Da tempo la figura dell’homo sapiens presiede la corteccia cerebrale in veste di massima espressione della neocorteccia o neopallio, detto pure cervello recente, ancora da modernizzare con la conquista delle “ aree associative corticali”, allorquando prenderà coscienza di se stesso come un prelibato prodotto d’ amore, in virtù di un atto creativo e generativo, diventando così, soprattutto, ” uomo cosciente”.
Solo a questo punto gli sarà possibile quel salto culturale – la coscienza è la luce dell’ anima che illumina l’ esistenza - per passare dal pensare di esistere, grazie al sistema nervoso (cogito ergo sum, lume della ragione, mente/neopallio), all’ esistere per amare, in virtù del sistema spirituale (amo e sempre sarò, luce dell’ intelletto, anima/ultrapallio).
E all’ intera umanità sarà concesso di varcare la soglia della sapienza, ultimo grado cognitivo (1- cogito, 2- ragione, 3- intelletto, 4- sapienza, 5- contemplazione), in modo da poter contemplare la Verità, la Luce dell’ Amore, che ha animato, finanche, la polvere e illuminerà, addirittura, la materia grigia!
Per assurgere a tanto, però, il nostro amore del sapere - φιλέω σοφί& - deve far ricorso, per l’ appunto, alla filosofia, che non può prescindere dall’ Agorà, dall’ Accademia e dalla Scuola dei Grandi (di maestro in allievo), in cui sono ben riposte le componenti spirituali della fantomatica cellula primordiale, reperibile nell’alito vitale, motore della vita: il nucleo della coscienza (Socrate), il citoplasma dell’ amore (Platone) e il pensiero illuminato (Aristotele) a far da membrana esterna e da custodia a queste nostre intime essenze dal soffio vitale.
Proprio su queste solide basi, partendo dalla Grecia, si sviluppa la filosofia moderna, che in Italia chiude, con lo spiritualismo della fede, il suo circuito filosofico dopo aver spaziato in Francia, Inghilterra e Germania, rispettivamente, con il razionalismo di Cartesio (la ragione del metodo), l’ empirismo di Locke (l’ esperienza dei sensi) e il criticismo di Kant (l’ intelletto per elevarsi).
Sarà, poi, in virtù della fede - eccelsa cultura - che voleremo, finalmente, a bordo dell’ anima:
fiammante monoposto pilotata dalla mente, alimentata dall’ amore e illuminata dalla coscienza.
Sulle ali di questo sublime acume filosofico- culturale si realizzerà pure quella incredibile, non più fantomatica, trasformazione spirituale dell’ umanità cosciente (ultrapallio) dopo l’homo sapiens (neopallio), in modo da poter passare dal pensare di esistere (cogito ergo sum) all’ esistere per amare (amo e sempre sarò) e la vita, pertanto, passerà di elementi naturali (H, O, C, N, P, S) in alimento spirituale (amore).
Solo così ci adegueremo alla corretta lettura del nostro Rna messaggero che, a chiare lettere, recita: a- more e c- oscienza, g- enoma u- niversale dalle basi azotate (a- denina, c- itosina, g- uanina, u- racile), debolmente legate (per sostenere la celeste scalata con la materia scrollata!) a formare i gradini della scala elicoidale, al cui apice cognitivo, dopo aver dipanato e non più dilaniato e dilapidato (catastrofe ambientale... con pesci alla plastica e uova all’ insetticida!) la matassa dei geni, si contempla: “ l’ universo della Luce”.
L’ UNIVERSO DELLA LUCE
Aldilà degli anni
e fuori del tempo
sopravviverà la nostra
matrice spirituale
con amore e coscienza
genoma universale.
Diventeremo d’ incanto
il cuore della vita
sotto l’ illuminante presidio
della Luce creativa
che presiede l’ universo
dalle origini del mondo.
E’ stato inver duro
convivere con la materia
ma di nascita in rinascita
di travaglio in croce
il pianto del dolore
sublimerà il bene
e sarà estasi d’ amore.
IL VALORE DI ESISTERE
Mi si inceppa la lingua
alla ricerca della parola
per definire la vita
nel senso giusto.
Soccombe la mente
al lume della ragione
ma si riprende l’ anima
alla luce dell’ amore.
Vola la coscienza
col suo bianco candore
per illuminare l’ esistenza
nel suo vero valore.