Non ci metti molto a capire che i catalani hanno la così detta: marcia in più.
L’ arte della quale è intrisa questa stupenda città, affascina subito per le sue molteplici e fantasiose espressioni.
Di Gaudì, il prolifico ed immaginifico architetto, tanto si è già parlato.
Ma quando ci si trova davanti alle sue opere, ci si perde nelle loro forme armoniose che non conoscono angoli o linee rette, ma morbide curve e merletti e colori.
Lungo lo spettacolare Passeig de Grà cia, al numero 13: Casa Battlò, ci esaltò con la sua ardita facciata a mosaici, le sue forme armoniose e fantastiche. Da lì, scendendo, al 92, un altro capolavoro: Casa Milà detta anche La Pedrera che è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dall’ UNESCO.
L’ arte di Gaudì è una “ provocazione” di curve ardite, di balconi in ferro di una delicatezza estrema, di comignoli fiabeschi che si stagliano nel cielo.
Ma il Passeig de Grà cia è un continuo scoprire.
Altri architetti, forse meno famosi di Gaudì, ma altrettanto capaci, vi hanno realizzato palazzi di una bellezza inconsueta. Certo ispirandosi al grande ed unico Maestro..
Vi si può ammirare la Casa Llè o Morera di Domè nec i Montaner dove si trova il Museo del profumo. Casa Amatller di Josep Puig i Cadafalch di ispirazione gotico. nordica e dove ha sede il Museo Amatller d’ Arte Ispanica.
Il Passeig de Grà cia, che si snoda largo e diritto, con un bellissimo viale centrale, fu realizzato per unire due altre arterie importanti: la Gran Via de les Corts Catalane, lunga 7 kilometri e l’ Avinguda Diagonal, di ben 8 kilometri di lunghezza.
Esse costituiscono la parte di Barcellona che prende il nome di Eixample e fu costruita verso la metà del XIX secolo dopo che furono abbattute le vecchie mura.
Ci fermammo una decina di giorni, quella prima volta a Barcellona e ce la facemmo tutta a piedi. Strada per strada, casa per casa, barri per barri.
Nel Barri Gò tic, la parte più antica, ci perdemmo nelle strette vie medioevali che si dipartono dalla piazza Sant Jaume, raccolta, quasi intima, dove di fronte all’ antica Cattedrale si trovano il Palazzo dell’ Ajutamjent, cioè il Comune e il Palau de la Generalitat.
Ricordo con struggente chiarezza, le cristalline e dolorose note di una chitarra. Un ragazzo seduto in un angolo dava libero sfogo al suo bisogno di esprimere l’ anima in musica.
E si infilava nelle strette strade gotiche, tra i palazzi color della terra catalana e mi entrò nell’ anima. Ed ancora la sento. Aveva le dita intirizzite e mezzi guanti di lana ormai logori lo riparavano a mala pena.