La storia si svolge a Casavatore, un paesino dell’ interland napoletano che somiglia a Casablanca con la sua casbah di stradine e vicoli piena di mercatini e brulicante di gente. Il protagonista che per di più assomiglia ad Humphrey Bogart dell’ omonimo film Casablanca detto Aitano è un “ trafficante” di maglie, pantaloni e camice, che a seguito di un incidente d’ auto cambia il suo carattere remissivo e diventa una persona diversa che decide di prendersi la propria rivincita contro tutti i suo creditori che l’ opprimono tra cui le banche che sono le più aggressive, rischiando il fallimento. Da poco ha ricevuto una telefonata dal direttore della sua banca che gli chiede l’ immediato rientro a causa di alcuni assegni senza copertura che andrebbero al protesto . Deve versare la modica somma di 150 milioni di lire. Lui va subito in banca, ma mascherato con alcuni complici, per fare una rapina. La cosa riesce molto bene senza spargimento di sangue. Il bottino è di 300 milioni di lire. Tiene per se ed i suoi complici 150 milioni e porta gli altri 150 milioni di lire in una borsa di pelle che poggia sulla scrivania del direttore .Gli fa contare i soldi, gli chiede la chiusura del conto, gli sputa in faccia e se ne va. Tutte queste vicissitudini sono vissute con sofferenza da una brava donna, una sarta finita, ormai sfinita, che lo aiuta e lo sostiene sempre, però mai al corrente di nulla. Si sposano e se ne vanno a vivere, felici e contenti a Casablanca che in fondo somiglia a Casavatore. FINE