Prologo - voce narrante: -
Signore misericordioso, proteggi le tue anime, manda sulla nostra terra angeli di luce per proteggerle dalle tenebre.
Questa è una terra di peccatori e molto peggio, dove i dannati e gli innocenti camminano, incuranti del pericolo, per la strada .
Gli angeli sono scomparsi, se ne sono andati da molto tempo, Signore hai preparato la tua gente per un massacro ed hai scelto i loro carnefici.
L’uomo non ha ancora coscienza, alcuni hanno denti come le spade, e le zanne sono coltelli appuntiti ... lame affilate...
Sono stati messi sulla terra per divorare i deboli, il loro sangue sarà versato nella polvere, i loro corpi resteranno a marcire per terra, non c’è da meravigliarsi, persino l’angelo caduto si traveste da agnello, da angelo di luce e anche se la luce sopravvive la battaglia fra il bene ed il male persiste.
Angelo o demonio non ha importanza, tutto ciò che è stato sarà al cospetto di Dio, benedetti i misericordiosi perché riceveranno doni in un modo che tutti possano ricevere ciò che è dovuto ed essere salvati.
A quelli macchiati di peccati li renderà ciechi alla ricerca di una via come è solo nell’oscurità che trovano loro stessi, che trovano l’ira di Dio.
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Atto I
Janet sentiva il rumore dei passi, irregolari, dietro di se, che s’avvicinavano sempre di più . Il cuore le batteva in gola così veloce che le faceva mancare il respiro. voleva restare lucida e non farsi sopraffare dal panico ché l’avrebbe resa cieca e irrazionale, Non era mai stata da quelle parti, si trovò lì per caso, quando la mattina presto usciva, dal Violet Blue, era solita recarsi alla stazione dei taxi dove ne prendeva uno e si faceva accompagnare a casa. Quella mattina aveva voglia di camminare, di godersi tutto il paesaggio attorno. Quella mattina d’ottobre, dal lago, saliva la nebbia. Augusta offriva meravigliose vedute, i laghi parevano quadri d’autore, In quel periodo assumevano varie colorazioni tendenti al rosso, al verde e al giallo aranciato. Janet non rinunciò allo spettacolo che le veniva regalato dalla natura. Passeggiava ipnotizzata mentre si concedeva una sigaretta, a quell’ora era sicura che fumare per strada non avrebbe scandalizzato i cittadini benpensanti, perché non c’era anima viva. smarrì la via del ritorno immersa nell’affascinante tragitto, si ritrovò in quel posto senza neanche rendersi conto di come ci fosse arrivata. nel grande locale " Violet Blue", Janet svolgeva, con passione il suo lavoro di soubrette, ballerina, cantante sexy, e spogliarellista il suo spettacolo lasciava stecchiti tutti. Era in ansia ora, desiderava smaterializzarsi, sparire da lì e riapparire nel suo piccolo e grazioso appartamento. Avrebbe ruotato, volentieri, il capo di 180 gradi per fare in modo che gli occhi, non la mente, vedessero chiaramente quello che stava accadendo dietro di lei e dare un senso razionale ai rumori che sentiva. Tutti questi pensieri si mescolavano ad altri, terrorizzandola. Janet scorreva nella mente i fatti di cronaca nera avvenuti negli ultimi tempi ad Augusta, città di pochi abitanti, seppur capitale, del Maine.
Infatti, Pochi giorni prima, all’alba, un’anziana signora era stata ritrovata legata, dopo essere stata seviziata a due alberi, per le braccia e le gambe aperte come formasse una specie di X, la cosa truculenta venne scoperta subito, le erano state tagliate sia le mani che i piedi, quindi era stata lasciata morire dissanguata. In città il locale giornale the news of Augusta si occupava quotidianamente della storia. Molti cittadini seguivano le indagini, nelle pagine di cronaca nera i giornalisti davano sempre notizie dettagliate dell’orrendo crimine. Lo scempio era avvenuto dietro il Campidoglio, nonostante ci fosse la sorveglianza, tutti si chiedevano chi fosse stato e come avesse fatto a compiere quel massacro. Il cronista John Hale, esperto di criminologia e psicologia sosteneva l’ipotesi che a compiere tale delitto era stato un uomo robusto e acculturato. Tagliare parti del corpo, rendere smozzicata la vittima è una caratteristica della legge del contrappasso citato nella divina commedia. Dante colloca le anime di coloro che nella vita avevano sparso discordia nel nono cerchio dell’inferno. La pena, commisurata alla colpa, secondo il sommo poeta consisteva nel sezionare i corpi, affinché fossero divisi dal tutt’uno.
L’anziana signora Crimson, rimasta vedova subito dopo il matrimonio, senza prole, senza familiari essendo i genitori deceduti ed essendo figlia unica, era una vera e propria spartitrice di discordia. Lo faceva per sentirsi viva? Lo faceva per occupare il suo tempo libero? Lo faceva perché era sadica e quindi godeva delle disgrazie altrui? Molte furono le domande ma la risposta la poteva dare solo lo spietato esecutore di tale gesto efferato... |
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