei cenere
fra le mie dita stanche
e vento di nuvola
quando il sole muore
e diviene sera
nel tempo di un battito
da dimenticare
prima che sia tardi.
Ora sei terra
sparsa sui giorni
che mi restano ancora
per pregare lune
e non ho che
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La presenza delle donne
m’ha scolpito il corpo,
insieme l’anima.
Da voi imparai
misteri universali
attimi d’infinito,
divenni uomo.
Scorre il nastro della vita
gli incontri,
un sogno si ripete.
Centinaia di operose libellule
impollinatrici
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Volgi lo sguardo dove il sole muore
e accende il fuoco tra le nuvole
dove il mare s’arrossa d’emozione
e le bianche vele si colorano di rosa.
Guarda tra le onde
il sorriso di conchiglie,
specchia la tua anima in quella musica
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| Ti lascio la mia anima
...riempila di te,
rivesti le sue pareti
con le tue parole
e con la musica
della tua dolce voce.
Quando me la restituirai,
sarai con me,
avrò di te
ciò che conosco e amo,
non avrò bisogno di cercarti
perché sarai
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| Persiste un odore di morte
sulla loro sorte.
Han lasciato i loro
morti, i loro paesi
e camminando per mesi
son giunti alle frontiere a piedi.
Bloccate nel freddo
e nella neve famiglie intere,
chiuse per loro le frontiere,
dalla razzista
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Dal romito scoglio,
imploro la Madre Santa
che umanamente mi mostri
la Sua chioma inghirlandata
e le mani giunte in preghiera
e gli occhi cerchiati di ambra
nel viso trasfigurato di eleganza...
Imploro la Madre Santa
che benedisca il mio
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Raso nero ad accarezzar lo sguardo
che sulla pelle candida color latte
indirizza le mani timide e calde.
Pizzo di seta profumato
che labbra audaci cattura
scivola via assecondando il palpito
e dal rossore strattonato
il desiderio esonda
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Ritorno nel nido dei giochi
nell’acqua dei rivoli antichi
custodi di giorni cullati
da occhi plasmati sui voli.
Il vento m’ illumina il gioco
e torna sul nido di foglie
sui campi il fiato odoroso
di ginestre d’oro e narcisi.
Respiro il
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| Violette, care splendide violette
così minuscole, così discrete
e così sapientemente perfette
belle e inaspettate nulla
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| Al sole essiccava a far fieno
l’erba novella di fresco tagliata lì
smossa da mossi bastoni da mani
sapienti la calura una tregua poneva
di bologna frittata stracchino i panini
tre sorsate foraci di vino dal fiaschetto
rimosso dalla gelida acqua
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Furon sorrisi come Paradisi
Risate a fior di pelle ad
annunciar l’estate,
estati canterine in
giocoso amore,
cicale a scoppiar cantando,
amor sovrano, d’amicizie e gloria.
Estati in giallo assolate e
mare ed incontri di parole.
Fu altra storia,
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82719 poesie pubblicate sull'argomento .
In questa pagina dal n° 9691 al n° 9720.
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