Nullo il mio cuore oggi,
un velo di più colori
mi copre, mi gela
e mi disgela, sono uomo!
Lo spirito mio me lo dice.
Ho i piedi sulla terra
e gli occhi verso il cielo
aspetto un temporale di luce,
voglio ricevere un dono:
un dono da
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Primavera in fiore giorno di Pasqua
nella sua solitudine il vecchio cerca
compagnia e si affida alla memoria
a ricordi antichi, vuole ancora nell’aria
riafferrare quel perso suono delle campane
quel forte e lieto scampanio a festa
il garrire delle
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Sacro silenzio e meditazione,
sussurra la notte al giorno.
<< Né sussulto di voci,
ma riflessione,
trasmette il giorno alla notte.
Né suono di campane
si ode nell’aria in raccoglimento.
Il cuore del mondo,
insieme agli Angeli
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Odo nel ciel infinito
la tua voce
velocità e tenacia
e amore vivono
nei nostri cuori
L’aurora sorge
lor fatale spegne
il tuo battito
il tempo si ferma
in quell’angolo di mondo
ove gioie e dolori
finiscono nel ricordo.
Guidi come un
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I’ vorrei distogliere
il mio sguardo dal vostro,
ché troppo languo
in tal pensiero
Ché s’ira non si placa
ed inutil servente divengo,
prostrommi a Dio sol divien intento,
che tal pena mi coglie
Ma voi n’uscite mai
dal mio trafitto cuore,
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Tanto è il peso
che ci portiamo addosso
sono come macigni sul cuore
e spesso alla sera, quei massi
si fanno davvero pesanti
tanto da toglierci il respiro,
a volte addirittura
non riusciamo a capire
se è deluso dall’amore
per quel sentore di
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L’attesa è speculare.
Seduto sulla pietra del sepolcro
un centurione nel silenzio ascolta
il tempo che trascorre senza fretta...
Maria con Maddalena non dispera
la gente sembra attendere la notte
che fa da guida al grande suo mistero...
La
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Ove è finito quel sentire che una volta
tanto ha fatto parlare di sé
tutto pare essersi intrufolato
per non sopportare illazioni
che in situazioni poco chiare
potrebbero causare falsità
prospetti di vita da mettere al bando
classificandosi come
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Non grido più
il tuo nome
ma le sere lontane
sono rimaste dentro
come polvere
nel vento del nulla
e accarezzano
una pelle distratta
dal dolore del tempo.
Non bacio più
il tuo cuore perduto
ma il rosso
delle labbra
è scolpito nel
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Fu di venerdì
quando ti vidi morire
fra le offuscate nubi
nel cielo squarciato
da lampi e tuoni...
Ebbi paura
e tutto attorno a me
perse valore,
tanto che la vita mia
mi sembrò non vissuta...
Ora che tempo è passato
ho compreso ciò
che
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Mi trema il cuore
e gli occhi sono
per metà chiusi,
quasi quasi
vorrei morire anch’io,
Lui freddo nella roccia
disteso, gelido,
mentre io caldo
apetto del cibo
che gustare non voglio.
Troppo triste, non so
se il mio sangue scorre,
vorrei
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Dov’è il sublime Capo
che su di me chino
mi suggeriva in silenzio divino
appassionate parole d’Amore?
Ora è prostrato e gronda sudore
sotto il peso della croce.
Dov’è la tenerissima mano
che calda avvolgeva la mia
e sicurezza dava al mio
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Un bicchierino poco il terriccio tre mughetti
Nizza giornata dei fiori una giovane fanciulla
venditrice da quel giorno più di vent’anni
son passati e quei tre mughetti lì messi
in una zolla del giardino nel tempo via
via si son moltiplicati e qui
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Turba d’acqua impazza,
ruggisce il possente fiume
ingordo di marci tronchi,
la papera sguazza
Torbide acque striscianti
in nebulosi spruzzi
s’irradiano sui passanti,
ad essi non avvezzi
Irruente impeto acquoso,
sfuggente ad ogni presa,
mai
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Soldi soldi soldi
a cosa poi servono i soldi
se non ad accrescere quell’insicurezza
che si fa sempre più invadente
salute è molto più importante
anche se senza di essi poco si possa fare
livellare il nostro pensiero
sarebbe già una cosa
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Io sono la scintilla che dà vita,
il calor che scioglie l’ombra infinita.
Creo e distruggo, ardo e tutto consumo,
il Fuoco nel cuore è fiamma che allumo.
Io scorro tra valli, affluisco nei mari,
riflesso eterno nei sogni lunari.
Purifico, avvolgo,
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Oggi cammino
al fianco della primavera,
mi prende per mano
e mi porta a spasso
sui sentieri della mia valle.
Anche i sassi e ruvidi sassi
sono coperti di fiori,
i profumi mi cercano,
adoro e mi sento adorato
dalla bellezza che mi cerca.
Rivivo i
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In velature di sole misto a vento
cadono solo due parole, stamane,
non udite da tempo, desiderate
come un respiro nel
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Ho udito i tristi passi tuoi,
maestoso mio Signore,
qui nel verde del Getsemani
lungo l’inquieto sentiero,
e decisa a tese mani
e nudi piedi ti ho rincorso
per esser teco nel dolore.
Eccelso Re e sublime mio Dio,
prezioso Fratello e gentile
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Desiderio di abbracciare un albero
per chiedergli i suoi pensieri,
per capire cosa c’è dietro la corteccia.
Aprire parte della mia anima,
Ora immagino di entrare in uno stretto sentiero,
fa freddo e i rami sono spogli e scuri.
Mi racchiudo nella mia
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 | Si placa il momento
da un sogno folgorato ...
poi ti giunco d’incanto
sempiterno amato.
Spettinati capelli
sinfonici al vento ...
t’approdano vascelli
di ciò che sento.
Sarà ciel d’oro
- compendio d’eternità -
ove or con te dimoro
alitando
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 | Esisti da sempre, eterno compagno,
hai nutrito il fanciullo che ora è uomo,
un viaggiatore instancabile, che corre,
valica orizzonti e destini, mentre l’innocenza,
dolce e fragile interrompe il suo passo,
sospeso nell’attimo per cogliere quel
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Come una foglia al vento
avanzi verso il cielo,
dall’albero della vita tu vieni
e porti con te
quel tempo bambino.
_C’era una volta
una dimenticata
storia di famiglia
là, dove ora regna
quel vuoto di te_
Come ruscello che avanza
verso la
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Ogni sguardo su quei numeri
inizia il ricordo di un nuovo cammino
affanno si spreca onde poter stargli dietro
non resiste l’attesa fremente si accascia
saturo quel blocco notes chiede aiuto
più non riesce a trattenere emozioni
bandiera bianca è
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A casa,
in quella che presto
non sarà una casa,
mi abbandono
al tempo fragile
nello spazio
di un volo
troppo breve
per essere vento.
Un tempo inutile
speso nell’attesa
o nella culla
del suo seme
che, sparso, non sa
dare frutti
o
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La guerra, un mostro che divora anime,
un incubo che non finisce, un dolore che non si placa
i soldati, pedine su un tavolo da gioco
vite sacrificate sull’altare del potere, dell’ambizione.
Nel mondo, la guerra semina dolore
e lascia dietro di sé
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E miez’ ‘e strate passa na prumessa
ca vola e te rummane sempe ‘a stessa
dicenno ca stu cielo cerca a te
c’ ‘o sciato ‘e chi s’appara a pruvvede’.
E dint’ ‘o piatto ‘a carne ch’era pane
se cagna e po’ se scagne int’a sti mmane
e ‘o sango ca
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Già sorride della primavera il tempo
si apre la settimana santa sarà poi
Pasqua in solitudine solo con se stesso
un vecchio sta steso in un letto d’ospedale
una monca sbiadita primavera di fiori
e di colori nessun segno alla vista solo
il
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A volte capita che ti senti messa in un angolino
memore quando da piccola tutto faceva tremare
paura aveva il sopravvento
non sapevi più come fare onde soddisfare desiderio
incomprensibile copia incolla del momento
si lascia trasportare sino là
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Ad attimi loquaci e tenere effusioni,
cuor ad innalzar in volo, muta il paesaggio,
valli dorate, verdi boschi,
anima ad immerger nel lago,
colori fosforescenti, ad addobbar ambiente,
umor sopiti e teneri umori.
Vennero primavere, estati,
incontri
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