Qualcuno entra nella stanza. Sono assorta nel mio lavoro, così concentrata che mi pare di penetrare con gli occhi nel monitor del mio pc.
Guarda alla finestra della casa di fronte. Esclama: le tende viola! Non sento, no, non sto fingendo di non sentire, semplicemente non sento. So benissimo che la signora della casa di fronte ha le tende viola alla finestra ma la cosa non mi meraviglia più di tanto.
Avevo, un po’ di anni fa, un camicione viola, mi piaceva. Nessuno mai si era sognato di dirmi: il camicione viola? Nessuno mi ha mai guardato in modo strano. Viola come le violette a Primavera, riposante come i fiori di lavanda. Viola, quella bella miscela di rosso e di blu, l’ amore e la saggezza, che a me piacciono tanto.
Secondo Jung è il colore della congiunzione tra il corpo, il terrestre e l’ impulso del primo, con lo spirito, il celestiale e la quiete del secondo, l’ unione di due nature, l’ umano e il divino. Cosa può esserci di così terribile in tutto questo…
La congiunzione degli opposti che spinge alla trasformazione, spesso sofferta…
Sì è il mio colore, ora che ci penso, so che è così. E’ fatto per chi è alla ricerca di un nuovo stato e nuovi equilibri, è fatto per me, quel viola, in tutte le sue gradazioni equilibrate di rosso e di blu.
Ricordo la pubblicità del cioccolato milka, non so se la danno ancora. Diceva: milka… il lilla che invoglia. E io mi figuravo strati di voluttuosa cioccolata, un velluto che ti avvolgeva il palato, che si spalmava per la bocca e ti lasciava senza fiato.
E se il viola è il risultato della fusione tra il rosso così acceso ed irruento e il blu così tranquillo e trascendentale, come può non attrarre una simile moderazione e temperanza, un tal senso della misura …
E se il rosso è il colore della passione, il viola rappresenta un raffinato erotismo.
Ho letto che, nella mitologia greca, ad esempio, Efesto si incorona di viola mammole per sedurre Afrodite così come nel Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare il dardo di Cupido cade proprio su una viola che "le fanciulle lo chiaman fior d'amore".
Come posso io non amare il viola?
Ecco perché quando mi fecero osservare le tende di colore viola alla finestra della dirimpettaia, non manifestai nessun segno di meraviglia, anzi nessun suono uscì dalle mie labbra.
L’ avevo già mentalmente assorbito, l’ avevo fatto mio quel colore, io che ho sempre manifestata la mia attitudine ad identificarmi con il prossimo.
Ho appreso che il colore viola stimola il desiderio di avere un legame, sia fisico che emotivo, molto intenso con la persona amata. Ecco, dunque, spiegato perché mi piace. Ed inoltre, accresce la capacità creativa e la fantasia inibendo, di conseguenza, l’ eccesso di razionalità. Ha la capacità di rendere la persona seducente ma anche molto inquieta e suggestionabile.
Si è il mio colore, nel bene e nel male! Chi predilige il viola ha difficoltà a controllare le sue emozioni ma è capace anche di accantonare la troppa razionalità. Ed ama l’ arte in ogni sua forma e le forti sensazioni derivanti dal contatto con l’ ambiente e con le persone. Ecco, io sono così, e voglio rimanere così, viva ed esuberante, non fredda, non spenta, non rigida.
Nessuno più può sognarsi ora di entrare nella mia stanza ed esclamare sbigottito, le tende viola, viola, viola, con tutti i colori a disposizione, proprio viola?
Non sarei più capace di rimanere zitta.
Chi rifugge il viola tende ad essere diffidente e critico verso tutti, usa la razionalità e la logica per proteggersi da ogni tipo di emozioni
Ora io so perché amo il viola, è il colore della metamorfosi, della transizione tra la vita e l’ immortalità, del mistero e della magia. Purifica i pensieri, favorisce l’ ispirazione, sviluppa i talenti e la creatività. . E’ la spiritualità velata da una sfumatura di tristezza o di malinconia, che implica il ricordo delle cose terrene.
Ecco cos’è il viola, è tutto… il colore dei veri maghi e degli esorcisti.
Ecco perché adoro i calzini viola e le sciarpe e le maglie viola.
Non ricordo dove sia finito quel paio di orecchini con le pietre viola… Voglio cercarli e indossarli ancora.
Sono contenta perché, mentre ero immersa nel mio solito lavoro, qualcuno con quell’ esclamazione inaspettata ed anche irritante per certi aspetti, mi ha fatto distrarre portandomi alle mie riflessioni e fornendomi l’ occasione d’ esprimere il mio pensiero e di approfondirlo.
Ho trovato scritto che chi indossa il viola denota dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza. Ha bisogno di sentirsi libero, vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione. E’ molto disponibile e comunicativo, possiede grande umanità, è colto ed è sensibile. Ama l’ occulto, il magico e l’ arcano. Ha buon gusto, cura molto il suo aspetto fisico ed è cultore della bellezza e dell’ arte.
Tutto questo mi piace.
Posso solo concludere che il viola ora per me è molto più di un colore.