Claudia ha deciso di immergersi nell'atmosfera di un paese dai toni avvincenti e misteriosi e quando finalmente arriva in Egitto le sembra quasi di sognare, sprofondata in quel caldo ammaliante che sembra
inebriarla fin nel suo profondo.
I colori sono stupendi ed il distacco fra il turchino del cielo ed il sipido colore del deserto quasi le abbaglia la vista, che gioisce di quei pastelli decisi che impressionano l’iride.
Le solide colonne dei templi e la maestosità delle piramidi, ove si possono ammirare infiniti particolarissimi geroglifici catturano l’attenzione di Claudia che sembra plagiata da quei luoghi insolitamente attraenti.
L’albergo che la ospita è davvero caratteristico e dalla sua stanza, si intravede, molto distante l’azzurro del fiume Nilo, che nei giorni a venire attraverserà col traghetto.
Nel ristorante dell’albergo la cucina è di carattere europeo e, nonostante le numerose, invitanti portate Claudia si fa tentare solo da cibi leggeri per mantenere la linea e sentirsi sempre in spledida forma.
Le giornate volano colme di escursioni e di intense visite ai musei ed alle varie piramidi e la sera la ragazza è davvero stanchissima e dopo una doccia ristoratrice si corica in balia di un sonno ritemprante.
Ma ecco che Claudia sente dei rumori strani, di inspiegabile natura e provenienza,ed anche un sinuoso aroma che le accarezza le narici quasi a stordirla….pian, piano riesce a muoversi e, meravigliata, ha indosso un caratteristico caftano intarsiato di pietre sgargianti…è sbalordita, ma continua a camminare in quella strana sconosciuta dimensione che l’attira, come una forza magnetica, insinuandola a proseguire quell’ insolito percorso.
La ragazza, stupita, è sempre più attratta dall’eco di sottofondo e dalla fragranza dell’aria, così prosegue quell’insolito tragitto, quando le appare una affascinante sfinge, che con particolari evoluzioni delle mani, sembra quasi volerla ipnotizzare e con un tono di voce suadente fa capire che la sua presenza in quei luoghi non è casuale, ma è stata chiamata dal dio della piramide Cheope, che ha amato una sua avita antenata, dal fascino strabiliante e vista la sua somiglianza con la lontana parente, il dio la vuole incontrare e parlarle.
Claudia è davvero sbigottita e molta emozionata ed, in quel momento, non sa se sta sognando o vivendo una realtà del tutto inaspettata, ma non ha alcun timore, anzi quella particolare situazione sembra attrarla profondamente.
La sfinge che dice di chiamarsi Cheren, fa strada alla ragazza, conducendola in umidi e stretti cunicoli, ove geroglifici coloratissimi sembrano quasi illuminare quei luoghi perduti nell’arcano recondito e dopo aver attraversato innumerevoli passaggi, le due donne giungono al tempio sacro ove il dio è in attesa di conoscere Claudia.
Il dio risiede su un lussuoso trono, ove ornamenti particolarmente sfarzosi, donano pregio al suo immenso apogeo, dal quale rivolge la parola alla ragazza, con toni dapprima altisonanti, poi più sommessi, ammaliato dalla rassomiglianza che la ragazza ha con la sua antenata.
Claudia , stranamente è molto attratta dal fascino di quell’uomo e dal suo tono di voce ed, in cuor suo, visto che ancora non sa se sta sognando o sta vivendo un’allucinazione, evita di pensare e si concentra solo sul significato di quelle parole che la invitano a rimanere in quei luoghi ed a conoscere il segreto delle piramidi.
La ragazza ha un attimo di smarrimento e, forse, in seguito, all’intensa emozione, sviene e quando si risveglia, è di nuovo nella sua stanza d’albergo.
La vacanza prosegue ad un ritmo incessante e nonostante Claudia si ponga continue domande e tanti perché, non accade più nulla di nuovo …così, stralunata, prepara il suo bagaglio, pronta per tornare a casa, ma con tanta voglia di rincontrare quell’affascinante dio…ed ecco, ora una forza misteriosa, incredibile, la costringe a concentrarsi ed in meno di qualche minuto si trova di nuovo al tempio ove il dio la sta aspettando perché lei è la reincarnazione di Angy ed è tornata per proseguire quel sogno d’amore interrotto…