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973 persone sono online 1 autore online Lettori online: 972Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
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Questa è un racconto erotico: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerlo.
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Mai contestare il ruolo della passione che si trasforma in apice estremo della lussuria, perché prima ancora di riuscirci, potremmo esserne divorati senza credere ai propri occhi.
Stare fermo ad aspettare, mi angoscia a tal punto che non conosco più il motivo della mia presenza in questo luogo buio. Davanti a me due spiragli scagliano il loro bagliore nei miei occhi proiettandovi le immagini ferme dalla stanza che si intravede. Le pareti toccano ogni parte del mio corpo, davanti, di lato dietro. Sono rinchiuso in questo lugubre ripostiglio ad aspettare quell'evento che non mi sarei mai aspettato. Due anni di matrimonio splendidi, fatti di pudici riguardi dell'uno verso l'altro... anche i baci sono sempre stati posati, non trasgressivi! Due anni condivisi da un'armonia che ci contraddistingueva dalla putrida massa di persone che, peccaminose, aborrivano la vita celestiale che Nostro Signore ci ha sempre promesso. Ada la mia dolce moglie... no, non ci posso credere! Sempre così dedita al ligio dovere, sempre attenta al comportamento retto insegnato dalla chiesa... no, non è possibile, ma... ecco! Entrano due ragazze. Il cuore mi batte all'impazzata, il respiro non riesce ad uscire dai polmoni e la nuova aria non trova spazio! Oddio... una di loro è Ada ma... cosa fa! Oddio! Chiudo gli occhi! Ho paura! No, non è possibile. Le loro mani si stringono l'una nell'altra, i loro occhi, non si lasciano mai. Sempre in apnea vedo che la sua amica con un leggero tocco del tacco chiude la porta e con una mano spegne alcune luci di quella stanza che atrocemente si sta impadronendo di ogni goccia del mio sangue! Stento a credere a quello che sto vedendo. La mia coscienza impone ai miei occhi di chiudersi per sfuggire a quella vista peccaminosa, ma la curiosità, è più grande dello sgomento. Le loro bocche si stanno avvicinando. Adesso si soffermano a poca distanza per dar modo ai loro aliti di assaporarsi poi, con rallentata delicatezza si toccano, manifestando un gran movimento al loro interno. Dopo alcuni secondi i movimenti iniziano a diventare repentini. Le loro mani, guidate da grande esperienza mi mostrano la capacità di denudare quei corpi senza disturbare i loro sensi che, rapiti dal desiderio, si coricano nel letto davanti ai miei occhi. Il respiro non mi è tornato! Non posso crederci... no! É peccato! Queste cose non si fanno! Oddio, proprio la mia Ada. Cerco di distrarmi, di fuggire l'ascolto di quei mugolii, ma nel mio corpo, dirompono come richiami a cui non posso sottrarmi. I miei occhi si riaprono. Vedo i loro corpi l'uno sull'altro con le teste opposte cercare di vincere il pudore dell'aria fresca che accarezza le loro intimità aperte. I movimenti sono delicati, ritmici accompagnati dalle carezze che soltanto la lingua ha il piacere di far provare. Si dimenano di piacere, di peccato impuro. Un certo senso di disgusto mi si presenta allo stomaco e con velocità estrema sfocia verso la mia bocca. Con fermezza controllo i miei conati e mi metto a piangere in silenzio. Non posso guardare, quest'atto di lussuria mi disgusta mi... Adesso le loro voci sono più alte, il tono di innalza le loro schiene si inarcano cercando di sentire ancora di più gli affondi che le dita mostrano nel cercare il termine di quel condotto mai sazio della gioia provata. Gli umori tracimano inondando la stanza di un odore inebriante... di un odore stimolante... di un odore pazzesco di sesso! Mi sto eccitando! No, non devo, è peccato! La lussuria è un peccato mortale! Chiudo gli occhi e smetto di respirare, ma... dopo appena alcuni secondi, i loro richiami si fanno più insistenti e le mie palpebre non riescono più a stare chiuse. Qualcosa inizia a non sopportare più l'angusto luogo in cui è chiuso e, con estrema potenza manifesta il proprio desiderio. Incosciente di ciò che mi sta accadendo, la mia mano inizia ad assecondare i movimenti che il mio bacino ha iniziato a fare, e proprio mentre le due ragazze sono all'apice del piacere, esco dal mio nascondiglio e mi spoglio! Mi fermo un attimo davanti al viso di mia moglie con il turgido e bramoso pezzo di carne pronto ad amare quelle splendide fanciulle che, senza scomporsi, accettano la mia presenza con piacere inatteso. La bocca di Ada posta davanti all'altra bocca di diversa natura, non attarda a divorare quello splendido pasto che gli si presenta davanti e, dopo essersene saziata lo indirizza nel luogo che fino a ieri avevo considerato il più peccaminoso, ma che quest'oggi mi conduce ad una esperienza talmente bella che soltanto l'essenzialità del peccato conferitogli poteva far fronte all'ambizione del continuare quell'esplorazione famelica. La rotazione di quel bersaglio mi fa impazzire... mi accarezza così tanto che non ce la faccio più a trattenermi. Ven...
<< Tonino! Ma si può sapere cosa ci fai tutto questo tempo nel bagno?>>
<< Niente mamma, ho finito! Adesso esco...>>
<< Dai, che devi ancora finire i compiti... >> |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
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«scritta per "I Peccati Capitali"» |
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schema vincente non si cambia, giusto? bravo ()
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