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Le 88824 poesie dei soci sostenitori |
Terra di cuori aperti
è la mia valle
occhi luminosi e sinceri
sulla via sempre trovi,
una croce, un Cristo,
una madonna e cento santi
ti salutano sempre,
la storia qui si è fermata
te lo dice la campana
te lo dice un prato fiorito.
Quasi
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Quando il pensiero non è mai abbastanza
per raggiungere l’apice ci lasciamo catturare
da situazioni tutt’altro che impossibili
capaci di far rivoltare le zolle
affinché tutto possa ricredersi
nel gestire quanto più desideriamo
lasciando indietro
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Trovi una boccata d’aria
tra i campi con meraviglia
odore dell’erba falciata
una zolla più sollevata
miracoli della natura
potenza e grande amore
stagione e il suo sapore
livellare con sarchiatura
adesso i semi dormono
sopra i guanciali dei
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Il ricordo non muore
e sono schiavo
dei miei giorni di nostalgia
che mi lasciano morire
da solo sul pavimento
di una stanza fredda
con le catene strette,
nere, attorno ai miei polsi.
Il mondo non ricorda
cos’ero nelle notti
e nascondevo i
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È il grido inascoltato dell’agrore
di chi si aspetta invano che il cantante
non stecchi e si dimostri confortante
alzando dentro il cielo il suo clamore.
Si copre di catrame mani e faccia
convinta a modo suo di stare bene
col vento con la terra e
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Come colate di vernici
un battito d’occhi insieme a un ciao particolare
disegnano il lento brivido
d’ogni fitta del cuore e del torace.
Col feeling d’un vivido parlare,
e altre tinte di color,
immagino quei polmoni sconosciuti
da vivere e abitare.
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Ma guarda un po’ cosa è capitato quest’oggi
neanche a farlo apposta quando tutto era pronto
in un impeto insospettabile desiderio prendeva posto
segreto da non rivelare vista la situazione
che avrebbe potuto creare
non sempre è conveniente riferire
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E ti cerco
quando non ci sei
in tutte le cose del mondo
mentre l’ombra
prende il posto del mattino
e la sera
è una macchia vuota
sul mio respiro che trema.
E ti voglio
quando non sei qui
e vorrei tornare indietro
a quei giorni
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Prove di vita dilatano energia
si amplia la visuale
non inasprisce lo spirito.
Difficoltà creano coscienza
malessere e disagi
sono opere compiute
cadono come tasselli di domino.
Crisalide dormiente spiega le ali
non gioisce dell’ inerzia.
Non
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E’ venuta l’ora della crisi
tutto è diventato
discutibile
sparita è la certezza
nei meandri del niente
e stanco lo spirito
cerca un’alba
sconosciuta
che porti la voglia
di quella luce
che l’uomo più non ha.
Una croce cadente
umilmente si
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Trovare una via d’uscita diventa sempre più difficile
quando tutto pare correre all’impazzata
non esistono cunette che facciano rallentare la corsa
strada in salita riesci soltanto a gestire con affanno
presentandosi davanti agli occhi un
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Sono chiuso nel mio cielo
e attendo
la fine del giorno
quasi il tempo fosse
una promessa da mantenere
e i ricordi un fregio
inciso su uno scrigno nero
chiuso per sempre
da qualche Dio del male.
Sono lento nel mio respiro
e ho memoria
di
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L’ave grave
la sera distende
sul bellissimo colle
delle tante preghiere,
la guerra esplode
di qua e di là
dell’azzurro mare,
si fa piccolo il mio cuore,
vorrebbe nascondersi
ma il fuoco non tace
ed il sogno della fine
mi rimane in gola,
solo
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Incredibili, fantastici disegni
normali giovanili aspirazioni
sono rimaste semplici illusioni
erano desideri, erano i miei sogni.
Tutto s’infranse nel mondo reale
ove è importante sesso e capitale
ove apparir giustifica ogni mezzo
e la dignità si
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Quando ti incontro, l’aura tua lieve
mi guida sopra gioie e dolori,
e il sogno dell’anima si schiude,
come fiore che sboccia piano.
Sorrido a volte al potere della bellezza,
che muta il carbone in diamante,
e trasforma le erbe selvagge in fiori
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Non vi abbiamo visto prima del tempo
che veniste alla luce
il mondo era ancora un passo indietro
quel tanto bastasse per non ricordare
istanti indimenticabili
quando l’occhio si fosse posato
su quelle foto in bianco e nero
non resta che
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E restavo a guardare
tu che piangevi
e i miei giorni andare via
come la rugiada in estate
quando le gocce
sulle foglie sembravano
le lacrime del tempo
passato a maledire il cielo.
E rimanevo senza parole
tessendo la notte
come un Dio delle
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Vento di mare che canta con te
sempre quando ridi;
giorno che ormai stanco
è sdraiato sui chissà.
L’ombra viene giù
e ancora parla di te,
ora che già dormi
e nuoti nei miei sogni
profumata di lillà.
Tu ad ascoltare,
io cantavo te,
vento e
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Tutto vivido fluisce
sotto l’umano sguardo
con grande eterna meraviglia.
La storia di un istante che scorre
segna uno stupendo traguardo
del divino progetto.
Ogni entità ci invita a cogliere
l’incanto che il creato ci dona.
L’eterno Fattore
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Se parlo della vita e il suo valore
tu stanne certo che non la conosco
ed anche se nel dire fossi tosco
te pozzo di’ surtanto ca è spantore.
Più che il profumo quando te la imbosco
io sento nel bisogno il suo sapore
condito dalle lotte e
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 | Divampi come il fuoco
esplodi come un tuono
nel nucleo del mio cuore,
concretizzi
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| Riuscendo a penetrare in quello scrigno
estirpando con forza il meglio
provoca in noi qualcosa di stupendo
che mai avremmo pensato di assistere
aprendo un sipario dove inaspettatamente
tutto luccica senza sapere cosa sia
tesoro inestimabile da
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Una tavolozza di parole,
emozioni, sensazioni
vagano nella memoria
con varie sfumature di colori,
a volte intense a volte sbiadite
sparse sul cammino della vita
fatto di percorsi in discesa e arrampicata,
assemblati in fotogrammi
che scrutano le
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Un linguaggio sottile
è lo sguardo più dei gesti
performance uno stile
in opportuni contesti
forse ricerca d’amore
messaggio del cuore
vivere umanamente
è amare veramente
nell’anima nostre croci
da soli si va veloci
si spera in una
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Panni sporchi panni bagnati panni asciutti
ognuno con la propria vita
riesce a compiere giravolte
piroettando con fare deciso
affinché lo sguardo possa saziarsi
innumerevoli sensazioni si accaniscono
volendo essere unici nel loro andare
seppure
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Non potevamo morire
prima della sera
e il tramonto per noi
era un gioco d’attesa
che i baci aprivano
verso le lunghe notti
con la luna che guardava
le nostre carezze.
Non dovevamo morire
prima dell’alba
e le stelle erano schiave
dei nostri
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La nebbia di sera
mi ruba la luna
framenti di sogni
mi cercano in via
dalla tua finestra
poca luce io vedo
ma il cuore mio
si alza e vola
per amore lo seguo
e bella ti trovo
a braccia aperte
né stelle né luna
si è preso il cuore
ed io mi
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Sta scola è na papessa
ca s’è scurdata ‘a messa.
Sta scola è nu riparo
sperduto mmiezo ‘o mare.
Sta scola è na miseria
ca vo pare’ sciammeria.
Sta scola è nu cuncierto
ca stona a cielo apierto.
Sta scola è na smargiassa
ca magna e nun se
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Dolce quel sentor ad anima cordiale,
rallegrar vita e senso d’abbandono,
mitezza e fantasia, sentimento a volar lieve,
lieve come neve, ad ovottar il cielo,
mitezza sentor d’un pensier in volo,
vibrar soffici parole, come bolle di sapone.
Note
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 | Bagna la pioggia
Le chiome dei
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In questa pagina dal n° 2011 al n° 2040.
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