- atto 3° -
E lui.....si tuffò.
Raggiunse lo scoglio a nuoto, grandi bracciate acqua e sale pelle bruciata dal sole, le spalle dolevano dallo sforzo ecco la sua figura più vicina, ecco la sua voce che l'incanta la luna illuminò tutta la scena, la luna quella sera non giocava.
Il cuore gli scoppiava dentro il petto le mani come artigli sullo scoglio egli gridava - eccomi sono qui, sono ai tuoi piedi -
Un tuono fece eco nelle tenebre un lampo squarciò il buio della notte lei si voltò...lo guardò un'istante.
Cadde una lacrima rubata dal vento come fili scoperti i suoi capelli frustavano l'aria attorno, questo era il ritorno che lei aspettava da quel giorno di anni prima.
Il cuore ebbe un sussulto nella mano , sembrò vivere di vita nuova lei, lo accarezzò sulla fronte
un bacio sfiorò le sue tempie..un bacio ancora
e il cuore prima di morire un'altra volta soffiò un pò d'amore nel suo mondo marcio. Tutto divenne duro come pietra.Lei impallidì dal dolore.
Lui che della morte se ne fregava provò nel petto un'esplosine di rabbia perchè lei era scomparsa lui viveva ancora nel suo mondo marcio.....urlò....urlò....urlò
Il cielo con i colori della morte in mano sfidava il furore degli abissi, onde ringhianti e schiuma di veleno
ma tutto era scritto.Tutto era contro.
Così era inciso nelle stelle niente potè rabbia o dolore e dal mare si alzò tra le onde...canto di sirena.