Oh quanti anni passati in questo bosco a contar rami e foglie,
insetti, lombrichi, formiche e ragni,
sono una vecchia quercia a parlare e son sempre verde,
non muto in sembianze, frutto e radici,
ma, ogni anno che passa la mia chioma ingigantisce, diventanto folta e ampia.
Passai tanti giorni e venni un albero maturo,
e nidi, uccellini mi tenevano compagnia,
anche il vento, soffiava e sorrideva e con la mia chioma giocava,
ostinato e caparbio con furore li scuoteva, staccando
foglie, ghiande e rami.
Un giorno non ricordo come fu, sul mio tronco salì un bel ramo d’ edera
e sulla mia scorza con i suoi tentacoli s’attorcigliò e come vipera
al mio grande fusto s’avvinghiò.
Era magnifica e di bella presenza, e presto e fatto, inseparabili amici diventammo
e fin dalle radici ci avvinghiammo, aveva foglie verdi e frastagliate
di un bel colore verde che risaltava sul tronco chiaro,
amavo come si stringesse a me, e gioivo in sua compagnia,
tutto amavo di lei, ed esser un tutt’ uno m’ estasiava,
amica per la vita, concreta e viva.
Quando i suoi rami e le sue foglie s’adornavano di bacche nere,
mi sentivo un albero privilegiato apprezzandone la fioritura.
“Un dì presi coraggio ed all’ edera chiesi;
amica cara, con te, sto bene e tu, con me come stai?
Attesi la risposta, ma prima di rispondermi ci pensò;
“ Maestosa e possente quercia, ammirata e da tanti declamata
portento della foresta, alla tua bellezza, orgogliosa m’ inchino.
Io edera dove m’ attacco muoio, ed insieme moriremo,
sarai amore e vita e finchè vivrai, insieme noi vivremo!”
L’ edera e la quercia vissero felici, armonizzate da tanti cinguettii
ed avvinghiate la loro storia d’ amicizia e amore si consumò leggiadra
ed attorcigliate vissero un tutt’ uno!
La Vecchia quercia passò centinaia d’ anni in compagnia dell’ edera,
insieme invecchiarono, ed insieme morirono!
Adele Vincenti
17 gennaio 2021