Lui viveva solo per amare.
In ogni cosa vedeva un'opera divina, quando camminava per il parco la sua vista diventava arte.
I suoi sentimenti malinconici dipingevano poesie nostalgiche con una lacrima.
Ogni dialogo era una conquista dell'intelletto, ogni parola dipingeva l'inconscio.
Forse non tutti recepivano il suo messaggio a volte bambinesco, ma era felice nonostante le avversità.
Si ricordava dei tempi della scuola quando un suo compagno faceva continuamente dei disegni che ha lui colpivano molto.
Le cose hanno bisogno di un inizio ma le cose troppo schematiche perdono in dolcezza.
Miele erano e sermoni dei sacerdoti e la dottrina illuminava le sue profonde domande.
Amava i giochi e sognava che l'arte diventasse un gioco divertente.
La malinconia aveva tinte pastello e amava gli acquarelli e le nature morte.
Un giorno andò in un museo e gli vennero i brividi pensando alla preistoria.
Vedeva vecchi film in bianco e nero e pensava ai nonni scomparsi, abbinava i sentimenti in nome dei sogni emozionanti.
Voleva con tutte le sue forze donare emozioni alla persone anche se non le conosceva, ma in realtà una parte di loro accompagnava il suo spirito solitario.
Vicino alla sua casa uno scultore aveva fatto delle splendide opere in ferro, lui voleva fare una sola opera in ferro nel suo giardino ma non sapeva dove trovare i mezzi necessari.
Spesso alle feste del suo paese c'erano opere esposte e lui si fermava molto tempo ad osservarle.
Nelle giornate di pioggia diceva che Dio fa arte con il tempo atmosferico, veramente divino.
Un giorno fece un sogno nel quale si trovava in uno splendido parco gioco, lui era stato invitato là per osservare l'armonia del tutto.
Allora quando si svegliò pensò che esprimere giudizi è molto difficile visto che lui era molto suscettibile.
Allora disse che la vita giudica e insegna a essere umili, ma anche di avere il coraggio di esprimersi con ogni mezzo positivo.
Anche la politica doveva essere un'opera d'arte, doveva essere curata con l'amore che si da ha una propria opera.
Insomma aveva una vita emotiva molto variabile, ma si era abituato ad attendere il momento propizio in cui creare.
Le opere virtuali però erano un po' carenti di materialità, di sapore autentico di pelle e contatto.
Prevedeva che in futuro i computer sarebbero stati molto più reali, e pensava che anche loro lo desiderassero.
Allora sentì un profumo molto denso , era un messaggio che qualcuno di molto importante lo voleva felice, e fu molto contento.
Ringrazio di essere nato, in questo mondo che comunica con altri mondi molto interessanti.
Sono molto grato per chi lavora insegnando ad apprezzare le opere.
Sono grato a chi incoraggia di sporcarsi le mani, di provare veramente con tutto noi stessi la gioia di immergerci nell'arte che non è mai banalità.
Coraggio che ce la facciamo. Ciao.