Ti sei dimenticato di me, mi hai lasciata su una panchina muta ad aspettarti, tra le mani un fagotto di desideri, legati col filo dei tuoi baci e delle tue carezze, del tuo cercarmi, del tuo volermi, del tuo esserci. Anch'io dopo un po' ho abbandonato quella ragazza, seduta su una trave col volto pensieroso, per cercare altrove quel sapore di tenerezza, che tu mi avevi fatto assaggiare, ma mai assorbire interamente! Dopo tanti anni, ambedue ci siamo ricordati... siamo corsi a cercarla! Era ancora la',con le braccia posate sul corpo e lo sguardo perso all'orizzonte. Ricordava, ricordava tutto! Ci raccontava momenti, emozioni, che avevamo dimenticato, cancellato! Si è alzata ed ha camminato piano, l'abbiamo seguita mettendo i nostri piedi sulle sue orme annusando il suo profumo di giovinezza! Il tempo non l'aveva scalfita, era rimasta uguale. Uguale, con la stessa aria di bambina trasognata, con la stessa innocenza, voglia di giocare! E così abbiamo scartato il sogno incartato una mattina di primavera, all'alba, col sonno rigato ancora tra le righe.