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L'uomo di lusso

Sociale e Cronaca

Io sono un uomo alla moda e vado costantemente d’accordo con i tempi in cui viviamo. Il mio è un continuo immergermi nei valori della quotidianità siano essi positivi o negativi.

Da un po’ troppo tempo sono forse eccessivamente frivoli e miseri lo so, ma questo non mi interessa. Io sto di continuo dalla loro parte, la mia è una vera scelta di vita o se preferite, è l’unico modo che ho trovato fino a ora per dare un senso a questa esistenza.

Ho sempre creduto ciecamente nei valori materialistici e consumistici della nostra società, poiché essa che piaccia o meno, è la migliore delle realtà possibili.

Vogliamo per caso barattare la nostra opulenza con la miseria dell’Africa o con quello che rimane dell’ormai tramontato sogno comunista?

Dico, ma siamo impazziti? Tutti gli altri sistemi economici hanno fallito, questa è la verità e il nostro è il miglior mondo possibile, non c’è alternativa.

Ma non lo vedete che perfino i poveracci del Terzo Mondo vogliono venire a casa nostra?

Per giunta qui da noi i ricchi hanno a disposizione qualunque cosa e i poveri riescono comunque a sopravvivere.

Non me ne importa un fico secco se nel pianeta gli straccioni sono ogni giorno di più, e se ogni cinque minuti qualcuno muore di fame nei Paesi sottosviluppati.

Non mi interessa nulla se migliaia di bambini sono costretti a lavorare come schiavi.

Non me ne frega un accidente né delle favelas brasiliane, né dei tuguri di Calcutta o di quelli di Nuova Deli.

La terra signori appartiene ai più forti, ai più furbi e ai più ricchi, è sempre stato così.

Non ho dubbi. Il mondo è per la gente danarosa che può permettersi ogni piacere e ogni lussuria.

I poveri, i bisognosi, i malati non contano nulla, sono come dei pidocchi da schiacciare al più presto, sono soltanto dei pesi così come i disoccupati e gli immigrati.

E’ tutta gente che ha fallito nella propria vita, sono degli autentici perdenti, forse lo sono sempre stati ed è giusto che vivano in questo modo.

Il mondo è dei forti, dei furbi, dei ricchi (lo ripeto ancora una volta), appartiene a coloro che hanno denaro e che possono spenderlo, ed è di esclusiva proprietà di quelle poche persone che hanno la sensibilità giusta per poter apprezzare tutti i vantaggi che la nostra ricca società occidentale può offrire.

Scusatemi ma mi sono talmente infervorato che non mi sono neanche presentato: mi chiamo Turicchio Dollaroni, multimiliardario da ben tre generazioni, ma voi chiamatemi pure “Lusso”, come fanno tutti.

Cari i miei signori, io che sono ricchissimo credo ciecamente in queste idee e mi ci butto a capofitto. Fedele al mio duplice motto :”Più grande è e meglio è “ e “Ricompra oggi quello che hai acquistato appena ieri”, cambio spessissimo ognuna delle mie quindici autovetture che devono necessariamente essere, senza eccezione, gli ultimi modelli prodotti e naturalmente quelli più lussuosi.

In fondo è questo che impone la nostra società, e questo devo fare per esserne all’altezza.

La stessa cosa avviene con i miei diciotto Pc e con i miei ventisei cellulari; ogni tre o quattro mesi li cambio regolarmente. Mica posso restare indietro io!

Ciò si ripete con qualsiasi altro oggetto o vestito che riguardi il mio corpo e la mia vita.

Devo costantemente avere il meglio di ogni cosa e il meglio si sa, nella nostra contemporaneità ha in ogni circostanza una scadenza temporale molto breve. In pratica quello che vale oggi non varrà più fra tre o quattro mesi al massimo, poiché la tecnologia, il progresso non possono essere fermati.

Allora noi poveri ricchi abbiamo il dovere di alimentare in continuazione il nostro dio mercato e di rimanere al passo con i tempi.

E’ davvero difficile avere tanti soldi!

Come vi ho già accennato, ogni ambito della mia vita è puntualmente condizionato dai valori e dalle mode del momento. Ecco allora il grosso problema del cambio di yacht che mi si pone circa ogni sei mesi, il tempo necessario cioè per le aziende del settore a produrre un nuovo e più sfrontato modello, e quelli più piccoli rappresentati rispettivamente dai diciannove scooter da dover ricomprare, dalle trenta Tv presenti dentro casa mia, dai ventidue condizionatori, dai diciotto impianti hi-fi e così via.

Per non parlare poi degli aerei nuovi, delle ville al mare e in montagna da dover continuamente ritoccare dentro e fuori per tenerle al passo con la modernità, degli idromassaggi, dei campi da tennis e da golf, delle mie sedici piscine, e infine di tutto il resto (e non è poco credetemi).

Insomma capite quanto è dura la mia vita?

Naturalmente dei miei tempi condivido anche il valore supremo dell’immagine. Ecco quindi che nel mio guardaroba personale i vari capi d’abbigliamento abbondano in ogni loro centimetro per preziosità, per varietà e soprattutto per tempestività. Solamente per darvi un’idea del mio modesto vestiario, vi confesso qui di possedere circa cinquemilacinquecento paia di scarpe, ben novemila camice e quattromila diversi profumi, e questo soltanto per fare degli esempi.

Non c’è niente di nuovo che non abbia subito e questo vale per ogni cosa: dagli slip all’ultimo smoking dello stilista più famoso.

Curo inoltre moltissimo il mio corpo, frequento le palestre più “trendy” della città, utilizzo e possiedo praticamente tutti gli strumenti che esistono oggi per massaggiare, tonificare, fortificare, modellare, scolpire tutte le mie membra. Ho pure una cinquantina di elettrostimolatori, compreso quello specifico per il mignolo del piede sinistro.

La mia vita è regolarmente scandita da tutti i più moderni e sofisticati trattamenti di bellezza: del viso, del collo, del busto, delle braccia, delle mani, delle gambe, delle caviglie, dei piedi, delle natiche e del pene. Ovviamente non trascuro neppure i miei capelli e anche in questo caso fra fiale, fialette, capsule, trattamenti anticaduta, sedute di rinfoltimento, taglio e colore spendo una autentica fortuna. Per giunta ogni volta che è necessario non esito a ricorrere perfino alla più costosa e moderna chirurgia estetica, poiché l’immagine è tutto.

Ma la mia vera passione è la televisione e dal momento che viviamo nell’era dell’immagine e della comunicazione globale, vi potrete facilmente rendere conto dalle mie parole di come io sia anche in questa circostanza perfettamente al passo con la nostra sfavillante contemporaneità.

Non mi perdo neppure una puntata dei più diversi reality show che trasmettono, e mi abbono puntualmente a tutte le Tv via cavo esistenti per poterli seguire fin nei minimi particolari.

La stessa cosa faccio nei confronti di tutte quelle trasmissioni pomeridiane e serali che trattano i temi sublimi dell’amicizia, dell’ amore, dei tradimenti, degli abbandoni, dei sogni impossibili da realizzare e dell’incontro inaspettato con il vip del momento.

Sono pure appassionato di tutti quei format televisivi in cui giovani seminudi e quasi sempre poco scolarizzati cantano e ballano, con la speranza affatto segreta nel cuore di sfondare nel mondo della televisione.

“Che bravi che sono” -mi dico- “questi sono dei veri tipi tosti e coraggiosi che non guardano in faccia a niente e a nessuno pur di realizzarsi.”

Che dire poi delle aspiranti soubrette o di quelle stelline che ultimamente fanno finta di essere delle idiote matricolate?

E dei format demenziali?

Tutto è meraviglioso in televisione, anche se debbo onestamente riconoscere che la produzione televisiva migliore di tutte è rappresentata da quelle splendide trasmissioni domenicali in cui ci si insulta e ci si offende per bene, soltanto perché si ha un’opinione differente su tematiche a volte davvero banali.

Sono fermamente convinto che tutto questo sia davvero irresistibile, non trovate?

Per fortuna che esiste questa televisione generalista; senza di essa la vita non avrebbe senso, per non parlare inoltre della sua alta e nobile azione educativa nei confronti delle nostre nuove generazioni.

Sullo sport poi non vogliamo spendere due parole?

Praticamente seguo ogni disciplina sportiva che viene proiettata sul teleschermo e ogni trasmissione che ne parla. Ho perciò tutte le domeniche impegnate per l’intera giornata, dalla mattina presto fino a notte fonda in questa nobile attività. Per poter meglio seguire ogni sport del mondo, ho pure in questo caso sottoscritto ben cinquantacinque abbonamenti televisivi con altrettante Tv a pagamento.

Nella mia mente sono impressi in maniera indelebile milioni di nomi di atleti, di squadre, di risultati e ogni anno compilo ben venticinque album di figurine che trattano di tutte le più importanti discipline del mondo: dal calcio al campionato mondiale delle pulci lottatrici.

Perché sono un vero sportivo io, mica scherzo!

Un altro mio grande interesse è il cinema, e i film più cult o più cool del momento li vedo prima all’interno della mia personale sala cinematografica almeno tre o quattro volte, quindi li rivedo in dvd altre cinque o sei volte, e infine sulle mie numerose Tv a pagamento.

Non sono soddisfatto finché non conosco a memoria ogni battuta dell’ ultimo film di grido del giorno. Quando successivamente incontro i miei amici faccio, infatti, un figurone nello sciorinare davanti a loro l’intera trama, e tutto quello che si dicono i vari personaggi.

I miei amici sono come me e per questo li adoro. Sono ricchi sfondati e credono ciecamente nel capitalismo e nei suoi valori. Con loro vado naturalmente nei locali di tendenza della mia città e qui non badiamo a spese; che si tratti di un pub, di un ristorante o di una discoteca l’imperativo è uno solo: spendere in maniera sfacciata e non privarsi di nulla.

Io e loro non ci risparmiamo certamente neanche di fronte all’alcool o alle droghe e la nostra libertà sessuale è massima, ci mancherebbe altro!

Insomma non ci facciamo mancare nulla e con la nostra vita facciamo “tendenza”.

Sono molto contento nel sapere che i giornali parlano costantemente di noi. Credetemi essere al centro dell’attenzione è un po’ stressante ma è anche molto divertente.

Comunque questa mia faticosa e costosa dedizione alle ferree leggi dello sperpero e del gossip più sfrenato mi ha fornito delle grosse soddisfazioni, e oggi posso tranquillamente affermare di provare una grande gioia nel venire a conoscenza del fatto che sono diventato l’idolo delle nuove generazioni.

Questi sì che sono ragazzi svegli che hanno capito tutto dalla vita!

Credo proprio che mi butterò in politica e fonderò un partito dal nome “Sogno capitalista”. Del resto bisogna pur difendere il nostro bel mondo da tutti quei pericoli che lo minacciano. Come faremmo altrimenti noi poveri ricchi a mantenere il nostro abituale stile di vita?

Però a pensarci bene è meglio non cimentarsi in politica, perché dopo tutto ci vuole un minimo di cultura, e una parvenza di valori morali e religiosi per poter convincere gli altri delle tue idee.

Io non leggo mai, sono senza cultura e non ho neanche alcun valore morale o religioso, per cui non credo affatto di poter essere la persona adatta a svolgere questo lavoro.

Pagherò qualcuno più istruito di me fra quelli che perdono il loro tempo a studiare sui libri, affinché perori la mia causa e fondi questo mio nuovo movimento politico.

Io finanzio e appaio in televisione mentre il mio uomo studia e parla con tutti.

Alcuni sostengono, sicuramente per adularmi e per ricevere dei favori, che io sono un dandy, una specie di Dorian Gray amante del bello assoluto. Ho risposto a costoro in televisione e sui giornali, dicendo che non so neanche cosa significhi essere un dandy, che non ho mai sentito parlare di questo Dorian Gray e che non ho proprio idea di che cosa sia questo bello assoluto.

Se esso coincide con una partita di calcio, con un reality show oppure con una bella sbronza allora siamo d’accordo. Ma se si tratta invece di perdere il mio prezioso tempo per ammirare una opera d’arte, come può esserlo per la gretta e meschina opinione comune per esempio un quadro di Picasso, allora non ci siamo affatto. Non li ho mai capiti quelli che spendono tanti soldi per acquistare una tela dipinta oppure per restaurare un monumento antico.

Ma a che servono queste chincaglierie? Qual è l’utilità delle biblioteche e dei musei?

Sono solo dei luoghi ammuffiti che sanno di vecchio e che contengono cose superate. Sono solo il passato; a me invece, come ormai avrete capito perfettamente, interessa soltanto il presente, il continuo presente in cui questa stupenda nostra società ci fa vivere ogni giorno. Sembra quasi di vivere in un eterno oggi e già lo ieri non conta più, mentre il domani deve ancora arrivare.

Viva il presente, l’adesso, l’ora sfavillante delle luci delle vetrine dei locali più bizzarri che ci immerge completamente.

Viva gli sprechi di ogni sorta, viva le vie piene di gente pronta per l’acquisto di oggetti sempre più inutili e sempre più costosi, viva il traffico urbano con i suoi ingorghi, con le sue tensioni, viva lo smog cittadino, emblema della nuova età dell’oro in cui ci troviamo a vivere.

Viva tutto questo e addirittura di più.

Io la chiamo “realtà liquida”, che appunto scivola via, indifferente e brillante come l’acqua di montagna. Serve solo a ubriacarsi, a divertirsi. Basta avere i soldi.

I giornali mi hanno definito una volta homo videns (ma che significherà poi??), no, io sono molto di più: sono l’uomo di lusso.

Non giudicatemi male tuttavia voi finti benpensanti, voi che andate in chiesa la domenica e vi comportate male durante il resto della settimana, voi che siete a parole per i poveri del mondo ma che quando li incontrate per la strada non li degnate nemmeno di uno sguardo, voi che dite di essere progressisti ma che intanto fate sposare i vostri figli in chiesa, voi che vi riempite continuamente in pubblico la bocca di parole quali pace, fratellanza, solidarietà, ma che invece nella vostra vita privata non le perseguite affatto.

Prendetevi questa predica e riflettete cribbio!

Io almeno ho il coraggio di essere realmente me stesso e di dire le cose come stanno. E il bello è che mi trovo completamente a mio agio in questa moderna realtà: nessuna trascendenza qui, solo immagine, soldi e materialità.

Probabilmente con tutti i miei denari riuscirò a vivere fino a centotrenta anni ma la morte in fondo non mi spaventa. L’unica cosa che mi rattrista è quella di non poter portare tutti i miei averi e tutti i miei beni insieme a me.

Sono un altro “Mazzarò” dite?

A parte il fatto che non conosco questo signore, penso in ogni caso di essergli naturalmente superiore poiché io supero tutti tanto è vero che, per ovviare a questo piccolo problema, sono in ogni caso riuscito a trovare una soluzione eclatante degna appunto della mia persona.

Siccome non ho alcuna intenzione di regalare niente a nessuno, poiché non ho alcuna persona cara al mondo tranne i miei soldi, ho deciso di spenderli tutti per comperare la cosa più incredibile dell’ intero universo.

Il Sole.

Sì, avete capito bene, il Sole.

Pensate forse che mi accontenti di fare dieci o venti giretti intorno alla terra su qualche scalcinato razzo ex sovietico?

Questo ovviamente non mi basta, in fin dei conti sono o non sono l’uomo di lusso?

Per questa ragione quando sarò vicino alla morte ho in mente di comperare questa stella.

Poi le darò il mio nome.

In questa maniera mi sarò goduto fino alla fine tutte le mie ricchezze e sarò ricordato per sempre. Pensate per quanto tempo ogni Tv del globo parlerà di me!

Quante trasmissioni, dibattiti, manifestazioni, forum, congressi verranno fatti sull’uomo che per primo comperò il Sole!

In questo modo diventerò immortale e ogni volta che qualche televisione, qualche radio o qualche sito web parlerà del Sole sarà il mio nome che si dovrà pronunciare, e fiumi d’inchiostro e valanghe d’immagini scorreranno su di me.

Così tutti voi, futuri meschini individui vi ricorderete del miliardario che stupì il mondo perfino in punto di morte.

Potrò fare tutto questo grazie ai miei soldi, come dunque non adorarli e come non ringraziarli?

Il denaro è tutto, questa è l’unica realtà eterna di questo mondo effimero, e proprio grazie al suo aiuto alla fine di tutto concluderò la mia vita in maniera spettacolare.

E la mia genialità sarà ammirata per l’eternità.

Amen.

Mio Miao 05/02/2011 16:36 1028

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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