8413 visitatori in 24 ore
 945 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 8413

945 persone sono online
Autori online: 3
Lettori online: 942
Poesie pubblicate: 361’346
Autori attivi: 7’477

Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereLuigi Ederle Messaggio privatoClub ScrivereMichelangelo Cervellera Messaggio privatoClub ScrivereGiovanni Ghione Messaggio privato
Vi sono online 2 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Io e mio figlio gioia e dolore (1)

Biografie e Diari

Ma il male oscuro silenzioso si stava facendo strada. Paolo iniziò ad accusare mal di testa. Io gli somministravo degli analgesici, ma spesso li prendeva anche a mia insaputa. Non mi aveva mai detto che i suoi mal di testa erano molto frequenti. Comunque gli prendemmo anche un appuntamento dal neurologo.

Eravamo arrivati a settembre e la scuola era già iniziata. Il giorno dell’ appuntamento dal neurologo non volle andare perché mi disse che doveva andare a scuola e che tanto non era niente di grave. Dopo pochi giorni però mi disse che vedeva doppio. Mi venne un colpo. Gli prendemmo un appuntamento urgente dal neurologo: era il 17 gennaio del 2002, il giorno che segnò per sempre la mia vita e la sua. La mattina era fredda. Ci recammo a Sassari all’ospedale per la visita. Lo studio era pieno di gente e Paolo si spazientì, con fatica lo convinsi a rimanere. Io mi sentivo un po’ strana, come se avessi un presentimento. Io, tipica donna sarda, cocciuta, testarda, forte, matriarcale, sempre padrona di me stessa, al comando della mia famiglia, sul lavoro. Mio marito mi aveva sempre dato carta bianca su tutto, andava bene a me e a lui. Sempre io a tenere le redini su tutto, ma quel giorno in cui il medico mi chiamò e mi disse: « Signora suo figlio è in idrocefalo, deve essere ricoverato d’ urgenza», mi crollò ilmondo addosso. E allora tutte le mie certezze, tutta la mia forzavacillò e mi resi conto di essere fragile. 16Fu la prima volta che mi videro piangere, perché anche se c’ eraqualcosa che non andava, mai e poi mai avrei mostrato ciò che avevo dentro. Ma fu solo un attimo, io ero forte, lo ero sempre stata e così ripresi le redini della mia vita che per un attimo avevo allentato. Da allora furono gli altri ad appoggiarsi a me, non potevo . Ma sapessi quante volte avrei voluto essere io la più vulnerabile, piangere sulla spalla di qualcuno. Ma non potevo, io dovevo rimboccarmi le maniche e attingere la mia forza per poterne uscire. Chiamai mia cognata medico, la informai di quello che mi avevano detto i medici e lei corse subito all’ ospedale. Sapeva benissimo il significato di idrocefalo, io ne ero ancora ignara, quello che sapevo era che avesse qualcosa di grave. Fu ricoverato in neurochirurgia, il medico ci disse che doveva fare un piccolo intervento di derivazione liquorale. A Paolo dicemmo che si trattava di una piccola cisti che doveva essere asportata al più presto.

Di colpo ti rendi conto che il mondo ti sta crollando addosso, la felicità spazzata via in un attimo, e non sai neanche perché, come comportarti, ma sai che l’ angoscia deve rimanere dentro. Avresti voglia di urlare tutta la tua disperazione, di piangere, ma non te lo puoi permettere, devi soffocare il tuo malessere perché Paolo non deve sapere. Come si fa a dire a un ragazzo di soli 16 anni che ha la vita davanti, un ragazzo che si sta affacciando alla vita senza problemi, che ha qualcosa di grave, che la sua vita cambierà, che niente sarà più come prima, come si fa a dire che dovrà lottare per la vita, lui che è sempre stato pieno di vitalità, come si fa a dirgli che ha un tumore, come?

Aveva i capelli lunghi e mentre glieli rasavano li vedevo cadere a terra. Insieme ai suoi ricci era come se mi stessero dissanguando. Fu quel giorno che iniziai a morire dentro e a mettere la maschera che ancora oggi porto. La mia vita mi stava sfuggendo di mano, tutto quello che era stato perfetto fino ad allora vacillava. Io che nella mia mente lo immaginavo con un futuro splendido e realizzato nella vita, mi ritrovai catapultata in un mondo a me sconosciuto, il mondo della sofferenza.

Chissà perché quel mondo ci sembra così lontano e invece é a portata di mano, basta un niente per essere scaraventati dentro. La notte stessa gli fecero l’ intervento di derivazione, gli aprirono la testa e gli misero « un tubo», diceva lui, che gli scaricava il liquor in eccesso nel peritoneo. Era un tubicino che dalla testa gli attraversava tutto il dorso e che lui non accettò mai. Quella notte all’ ospedale non mi fecero rimanere. Per me fu una crudeltà. Io volevo rimanere con lui per dargli coraggio, per consolarlo, ma andai via piangendo con la morte nel cuore. Tutto il mio mondo andava in frantumi, perché proprio a mio figlio? Perché non a me che avevo già vissuto abbastanza? Perché dovevo sopportare questo dolore? Lui aveva sedici anni e una vita davanti. Io, credente praticante fin dalla nascita, ho pregato tanto. Ero sicura che Dio mi ascoltasse, non poteva rimanere insensibile alle mie preghiere, preghiere di una madre disperata per il proprio figlio. Ma le mie preghiere si sono perse nel vuoto...

Dopo il primo intervento fatto all’ ospedale di Sassari, d’accordo con mia cognata decidemmo di prendere contatti col prof. Briccolo, primario di neurochirurgia a Verona. Lei gli portò tutti i referti mentre Paolo era ancora ricoverato e ci accordammo per l’ intervento che si sarebbe fatto a Verona. E così iniziò il nostro calvario fuori della nostra terra. La massa tumorale aveva ostruito il 4° ventricolo, e andava asportata al più presto. Il Prof. lo mise in lista d’attesa. Chiedemmo le dimissioni da Sassari e prenotammo per la « città della speranza»

.Partimmo una mattina fredda, senza sole, io, Paolo, Pietrina e Giovanni, con la tristezza nel cuore ma con tanta speranza e tanta fede in Dio.

Sì, io ero più che convinta che Dio non ci avrebbe abbandonati al nostro destino...


Paola Pittalis 11/10/2013 10:23 1038

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di Paola PittalisPrecedente di Paola Pittalis

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:
Non ci sono messaggi in bacheca.


Ritratto di Paola Pittalis:
Paola Pittalis
 I suoi 27 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Ti scrivo una lettera che mai spedirò (20/09/2013)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Cerco ancora risposte (26/08/2022)

Una proposta:
 
Cerco ancora risposte (26/08/2022)

Il racconto più letto:
 
L’abbraccio di un angelo (09/03/2014, 3155 letture)


 Le poesie di Paola Pittalis

Cerca il racconto:





Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it