Quanto tempo è passato!
Quanti ricordi fra queste strade!
Quante sensazioni mi risvegliano.
Il profumo acre della metropolitana, le scale infinite che nascono dal ventre della città e poi la luce, i palazzi piantati l'uno dopo l'altro che vanno a ricoprire l'antica collina.
10.05 un mercoledi
Continuai a camminare fra le strade affollate, sulla pavimentazione irregolare naufragando nella memoria; perfino la cacofonia delle auto e le dolci parole della grazia sembravano musica soave. Quante mattine attraversavo di corsa quei palazzi ancora assopiti, quando dai negozietti ancora non si udivano le canzoni d'ammirazione dei prodotti in vendita...
10.10
poi la piazza, la mia piazza: il tavolino dove ci sedevamo a sorseggiare il caffè del mattino; le gradinate dove rollavamo via i nostri problemi; il legno pesante del portone; il bugnato che abbraccia la chiesa; l'odore dolce d'erba misto a drum e poi l'altare della madre di Cristo (che senza saperlo ci osservava e, forse, ci guardava le spalle); e ancora la mano tesa del popolo dei disperati e i falsi disperati con i calzoncini corti e macchine fotografiche...
10.40
e me ne scesi per via S. Domenico Maggiore. Quanti profumi. Incontrai O' Barone, nobile fra i barboni, mi abbraccio e la signora che sedeva al ciglio della strade e che ancora mi chiavama dottore... forse non ricordava neppue chi io fossi. I bassi dove ancora vivevano intere famiglie che vivono vendendo sigarette di contrabbando e la finanza che si ferma... ne compra una stecca...
il tempo sembra essersi fermato eppure tutti sono andati avanti: chi è cresciuto, chi ha amato e chi ha odiato, chi è morto e chi invece non è resciuscitato, chi ha riso e chi ha pianto, chi è ingrassato e chi è dimagrito, chi è partito senza mai fare ritorno e chi invece è tornato... troppo tardi!
11.15
Sono scomparsi - mi dicevo - sono scomparsi i miei simili oppure sono io a non averli visti?
Forse anche loro sono cambiati!
Si! sono solo io a vivere fermo in un tempo che oramai non esiste più.
Addio tempo.
Addio memorie!
Debbo accantonarvi, bisogna camminare ed andare!
11.45