Eravamo ragazzi che provarono a cambiare il mondo, correndo sugli arcobaleni prendemmo tutte le stelle del cielo, poi, prima del giorno, le portammo sulla punta dei grattaceli.
Amammo, crudi e folli, amammo e il mondo in silenzio ci pregò di restare.
Alla fine del mare, lasciammo il nostri cuori, alla fine del mare trovammo alberi senza foglie e le dipingemmo tutte noi, una per una, una per una.
Ci ritrovammo che era notte in un bar di periferia, qualcuno suonava il piano, nessuno di noi parlava.
Le nostre mani sul viso, il mondo, il mondo era diverso.