Una sera di Settembre Andrea stava uscendo dall’appartamento di Volpe.
Era andato ad invitarlo ad andare in spiaggia con lui a fare il bagno di notte con la luna piena. Volpe non era proprio in vena di uscire e gentilmente declinò l’invito.
I due amici bevvero una tisana alla liquirizia. Ascoltarono un pò di musica parlando del più e del meno. Verso le ventidue, Andrea uscì dal portone del condominio dove abitava il suo amico.
In quel mentre una macchina tra le tante stava passando sulla strada e il ragazzo che la guidava rimase colpito dal viso di Andrea, tanto che si fermò giusto un po’ più avanti accostando vicino ad un bar. Aspettò per vedere dove andava Andrea e quando vide che aveva preso la macchina e andava via, lo seguì a distanza.
La macchina di Andrea si fermò ad un piccolo parcheggio sulla statale per la svizzera. Scese e andò verso la scalinata in pietra che portava giù in una delle tante spiagge incustodite hai margini della statale 34.
Il suo inseguitore parcheggiò la sua macchina su una stradina che conduceva ad una villa disabitata. Avanzò salendo sul tetto di una costruzione in pietra che portava sulla riva del lago, dove i pescatori ritirano dentro le barche.
Si nascose tra i rami degli alberi e alla luce della luna piena vide Andrea che si toglieva i vestiti, e nudo entrava lentamente nell’acqua fredda del lago.
Sembrava un cigno che fosse uscito di notte al finire di un incantesimo per farsi il bagno.
Il ragazzo lo seguiva con gli occhi, affascinato da quella visione quasi magica e sentì dentro di se scorrergli il sangue come fosse lava incandescente.
Mentre usciva dall’acqua, Andrea si sentì osservato da qualcosa e istintivamente girò la testa nella direzione che lo inquietava, ma vide solo un enorme cane nero che lo fissava dal tetto di una casa per barche. Un cane nero con gli occhi rossi che lo puntava.
Tornò a casa e si fece una doccia poi accese il pc e mandò un messaggio a Dan:
’’ MENTRE LE STELLE BRILLANO COME DIAMANTI NEL CIELO
LA LUNA DANZA SULLA SUPERFICIE DEL LAGO
E SCIOGLIE I SUOI CAPELLI D’ARGENTO NELLA MIA ANIMA.
SCIOGLIE I MIEI PENSIERI.......
LA MIA SOLITUDINE.........
HO SCRITTO COL SANGUE IL MIO AMORE PER TE,
LO INCISO SUI SUOI RAGGI CHE SPIAVANO LA MIA NUDITA',
PERCHE’ PIU’ FORTE DELLA MORTE E’ QUESTO DOLCE SENTIMENTO CHE HA IL MIO NOME ED IL TUO.’’