In mancanza di lavoro e senza una corretta istruzione (il mestiere di padre) l'Isis (la maglia nera della civiltà) assolda miliziani europei, emarginati dalla società con nessuna prospettiva di miglioramento economico e sociale e, pertanto, facile preda di chi usa l'identità religiosa (Allah è grande) con la prospettiva di un futuro e di un mondo migliore. Proprio da qui giovani emarginati, in preda all'insoddisfazione per la vita e pervasi dall'odio, si immolano nel nome della divinità confondendo Satana con Allah ed arrivando a compiere stragi assurde, come quella di Parigi dello scorso 13 novembre, che ha coinvolto proprio il meglio della gioventù.
L'immediata risposta del presidente Hollande sono stati i bombardamenti aerei quando la società civile deve pure meditare sulle sue responsabilità e in primis, per eradicare completamente questa gente indemoniata (sempre più pervasa dall'odio), deve ricorrere al presidio istruttivo della cultura. Questa, senza ombra di dubbio, ha le sue solide basi sulla sacralità della famiglia (un padre maschio con il mestiere di educare e una madre femmina permissiva!) che, anche Francia e Usa (civiltà d'avanguardia), hanno di recente barattato con il matrimonio gay quando questo va correttamente legalizzato come “ unione sentimentale” da intesa affettiva.
Speriamo allora che questa esclusività naturale la mantenga almeno l'Italia che, in tema culturale, la sa davvero lunga grazie al suo entroterra di Santi, Madonne e Grandi. Senza la famiglia non si va da nessuna parte e si confondono invece le idee, sul significato vero della vita (sublime atto d'amore), ad innocenti creature con lo stravolgimento finanche della sua prima legge naturale, che concede il privilegio a un maschio e a una femmina, pervasi da amore, di generare la vita materializzando l'amore proprio nei figli, che spiritualizzano la materia regalandoci la gioia di veri genitori.
Questo processo contempla, però, l'acquisizione dell'anima non certo campata in aria, dal momento che essa rappresenta addirittura una triplice coscienza: vigile per il pensiero (cogito ergo sum, certezza di esistere al momento), consapevole per l'amore (amo e sempre sarò, certezza di esistere in eterno) e morale per la verità (gnothi sautò n, certezza della verità di cui siamo depositari dall'alito vitale). A ribadire queste certezze spirituali, dopo la famiglia da ristrutturare, ci deve pensare la scuola da modernizzare e, al fine di prendere sempre più dimestichezza con la fantomatica anima (pensiero illuminato dall'amore alla luce della coscienza), possono esser utili scioglilingua (l'anima è coscienza dell'amore nella mente o pensier dell'amor nel subconscio), definizioni (l'anima è certezza di esistere, consapevolezza di amare ed eleganza di vivere con la coscienza morale), metafore (l'anima è la fiammante monoposto pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza) e finanche poesie (l'ecografia dell'anima):
Con lo spirito nasce il pensiero,
con la coscienza sboccia l'amore
e con l'anima spunta quel fiore
che ti regala la vita nei suoi colori
e te la profuma dei suoi valori.
In terza battuta viene, infine, la religione da uniformare su quella dell'amore in modo che anche la politica (da moralizzare) e i mass media (da responsabilizzare) possano dare il loro contributo con gente di gran livello culturale per una civiltà d'avanguardia.
Adesso se dopo l'arca di Noè, le leggi di Mosè e la parola dello stesso Redentore siamo ancora alle prese con l'odio di gente invasata che confonde Satana con Allah, la barbarie dell'Isis va eradicata con la cultura della vera vita che vede la famiglia umana discendere dallo stesso creatore tanto da essere considerati figli di Dio o di Allah dal soffio vitale... Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.
Proprio da qui siamo i depositari della sua luce, che è la fantomatica (solo per gli atei) cellula primordiale o spirituale (pensiero/membrana, amore/citoplasma e coscienza/nucleo) che presiede e presidia la cellula neuronale. Con la corretta istruzione e cultura, pertanto, la presenza di Dio diventerà immanente (grazie alla coscienza della Verità), trascendente (grazie al pensiero della Verità) e vincente (grazie all'amore o luce della Verità) e noi - illuminando una volta e per sempre la nostra materia grigia (il sistema nervoso) con la luce della conoscenza (grigiore/cogito, splendore/ragione, bagliore/intelletto, fulgore sapienza e candore/contemplazione) - diventeremo finalmente delle anime viventi sul paradiso terrestre sotto i raggi del Sole (Padre) alla Luce (Spirito santo) dell'Amore (Figlio).
E così tra filosofia, scienza e religione se “ verum scire est scire per causas” (la logica di Aristotele), la verità del sapere è la luce dell'amore (la fede di Maiello).
Intanto sono di questi giorni le polemiche scolastiche sull'integrazione delle religioni che vanno accomunate su quella dell'amore e del rispetto reciproco anche per le proprie sacrosante tradizioni culturali, a partire dal crocefisso e dai canti di natale, che sono parte integrante del patrimonio genetico dell'Italia, popolo di gran cultura grazie al suo entroterra di Santi, Madonne e Grandi a partire da Dante, padre nostro terreno:
Vergine Madre, figlia del tuo Figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo Fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
L'educazione morale, pertanto, diventerà la disciplina solare (o spirituale) per tempi migliori con la scrittura strada maestra della verità, la lettura maestra dell'istruzione e la cultura presupposto della corretta informazione, in modo da accomunare finalmente la famiglia umana (nostro albero genealogico di infiniti amori), religione dell'amore a parte, sulla strada della perfezione (antica kalokagathia), allorquando etica (Socrate) ed estetica (Platone) saranno la logica (Aristotele) della vita. E con l'intelletto per amare (sistema spirituale) a sopravanzare l'egoismo della propria ragione (materia grigia) l'anima ci trasparirà sul viso dalla serenità della fronte (mente, guida dell'anima), dal sorriso sulle gote (amore, propellente dell'anima) e dallo splendore negli occhi (coscienza, luce dell'anima) in modo da consacrare l'inizio di questa nuova era spirituale (ultrapallio)... e l'uomo divenne un'anima vivente sul paradiso terrestre sin d'ora all'alba della nuova aurora.