Nei tuoi occhi vedo il mare
il mio cuore spumeggiare
tra le onde del mattino
che più anelano alla sponda
dove il tempo si misura
con la trepida paura
di quest’acqua mai sondata
al versarsi condannata
con l’andare e col venire
tra il passato ed il
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Tanti ne sono passati
rivivi tutto nei minimi particolari
quando alle prime ore del giorno
con gli occhi ancora socchiusi
ti sembrava di sognare
una vita ormai oseresti dire
infiniti gli attimi vissuti in compagnia e no
niente che possa
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Amami, amore,
non avere paura.
Adulta piccola e fragile, io,
e le lacrime un arte,
arte che non ti piace.
Ma
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 | Amo quello che ogni giorno
viene rubato, un attimo
scosso dal vento, e poi ritrovato,
con gocciole di gioia
che scorrono come ruscelli
a primavera.
Adoro la libertà che danza
in compagnia del sole
del mattino, la speranza che brilla
negli
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| La luna ha i suoi sentieri
sul colle dei miei giochi, là
di tanto in tanto, lei
si fermava un po’
poi, riprendeva
lentamente
il suo cammino.
In me cresceva un pensiero
figlio dell’infinito,
mi sentivo in un mare
con alte onde
che
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Immagini nuove o riviste
nella memoria del cervello.
Pietre di borgo, immagini illusioniste
incarnate su tela o su acquerello.
Immagini riviste come tante
in anni di storia e di cultura
scolpita ed apprezzata nell’atlante
d’un’arte antica che
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L’unica volta
sarà anche l’ultima
e serpenti danzeranno
sul filo della pelle
banchettando
su un dolore fragile
fatto per stillare
le lacrime
perla dopo perla.
La prima volta
sarà una fiamma gelida
che penetra
il cuore su un filo
di
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 | Incedo lento
un po’ come nella vita
sussurrato dal vento
con fede infinita!
Rievocando emozioni
pian piano in salita ...
eludendo condizioni
verso varco d’uscita?
L’eco riecheggia
melodia arcana ...
l’estro festeggia
mia vena
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Astio e falsità e torpore
germogliano nella triste coscienza
e macinano violenza
per chi ha arido il cuore.
Lo spirito del mondo grida Pace
e l’umano impulso chiede Amore.
Vulnerabile è l’amore del mondo
si baratta facilmente,
si affanna e
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Soffia il vento dal mare
è libertà che si rifugia
dove ogni cosa è costrizione
e ogni giorno così uguale,
si mischia coll’odore di morte
in quel sapido vento
che alza la sabbia come fosse
polvere di un tempo remoto.
Va l’oppresso in
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Un caso solo per caso
si è aperto quello sportello
dove dentro tutto era custodito con amore
passaggi su passaggi hanno dovuto arrendersi
batticuore gestiva la situazione
con calma domani sapendo cosa aspetti
dovrai riprovare senza
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Nel grembo del silenzio nasce un canto,
che accarezza le ombre e dà respiro,
stringe le mani al cuore più distante,
e scioglie il pianto in dolce sospiro.
Non chiede patria, nome, né colore,
la musica, sorella universale,
dà voce a chi non sa
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Sai già cosa fare
troverai un’ombra
che non vuole morire
e passa tutto il tempo
a sussurrare dolore
per essere viva
e non tremare più
al cospetto del giorno.
Sai già dove colpire
al cuore o dove il legno
troverà la pelle
più fragile dei
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Tramontano i miei fiori
nei calici d’orati,
sono stati i miei pensieri,
per pochi giorni
mi hanno dato
l’ardito amore mio per Dio,
ora, che povero mi sento
cerco di farmi bocciolo,
come mi hanno insegnato
loro, a farmi bellezza
pure io, per
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E corre fluttuando lievemente
quel fiume nelle vene,
gioie, dolori e riflessioni,
corre fluendo girovago e prepotente,
amor, paura e furia,
ad aggirar vene e passar al cuore.
Amorevolmente intonar amor nel mondo.
Corre, correndo nelle
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Mi chiederai dove si va
a nascondere
la luna nelle ore del giorno
e dove il sole va
dopo che tramonta
o dove vanno a dormire i pesci
nella notte profonda
e se l’anima prova su di sé
tutti dolori ancor prima
di viverli assieme
mi chiederai se
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Dove sta Dio, se il cielo si fa nero,
se l’uomo cade in silenzioso grido,
se il pianto è un fiume, cieco e senza argine
e il cuore è un vetro infranto senza nido?
Dove sta Dio, se il mondo arde e muore,
tra bombe, sangue, culle vuote e croci,
se
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Sentire il richiamo della vita e lasciarselo scappare
non indica niente di buono
valutando con spudoratezza espressione
lungi dal sentire veramente
perché insita d’insicurezza e problematiche
non sempre comprese
punti per i quali farsi in
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Guardale soffrire
non fare mai nulla
per il loro dolore
guarda le lacrime
confondersi piano
col piacere che arriva
goccia a goccia
sul filo di una lama.
Guardale pregare
una sottile linea nera
tesa fra il buio
e le tenebre percosse
da
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L’ammore ca m’haie dato
è ammore mazzecato
ammore fatto ‘e pressa
‘nciaruso e taccagnuso
ca è stato comme è stato
c’ ‘a grogna ‘e chi è futtuto
c’ ‘a freve ‘e chi ha perduto
tra ciento e ciento mane
cusuto chianu chiano.
L’ammore ca m’haie
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 | Tempo sfugge via
ma l’eterno resta ...
si dissolve l’apatia
allorché lo spirito desta!
Vieni accanto a me
a piedi nudi sull’arcobaleno
spoglia d’ogni ansia giacché
sarà sempre sereno.
Porta sol sentimento
mentre andremo a passo lento
sussurrati
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| La terra mi schiaccia
e mi solleva, mi sembra
mia madre, quando
impastava il pane,
gli alberi tutti
mi cantano la serenata,
anche di giorno,
le sorgenti dell’acqua
le amo tutte, le vivo,
i miei amici, sono i colli
uniti alle molte
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Quando Ti ri- trovai
Tesoro
dentro al cuore
la Luce accese un lampo
negli occhi del mio sguardo
Perla,
riflessa nel sorriso dell’anima
diventasTi la
Gioia,
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Chi ha spento il lume acceso nella sera?
Chi ha tolto il nome al cielo e al perdono?
Le stelle piangono in preghiera muta,
sotto la cenere del nostro suono.
Una bambola giace tra le spine,
la madre annoda il buio alle lenzuola.
Un fiore chiuso
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Momenti ai quali sarebbe bene dare un calcio
quando pensieri si soffermano su di un passato lontano
irriconoscibile quanto ne esce
benché un’altra volta
forse due o più stretta in una morsa
ti lasciavi trasportare in considerazioni oggi
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Note sul pentagramma sempre uguali,
toccate da possenti e irsute mani,
producon suoni allucinanti e gravi
che l’armonia deturpano del canto.
E l’assordante suono di sirene
che da mane a sera e poi la notte tutta
si sente in ogni dove e senza
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A Gaza
sono finite le parole
anche quelle dei bambini.
E facendo finta
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Ora non parlare
non sai nulla
di queste ombre antiche
ma ti sfiorerò la pelle
e le lune racconteranno
di altre sfere
che vagano nel cielo
come stelle morte.
Ora non tremare
il cuore sa
che il nostro respiro
è uno solo
e il profumo del
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Rasento con i miei passi
quelli del Redentore,
rivivo quel tempo
di una tarda primavera
che mi accoglieva là,
dove il Gesù insegnava
a l’omo la retta via.
Una gioia immensa
mi accompagnava
e vedevo su quei colli
un domani luminoso.
Ora, rasento
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Un tempo ero un piccolo bimbo
e dietro le spalle di mia madre
stavo, anche quando andando
al mercato ciò che pareva
un tuono ci uccise,
eppure quel giorno non pioveva...
Un tempo ero un bambino
e come altri come me
andavo a scuola,
finché
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