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Karapet
Le 116 poesie di Karapet
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Nella curva nascosta
di binari remoti,
dentro il fulmineo giardino
dei nostri giorni solitari,
sotto lo scrutare lieve
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Quando questa brezza metropolitana
mi trova sveglio e senza credo
ed il guizzo dei miei occhi
rileva le tue frequenze
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Mi canta ancora
quel linguaggio antico
che domestica sorrisi e piante
e tradisce impudico
queste infiorescenze.
Il
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Vibra
la mancanza,
scuote, morde
sgraffia, scuce
le onde lunghe
della pelle
e mai sconfina
nell'arido
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Sul tuo volto
ci sono mille fuochi accesi,
accampamenti indiani,
mèssi al sole,
arance di sorriso,
burro e
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Non sono qui a scavare
ma a spalancare occhi
dietro agli occhi
sturare orecchi,
a disegnare,
espandere la pelle
per
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Sì, oggi io credo nelle coincidenze
che punteggiano le vite,
credo nei segni
fatti di carne e di trama del
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Se vedeste quella curva
delle palpebre
assecondata dalle ciglia
crollereste come me
nudi e impauriti,
andrebbero in
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Ora cerco la festa del tuo sguardo
che spezza il guscio della mandorla
sfuoca paure, cuoce la vita
perché si mostri.
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Sì, qui ci vuole un canto nuovo,
un altro suono
che sappia dire del non so
senza torcergli un capello
che
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Sì, è vero
e mi vergogno
son così felice
che trasogno.
Abituato a digrignare,
a scrivere e spolpare,
lottar con
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Fa troppo caldo
per poesie d'amore
parlo con te
come parlassi con lei
come tornassero,
illecite,
le sorti
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Con astute macchinine
violentan le piccole stradine
del teatro
nel frastuono,
l'antidoto unico al potere
sarebbe la
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La leggerezza è virtuale,
non passa mai attraverso
le giornate.
Ci passa, sì,
ma trova attrito.
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Son tutte calme
le donne del mondo.
Il punto, invece,
è che io sfondo,
grondo voglia,
fame e sete,
e non
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Se poi vibrasse vita
sotto stoppie di marine
e pieghe di sorrisi?
dimenticheremmo
le brine metropolitane,
col tipico
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Karapet.
Un tempo
tessevi le mie trame
come foglietti embrionali
mi beavo come al mare
e sputavo miele e sangue
per non
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Non so poi spiegare
come queste mattine
disseminino tagliole
tranelli e affossi
fin dai primissimi passi
come il vuoto
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Il cuore,
non dico tutto
ma almeno quello astratto,
possiede il suo rigore
e non si sa da dove
e come
tragga i
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Quale vita incendi adesso?
Chi ti adora giustamente,
chi ti donerebbe
oggi
intera e senza fiocchi
la sua
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In fondo a questa sabbia spessa
che, per quanto scavi,
non riesco a dire,
non ci sei tu.
Dentro ai giorni
in cui
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Sono innamorato del desiderio.
Che si mostri sotto un velo,
in uno sguardo subito sviato,
che tema di sentirsi
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Odio la legge esatta
per cui il ricordo si scolora,
per cui si toccano altri lidi
ed ogni passo è terra
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M'affosso, mi gonfio,
m'infrango,
mi sgrosso,
vi svendo
carne aperta
fino all'osso
non voglio pagare
la pioggia
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Nessuna notizia nessuna
le onde ora tacciono
medie, cortissime
e pure le lunghe
prestate a risacca
risacca che
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Troveresti fibre nuove
striate, rosse
resistenti
e un nuovo muscolo
profondo
che pompa sangue
all'indistinto.
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Appunto
ricapitoliamo allora.
C'erano lilla,
fioriti negli occhi,
suoni inzuppati
di voglie,
parole varcate,
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E se non fossi tu
l'omega,
se avessi
solo,
meravigliosamente è vero,
potentemente
ricapitolato?
Se fossi
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Come faccio
ad invocare la tua fine
per abuso di tranquillità
quando per anni
ho lucidato il purgatorio
con le mie
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Piangi per me
dipingi in azione
e a causa mia
deraglia
confonditi
questionati
fonda il panno agro
nell’acqua mia
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116 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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