- Perché, fratello, non trasformi, come me, una buona idea in una bella poesia?
- Sai, ci sono contenuti che meglio si prestano a un percorso più lungo, e svincolato dalle rigide regole della metrica ed eventualmente della rima.
- Ma non potresti fare passare quelle tue composizioni per poesia ugualmente? Nella "Bufera" di Montale ci sono un paio di raccontini, eppure sono considerati poesie (anche le sue altre, peraltro, spesso non hanno né metrica né rime...)
- No, io vado più d’accordo con Baudelaire, che riprese in prosa, sia pure poetica, alcuni temi delle sue poesie, creando una raccolta a parte, lo "Spleen de Paris" .
- Ah! Mi sa che sei troppo meticoloso, mentre, vedi, nella poesia moderna praticamente tutto va bene, tutto fa brodo!
- Ma io in quel brodo non ci voglio sguazzare: preferisco ben distinguere le due cose.
- Come fai, quando ti viene l’ispirazione, a decidere che ciò che verrà fuori sarà una prosa?
- L’ispirazione del narratore è un po’ diversa da quella del poeta, è sotto certi aspetti più semplice, diciamo. A voi poeti, il primo verso spesso lo manda una qualche deità, e dovete essere bravi a trovare gli altri; noi narratori, invece, non abbiamo bisogno di nessuna dea: pensiamo a un soggetto, a una storia da raccontare e, armati di santa pazienza, li portiamo avanti, impiegando a volte anche tanti giorni o settimane per arrivare alla fine.
- Allora vuoi forse dire, con questo, che il tuo lavoro è più impegnativo del mio?
- Te l’ho detto: voi poeti godete dell’aiuto di una divinità, mentre noi dobbiamo fare tutto da soli.
- Ma tu pensi che i lettori sono più contenti di leggere una poesia o una prosa?
- Direi che non c’è differenza, se sono entrambe ben scritte e congegnate. Aggiungerei che a una poesia il lettore deve fare un’addizione, e a una prosa una sottrazione, peché molte volte le parole di una poesia ne suggeriscono altre (spesso diverse da lettore a lettore), mentre quelle di un racconto si possono anche riassumere se, ad esempio, lo si vuole riferire a un amico.
- Questa conversazione ci ha fatto proprio bene: siamo gemelli ma, come tanti gemelli, possediamo piccole differenze che è stato utile indagare. Che tu possa scrivere ancora dei bei racconti!
- E a te buona poesia, fratello!