Si era posato
sulla finestra, un cardellino.
Guance rosse, cinguettava
al risveglio del mattino.
" Orsu‘,non hai forze
stamani?
-Diceva.-
"No, ho membra stanche, ed un pensier m’ assale".
"Ricordati
che la tua
ricerca
e’ di tutti,
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Ridevan, due bambini,
gote rosse.
Cantavano il canto
della giovinezza.
E venne l’Autunno.
" Ricorderai il canto
della vita?"
-Chiese Fiore.
" Certo, lo ricordero‘."
"Ricordi
che amicizia è condividere
il bene?"
" Si‘, certo."
" E perché
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Mentre
l’ acqua del fiume gorgheggia, io
mi siedo sulla riva, e penso.
Penso alla vita mia, che scorre
ove
le foglie sono gialle,
gli affanni molti, e molto e‘,per me,
dolore...
Balsamo mi rende
la poesia, ed il pensare
che il Sogno
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Era,
una bambina timida,
lei...
Non osava
guardar negli occhi
la gente.
Rosse divenivan
le sue guance, quando
la maestra la chiamava... Amava
danzare, nella danza
si sentiva lieta...
Era
come nuotar
fra le onde...
" Libera, voglio
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Soffia
dolcemente
un refolo di vento.
Ora e’ leggero, ora
par Maestrale.
E’ l’ animo mio, all’unisono
col mare...
Sono
foglia gialla
dell’ Inverno.
Uomo
non crede, vede
di me solo gli affanni, seppure
io dica
che la Neve verra‘,e dara’
un
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Ero
chiusa in una stanza.
Guardavo
la vita fuori
scorrere silenziosa.
Mancavan in me
le forze.
Ascoltai
la voce del vento farsi
tutt’ uno con
la Poesia, altissima.
Fui
perduta,
confusa.
Ora
sono un atomo,
perso
nell’ Universo,
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Fosti
bizzarro scorrere,
Fiore.
Lottavi
per la Verità, ma nessun
ti credette.
Fosti
pioggia,
brina,
vento,
mare,
e neve.
Quando giunse
entro te
la Neve, era Primavera.
Correvan gli anni, ma tu
avevi chiesto di sapere
se cio’ che
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| -Caro Diario,
ti scrivo questi miei brevi pensieri,
guardando alla finestra,
ora che c’è il coprifuoco.
Ci dicono
di levar le scarpe,
e parlar sottovoce.
Non posso uscir,
ne’ andare a scuola.
Mia sorella
mi guarda,
ed io non ho
che lei,
e
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| Ti posasti,
lieve,
sul prato,
Piuma.
Eri
stata rosea, paffuta
come guancia
di un bambino,
lieve.
Cantavi
note a Primavera,
a sera,
ed udivi
il canto di tua madre.
Ti dissero:" Cammina",
Piuma.
Salisti
un giorno
su
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| Sai, mia silente
Primula, c’è un segreto
affanno
ch’io porto in cuore:
no, non chiesi
la luna e le stelle, ma
di andare migrante
portando meco
una croce.
Oh, come è dolce
il dolore
al mio fianco!
E le pene, le pene
ch’io
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| Sai, v’ e’ un luogo, ove
amo dimorar i miei affanni...
E’ piena d’ erica
in Estate,
del profumo del mare
in Autunno, e si sente
il rombo del Mare,
in Inverno.
Non e’ come Westminster, austera,
ma
accoglie in silenzio
le mie pene...
La
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| Fanciulle,
o giovani Parthenai
che giungete
come il navigante fa alla riva,
alla vita,
ricordate
che ciò che vi spingerà
a cercare
felicità
nella vita
non risiede
nell’effimero piacere,
o in un amore
mal
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| Ascoltati.
Parla un’ anima
che ti ode, la sera,
pensare
alla vita.
Ascoltami.
Parla un fiore
che nasce
dalla neve.
Io ti sento
vibrare di vita, sebbene
chiusa in una stanza.
Il silenzio e la pace
son le mie spine.
Promettimi
di
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| Taci.
Ascolta.
Non odi,
forse,
parole nuove,
silvane, che giungono
come pioggia al navigante,
assetato,
e danno
il senso
del Mare?
Guarda.
A Oriente
nasce
Stella Mattutina,
a Occidente
Pegaso risponde.
Taci.
Sulle onde
del mio
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| Luce chiara, e silente
al guardo mio
s’accompagna.
Lieve e’il suono
del silenzio,
chiede ascolto,
e caro m’e’ il sapere
che, in un luogo
lontano, poesia
ascolta l’anima mia.
"Sapesti mai
che le delizie
che dan estasi all’anima
chiedon
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|
| Vivo,
e quieto
soggiace amore
nel mio cuore.
Vivide tempeste
lo attraversano,
il passo
è malfermo, ma, se io
entro di me,
mi ascolto, sento
che fu
un
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| Era
un passo leggero,
quello del fauno,
nel bosco.
Fiocchi di neve
coprivan l’erba
d’intorno.
-Cerco
un cristallo
di neve
purissima-
disse il fauno
ad una bambina
che passava,
tra la neve
del Bosco Incantato.
-Ecco
la Luce per gli
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|
| Dove
si cela, quell’isola
che a occhio d’uomo
s’asconde?
Come le onde
del mare,
appare
essa, in sogno.
" Vedi, l’Essenza è luce, ma teme
le offese degl’uomini.
E quindi, si cela
in buio.
Nessun lo sa, solo
cuore bambino
che
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| Si sedette
presso la riva
del fiume.
Pregò
il vento, che tutto
potesse essere luce.
Gli chiese
di poterlo vedere.
E, lì, ove si trovava,
tra i monti, un cuore
pulsante
si mostrò...
Le cime
e gli alberi
eran gli stessi, ed il vento
era
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|
| Cantava
la petite chanteuse.
Cantava
una canzone lieve, dolce.
Era
una canzone ancestrale,
e
mostrava
tutte le gioie
della vita:
il mare,
il verde
dei prati,
la luce...
La sua canzone, però,
nascondeva
un segreto:
il canto della
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|
| Porse
una rosa, bianca,
al poeta
la bambina.
"Cosa scriverai?".
«Scrivo
del mare
cui
il pensiero mio
s`abbandona.»
« E tu
cosa vorresti
ch`io
scrivessi? ».
Le chiese.
«Scrivi
della vita.
Di giochi
bambini
e nuvole
e prati
e
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| Sdrindule,
Sdrindule biele,
dove vai, se Mattino
è greve?
Che l’aria
è briosa e forte, ma tu
non hai più forze.
Ricordi, bambina mia,
frute frutine,
le carezze di tua nonna?
E i canti, che ti furon compagni?
Svanita è
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| Era
un mite mattino
di Marzo.
Cinguettavan
felici le cinciallegre, non sapendo
che Primavera del cuore
stava giungendo.
Silenzio
s’udiva
tra i rami.
Nessun rumore.
Si fece
sera.
Bambina
camminò.
"S’io
non vedrò
Primavera arrivare
non le
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| Lo senti, amor mio
lieve, stasera,
il suono del mare?
Io
vivo di quel riverbero, ora,
che mia figlia, con una rabbia feroce,
mi vuole lasciare.
L’ altra, ricevuto
l’ alloro,
non ebbe
pietà.
Ed ora,
amore,
io,
so che chi
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|
| S’allunga
il riso beffardo
dell’Inverno.
Par
rida, la morsa, allo strazio
del mio cuore...
Dare
ed esser
dal proprio sangue
odiati
fa male...
Eppur, oggi,
un’ ombra di Luce
m’ è giunta
in dono...
Sì,il Cielo sa
quanto dura
sia
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|
| Dicesti
che udivi
il rumore del Vento,
Cherie.
Avevi
un solo cuore,
malato
d’amore.
Amasti
la Poesia, perché
ti diede
vita, ove
vita
era sospesa...
Ti salvo’
l’ amore
di una figlia
e
una voce,
che lontana
ti parlava...
No, non
leggi
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|
| Filtrava
il fumo della sera,
una piccola candela.
Un bicchiere,
una foto,
fogli sparsi.
E fu così...
Fu così che,
sillabando i versi
della vita, io
attraversai
l’orto
del Getsemani.
Vidi
donne senza
i loro figli,
disperate,
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|
| Piove.
È un ticchettio
sordo, incessante, come
il battere
del mio cuore.
Non so perché
ira e furore
abbiamo armato
il cuore di mia figlia.
Cercai
di proteggerla, ma
non comprese...
Ora, mi resta
l’altra
che non mi
leggi
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|
| Non ti ho detto mai,
figlia,
che il canto tuo
era vita, per me...
Né rose,
né case
erano
importanti.
Fummo
pellegrine
come Francesco,
inginocchiato
davanti al romitorio, quando
scegliemmo
la nuda terra
per
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|
| Figlia,
figlia mia,
fosti colei
che mi salvò
dall’ Oceano
del dolore...
Figlia, non ho
che te...
Ti
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