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Passi, passi e poi passi ancora, vedere la nebbia, osservare il velo bianco, non sentire nulla, solo passi nella notte. Un rumore indefinito, felpato, ovattato, sinistro. Cercare con affanno la luce, osservare in ogni angolo e non vedere, provare con il tatto: dove sono? Dentro incubo, oppure è la realtà? Vorrei gridare, non posso, la voce muore in gola, alzare lo sguardo, cercare di capire, non poter fare nulla, nemmeno fuggire e i passi, passi ancora, si odono bene, cosa vogliono, cosa cercano? Farmi del male? Io che non ho mai fatto male a nessuno, penso. Il pensare diventa difficile, la follia grande di gente strana ti porta a credere sempre al peggio. Cerco di andare avanti, trovare riparo, un rifugio sicuro per oltrepassare il pericolo, forse non sta accadendo a me, penso, penso sempre, la voce non esce, un rantolo appena. Mille pensieri e immagini scorrono, come un film in bianco e nero, un susseguirsi di emozioni dimenticate, immagini reali di persone scomparse, qualcosa di strano sta accadendo. Qualcuno mi chiama, non riesco a rispondere, vorrei sparire, uscire da quel luogo, forse una stanza con una coltre di nebbia, oppure fumo, infatti non si respira e l’ affanno crudele mi fa sentire male, non penso, forse è arrivata la mia ora? Non può essere, ancora ho tante cose da fare, voglio vivere e non si può morire così, morire di paura e penso, penso di nuovo e odo i passi, passi che vengono verso di me . Sento che qualcosa mi tocca, sono mani, mi scuotono, un fastidio, un torpore che non comprendo, sempre più forte, quasi un dolore, riesco ad aprire gli occhi, la nebbia è scomparsa, la luce è intorno a me, all’ apparire è tranquillo, una voce che mi chiama, allora comprendo, tutto si fa chiaro nella mente ovattata dal sonno: è mattino e mi devo alzare.. Un sollievo, un grazie, un’ emozione infinita: un buongiorno felice di essere viva..
Era solo un brutto sogno..
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
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«I sogni si sgretolano sempre all'alba... Anche gli incubi...» |
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