Quante storie sull'amore.
E' quello giusto, mi ama, mi pensa, perchè non mi cerca, ....ho passato una vita a farmi domande che hanno consumato il Tempo e cercato di lenire mancanze e dolore, durante le varie fasi della mia vita.
Pensavo all'amore come a una magia che un giorno o l'altro mi avrebbe colta, rapita, tenuta con se'.
Talvolta mi sono trastullata in storie inventate e portate avanti per molto tempo, ho costruito figure di uomini che non erano tali se poi sono fuggiti senza realizzare il progetto.
Ho pianto molte lacrime, pagando un prezzo altissimo e perdendo salute, speranze, spogliandomi via via di certezze.
Ho guardato spesso gli altri sentendomi esclusa, non capita, lontana da tutti.
Ovunque vedevo famiglie, sorrisi, soprattutto dopo che ho perso lui, l'uomo di sempre, il mio compagno, il mio fratello e marito.
I ricordi a frantumarmi l'anima, i suoi tratti e lineamenti nel volto di mia figlia, i pezzi della mia vita che venivano portavi via prima da un camion, poi da un contenitore di vestiti smessi, poi dal tempo, che lentamente ha iniziato a sbiadire il suo sorriso, come se lui volesse essere lasciato andare, perchè è vero che siamo noi a decidere quando una persona muore.
Poi è arrivato lui, la ricompensa.
Tutto quello che non avevo mai nemmeno pensato di poter vivere, sentire, e le attenzioni, le premure, le dolcezze che ha portato nella mia vita sono stati una rinascita. E' strano amare dopo un grande dolore e quando non hai più 30 anni. Tutto è più sopito ed è calata in te una corazza che è forza acquisita e paura di soffrire.
Vivi con pienezza tutto ma sei come protetta da un vestito che è l'esperienza, e l'esperienza ti aiuta ad andare avanti e a scegliere non soltanto col cuore.
Lui è arrivato per caso, insieme alla primavera, e mi ha regalato tutta la sua vita.
Dopo pochi giorni insieme e un parlarsi e intendersi che arrivava da lontano, mi ha restituito la mia vita: i sapori dei cibi che mi ha cucinato, delle parole nuove che mi ha detto, dei luoghi magici che abbiamo visitato.
La speranza che mi ha donato a piene mani, anche quando ero piegata dalla paura del nuovo e dell'impossibile, e tesa a conciliare tutti i miei ruoli: madre, figlia, compagna, lavoratrice.
E' arrivato insieme alla mia salute che diventa via via più cagionevole e fragile per il tempo che passa, e mentre la vita scorre il mio volto cambia, assume tratti più morbidi e la mia pelle si fa sottile.
E' arrivato a scalfire tutto, si è preso il tempo, le parole che spesso regalavo allo schermo silenzioso che si portava nella solitudine la mia vita, dando in pasto pensieri e speranze a una folla anonima che vive nella rete e che quando spegni il computer è silenzio, silenzio che ti divora-
Ho guardato per tanto tempo immagini che correvano nel web e vissuto le stagioni attraverso le immagini di google, ma da quando lui è apparso anche io vivo e talvolta annaspo a mostrare la parte migliore di me a un uomo che mi ha presa in toto senza temere i miei difetti o il mio carico emotivo, semplicemente cogliendo tutto di me e anticipando, a volte, quello che sentivo.
Un grande dono della vita, che come una strana strega toglie ma restituisce con forme svariate il patrimonio che ci viene dato e tolto o sottratto.
Una fetta di felicità che va via, anticipa e lascia il posto a un altro boccone, che forse non sarà lungo come tutta la vita ma servirà a riempire la vita, il tempo che rimane, e il tempo si sa non esiste.
L'eternità la fanno i sentimenti, ed io ora sono viva.