Non rispose al suo saluto. Era imbronciato come quei bambini ai quali era stato fatto un torto. Diventano dispettosi e un po’ rozzi nel senso di ruspanti, ineducati. Tutto ciò accadeva di mercoledì poiché il martedì era passato senza colpo ferire. Eppure l’ aveva visto, gli era passata vicino, lui l’ aveva anche guardata ma lei aveva tirato dritto. Su marciapiede si erano trovati vicini, quasi sfiorati: lui niente, lei niente. Nelle settimane precedenti l’ uomo avrebbe voluto scriverle i soliti auguri di circostanza, al solito fermo posta innevato e la donna avrebbe risposto con la solita educazione che la contraddistingueva. Oggi dopo l’ augurio gridato aveva fatto una breve riflessione. Ieri no e oggi si. E come pronunciava bene il suo nome, il nome non il cognome come ogni tanto faceva e farà prima o poi, senza incertezza senza tremolio nella voce, senza inflessioni o accenti, uno spelling perfetto.
Ieri no e oggi sì. Cosa aveva l’ oggi più di ieri. Domande senza risposte alle quale la donna non avrebbe mai risposto. E perché mai avrebbe dovuto rispondere. Accontentati, gli diceva una vocina. Non è quello che volevi, non l’ hai aspettato per giorni, per settimane. Speravi in una lettera, anzi una mail al tuo fermo- posta ghiacciato. Non scrive lei, è pigra oppure non ci pensa oppure chissà. Ma che i suoi auguri – di lui e di lei - non erano arrivati questo lo sapeva. Illusione o speranza di un cambiamento, un segnale di curanza nei suoi confronti. Anche questa domanda sarebbe rimasta senza risposta.
Affettuosamente le si avvicinò, una lieve carezza sulla schiena e le disse che aveva sentito il suo buon anno, meglio tardi che niente. Ed era vero, molto vero.
Potrebbe essere l’ inizio di un ritrovarsi di due vecchi amici? Amici? Gli amici si cercano, si scrivono, si raccontano delle cose, si confidano delle cose, parlano della felicità, dell’ amore, della vita. Gli amici si vedono senza problemi, organizzano uno po’ della loro vita in funzione gli uni degli altri. Il buongiorno e l’ arrivederci, i saluti di circostanza - pensava - non sono più sufficienti.
Chi avrebbe dovuto fare il primo grande passo. Indubbiamente lei.