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Dal profondo del suo cuore

Dramma

(Foto By Pagu)

Il portone si chiuse con un tonfo e quel rumore, antipatico e ribelle, si diffuse nell'ampio spazio, dove la quiete regnava sovrana.

Celestina decise di non fare il segno della croce ma, per rispetto, chinò il capo e si posizionò in un angolo buio. Padre Robert era ancora occupato nel confessionale per cui pensò di osservare le navate e la sala centrale per verificare cosa fosse cambiato.

Erano trascorsi dieci anni dal giorno della cresima e nonostante tutto non vi erano stati sostanziali mutamenti. La poca luce e il silenzio riuscivano ancora a donarle un senso di rilassatezza, come un rifugio in mezzo ai rumori del tempo. Fu questa sensazione di pace che le venne a mancare quando decise che credere in Dio fosse assolutamente impossibile.

Finalmente Padre Robert si liberò e Celestina, con passo lento ed esitante, si mosse verso di lui.

"Buongiorno Padre".

"Buongiorno cara figliola. Hai deciso finalmente di ritornare nella casa di Dio?"

"No, Padre, però le vorrei parlare di un fatto che mi è successo e che non riesco a tenere dentro di me".

Padre Robert si accorse dal tono della voce che sarebbe stata una cosa importante e meritevole di una certa attenzione.

"Ok Celestina, seguimi in sagrestia. Lì potremo stare tranquilli".

"L'altra mattina decisi di fare una escursione insieme al mio fratellino nella parte nord ovest dell'isola, agli opposti di casa mia. Mentre raccoglievo delle foglie di menta, non mi accorsi che Alfredo si stava allontanando. Provai a chiamarlo, ma non ricevendo alcuna risposta, cominciai a preoccuparmi".

Celestina chiuse un attimo gli occhi per ricordare meglio la scena, poi con voce sicura riprese:

"L'erba alta e il rumore del mare, in fondo alla scogliera, mi impedivano di vederlo o sentirlo. Iniziai così a correre disperata, urlando il suo nome sempre più forte. Improvvisamente, distante una ventina di metri, vidi un bagliore, un riflesso talmente forte da lasciarmi sbigottita. Mi avvicinai e in mezzo a quella luce notai un bellissimo viso di donna e sotto mio fratello. Mi spaventai e senza esitazione presi la manina di Alfredo e corremmo via il più lontano possibile da quella strana apparizione. Tuttavia la notte successiva ripensai a quel bellissimo volto e mi venne in mente il ritratto della Vergine Maria che mia nonna teneva in camera".

Padre Robert era stupefatto. Come tante altre volte avrebbe voluto non credere a quelle parole, pensando a un inutile tentativo per attirare l'attenzione altrui, ma c'era qualcosa in quella ragazza, nei suoi occhi e nella sua voce che lo stava colpendo profondamente.

"Capisco Celestina. Dopo che successe? Hai avuto altre visioni?"

"Certo Padre ed è per questo che sono qui. Sono stata alla scogliera varie volte e mi sembra che, con il passare del tempo, il bagliore aumenti d'intensità. Non sempre riesco a vedere quel viso, ma una volta sentii perfino una voce dentro di me che mi parlava dell'amore verso gli altri e dell'importanza della vita".

"Sono preoccupata Padre, sto diventando pazza? Cosa mi sta succedendo? La prego, mi dica qualche cosa. Non ne ho parlato nemmeno con i miei genitori per paura di essere presa per una folle".

"Cara Celestina, come puoi immaginare io sono solo un uomo che è stato accolto nella dimora di Dio. Posso parlare di tante cose perché Lui mi dà voce, ma non ho risposte per tutto quello che accade. Io penso che tu non sia pazza e non so se quello che hai visto sia il volto della Beata Vergine Maria, però dico solo di aspettare e sarà Dio a mostrarti la via".

"Padre Robert, ma perché proprio a me? Non poteva accadere a un credente? Tutte le volte spero di andare alla scogliera e vedere solo l'azzurro del cielo, ma in realtà ciò non succede. Sono profondamente spaventata e ora mi sogno quella luce anche di notte".

Padre Robert avvertì la tensione della ragazza e capiva la sua ansia. Dal profondo delsuo cuore e del suo credo, percepiva la veridicità della storia di Celestina e questo sconvolse anche lui.

"Dammi un po' di tempo figliola. Cercherò di pensare a cosa sia più giusto fare e sono sicuro che il Signore me lo suggerirà".

Con affetto accarezzò la guancia colorata dal sole di Celestina e le diede un bacio sulla fronte, ma in quel momento sentii qualcosa che lo addolorò profondamente, tanto da frantumargli il cuore in più parti.

Allora abbracciò forte la ragazza e poi la seguì con lo sguardo fino all'uscita dalla chiesa. Padre Robert aveva avuto una percezione e, con le lacrime agli occhi, decise di chiudersi in camera per meditare. In quel momento non gli serviva altro.

Celestina se ne andò con lo spirito più leggero. Le aveva fatto bene parlare con qualcuno per cui decise di tornare alla scogliera. Forse il bagliore era sparito, lasciando spazio al profondo blu di quel cielo che lei amava, ma ciò non accadde.

Mentre stava scrutando la luce, le parve di sentire delle grida.

"Che sta succedendo?" pensò dentro di sé e mentre cercava di capire, sentii una strana forza portarla in direzione della spiaggia.

Rapida, come una lepre, scese per il sentiero e vide una donna urlare disperata.

"Aiutami, aiutami... mia figlia, mio marito... ". Celestina non esitò. Come tutti gli abitanti dell'isola, anche lei conosceva quelle acque, i punti più pericolosi e quelli dove la corrente era meno forte. Era cresciuta amando il mare e non aveva paura ad affrontarlo.

Si tolse le scarpe e il vestito troppo fasciante e si gettò, seguendo però una traiettoria a semicerchio, sicuramente più lunga, ma che le permise di arrivare dalla ragazzina in minor tempo, poiché in quel tratto la forza del mare era meno impetuosa. Allora riuscì ad afferrare la figlia della signora e usando la forza delle gambe la portò a riva senza consumare troppa energia. Poi si diresse verso l'uomo anche lui in difficoltà e in preda a un panico crescente. L'uomo era pesante e terrorizzato per cui Celestina si rese conto che sarebbe stato molto difficoltoso portarlo in salvo.

"Si calmi, si calmi. Cerchi di allungare le gambe e non si muova troppo" gli urlò, ma l'uomo sembrava sordo.

"Non si agiti, stenda le braccia e si rilassi. Forza, forza...".

Celestina arrivò alla spiaggia stremata e dolorante. Si sentì come se fosse stata ricoperta da una tonnellata di rocce e terra. Le mancava il respiro e un forte dolore si era impossessato del suo torace. Poi aprii gli occhi e intravide il bagliore sopra di lei e un bellissimo viso sorridente che la fece sentire improvvisamente leggera.

...

Padre Robert entrò in sagrestia. Quel pomeriggio gli era costato tanto, forse troppo. Sapeva benissimo che la vita trovava completezza nella morte, ma dire addio a una ragazza così giovane era stato molto difficile.Tuttavia, nel momento in cui baciò Celestina, lui ebbe un presagio e quando arrivò la notizia, non ne fu sorpreso.

Allora prese carta e penna e decise di scrivere a suo fratello cardinale, braccio destro del Papa.

"Caro fratello, ti scrivo questa lettera per raccontarti la storia di Celestina e del suo grande sacrificio. Era una giovane ragazza non credente. Amava il prossimo dal profondo del suo cuore e quando Dio la mise alla prova, lei non esitò".

Paolo Gugnoni 04/12/2014 01:00 1 1465

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Commenti sul racconto Commenti sul racconto:

«Un racconto che lascia intravedere i verità di fatti che si succedono nel mondo. .
Lo stile è molto curato con una padronanza della lingua...
Bello. Complimenti.»
Rosita Bottigliero

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Come una foglia al vento (Lettera a Babbo Natale) (28/12/2013)

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