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Nelle sere d’ inverno quando il cielo stellato si confonde con la luna, tutto appare dentro uno scrigno di ricordi, favole e leggende si muovono come ombre nella notte. Sogni avanzano sospesi tra luce e buio dove lo scrivere entra dentro, lasciando libera la fantasia.. Una notte simile ad altre, la luna stendeva i suoi riccioli riflessi nelle montagne, spina dorsale che cavalca il tempo Ogni uomo desidera lasciare la sua impronta, volere che in giorni futuri il ricordo rimanesse sovrano dentro luoghi lasciati incolti dal brivido dell’ imprevisto.. Si narrava che in qualche parte della Montagna, luogo fuori dai centri abitati, un uomo assomigliasse ad un lupo, il suo corpo era coperto di peli, si vestiva di pelli e l’ odore che emanava era selvaggio, forse lasciato bambino da qualcuno che voleva sbarazzarsi di quel fardello, gente che non accetta la realtà, fa prima a sbarazzarsi che ad amare— Vivere non è semplice in quei luoghi impervi, dove il freddo dell’ inverno si amalgamava alla solitudine e il sibilo del vento, una musica che scaldava il cuore, riuscendo a solleticare il sonno, qualcosa di indefinito, la notte non era semplice dormire, la paura dell’ ignoto era grande . a volte c’ erano uomini che braccavano animali, non voleva farsi vedere, solo all’ alba prendeva sonno e nascosto nella sua caverna nessuno lo avrebbe trovato . Lo trovarono gli animali, erano suoi amici, anche l’ orso non gli faceva nulla, un vivere quieto fatto di favori, il miele lasciato, e il giaciglio caldo per l’ inverno dentro la sua grotta. L’ estate passava pomeriggi a cacciare e nascondersi, il cacciare era solo per nutrirsi, tutto il bosco offriva qualcosa per sopravvivere, una magazzino fornito di vita che serviva per sfamarsi, vestirsi e curarsi.. Si, anche curarsi, c’ era di tutto e la pace che si assaporava in giorni d’ state, era unica, nessuno immaginava, la libertà era condivisa con gli uccelli che, alti nel cielo facevano da sentinella per eventuali intrusi.. L’ uomo lupo, che poi lupo non era, era stato allevato da una lupa gentile dagli occhi tristi, poiché gente normale avevano ucciso i suoi piccoli insieme al compagno, lei ferita, ma sopravvissuta, quando ha trovato quel cucciolo d’ uomo lo ha accudito e nutrito, salvato e amato, le mancava solo la parola per essere umana. Il bimbo cresciuto non sapeva esprimersi, ma capiva il linguaggio degli animali, tutti si comprendevano, pochi suoni e tanto coraggio, solo allora capì che le mancava qualcosa, Prima non riusciva a capire, quella solitudine le rimaneva strana, aveva bisogno di condividere quell’ ambiente, vedeva altri essere viventi, cresciuti si accoppiavano e lui non sapeva che fare, i piccoli nascevano crescevano e trovavano la sua compagna, chi con combattimenti, chi con approcci, lui non sapeva a chi rivolgersi. Nelle notti d’ inverno lo domandava alla luna, la sentiva viva nel gelido momento, oppure in primavera parlava con le foglie, delicati germogli che crescevano al sole, lo domandava ai fiori, tanti e selvatici, come lo era lui, anche loro avevano il loro amore con il polline da regalare.. Un giorno in lontananza vide una fanciulla, sembrava la primavera vestita di fiori, il sole nei suoi capelli e l’ azzurro negli occhi, cantava al fiume lavandosi i piedi; voleva farsi notare, abbagliato da tale bellezza, il cuore selvaggio galoppava come il vento, la mente suggerì di aspettare, la reazione non era comprensibile.. La ragazza tornò ancora al fiume e lui tutte le volte l’ osservava, ormai rapito da tanta bellezza, lei sentì la presenza, lo sguardo preoccupato, si fece in disparte, cercò piano di raggiungere la strada che portava al paese, lui non poteva avanzare non riusciva a parlare e quel mutismo lo preoccupava, non voleva farle paura, l’ apparenza ingannava..
Continua.. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
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«L'apparenza inganna sempre!!» |
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