Sogno,
con occhi bambini,
di una carezza, sulle guance,
e degli occhi che vedevano
orizzonti sconfinati.
Ora
che il mio sogno
è nuvola, io sogno,
sogno ancora
che i tuoi sogni siano
Preghiera.
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| Avevamo
l'azzurro del mare
negli occhi, e le onde
nel cuore.
Coglievamo
conchiglie
di versi,
che luccicavano
al sole.
Io cantavo, cantavo,
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| Vidi
un fiore raro, ma esso
fu bagnato d'altra pioggia, incessante, dirompente.
La pioggia
non aveva radici salde,
ma cercava
la sua luna.
Essa lascio'
deserto, perche' era
intensa,
ma vuota.
Il fiore, ora,
è solo,
ed io
mi
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| Infinito
è il battito
dei nostri cuori,
che anelano al vento.
Infinito
è
il desiderio di bellezza,
che portiamo dentro.
Così è
ciò che sento, in me,
o Luce.
Senza fine.
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| Cercai
le carezze sulle guance,
che solo tu, nonna,
mi davi.
Cercai
la preghiera del cuore che,
bambina, mi avevano insegnato.
Amavo
cantare,
cantare,
e guardare il mare.
Ma vidi
il volto degli uomini,
e piansi.
Piansi
davanti ad un quadro
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Vidi
nel bosco,
una grande quercia.
-Da dove trai
la forza delle tue radici?
-Dalla terra,
dalla terra, che, generosa,
mi genero'.
-E l'ombra,
l'ombra dei tuoi possenti rami?
-Dal cielo,
dal cielo, che, amandomi,
mi volle qui, a dare
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Come pietra
è ora il mio cuore, vuoto,
vacuo.
Come un torrente
che ha perso la sua acqua
di montagna
è la mia anima.
Ne' stanze,
ne' fiori,
mi bastano.
Solo
la luce
della Poesia.
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Sentii
una voce, nel cuore,
che, alle mie lacrime, rispose,
dicendo:
-In silenzio,
da sola,
pian pianino.
E allora, io,
per amore di quel volto
dolcissimo,
giunsi,
piu' volte,
tra strade, nel buio, d'inverno.
-Taci, taci, ora,
non
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Ho visto
dispiegarsi, tutto in un attimo,
dentro di me
la felicità.
Essa era fatta di parole, di bellezza,
di silenzi.
Ho visto
guardare ad una magnolia bianca, dove
quella stessa magnolia, portava all'eterno.
Ho visto
un ritratto, di
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Immenso,
immenso è,
il mare.
Sussurrano,
gridano,
i gabbiani,
li senti?
Senti
le onde
come si alzano?
Ma tu
hai accettato
le carezze,
lascive,
della luna.
Perché'?
Perché'
la luna, che non conosce
la luce del
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| Non piango più, se penso
al prato di margherite, che vidi
fiorire nel mio cuore.
Fu un attimo,
un'essenza
di luce, abbagliante.
Fu
un lampo
di sole, che ora
riluce in me, come fiamma
che si nutre della sua essenza.
Voglio essere
come
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| Se guardo
alla mia vita, che scorre
ripenso
alle rose
che fiorirono
nel mio cuore.
E
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| Stamane
nel mio giardino
tra canti d'allodole
ho visto
cespugli di viole, fioriti,
tra chiazze
di margherite,
e rami d'olivo.
Tornano
a
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| Sarò
una margherita sbiadita
quando
ripenserò alle mie primavere,
e alle rose,
alle rose che colsi
da un vaso
d'acqua, mezzo pieno.
Saranno
lunghi e grigi
gli inverni
della mia pianta
delicata,
e la maschera
di Carnevale
mi
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| Si sveglia
il sole, stropicciandosi gli occhi, d'Oriente.
-Dove guardi?
Chiede il vento.
-Guardo
alla mia anima,
che
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| Profuma
di primule e crocus
questo scorcio di Primavera.
Il giallo,
il viola,
il bianco dei fiori
e il profumo
di terra
che li accoglie.
Fiori,
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| Sussurrano,
si amano,
due corpi.
Le loro essenze
si parlano, guardandosi
negli occhi.
Sei tu
l'amore, cercato
fin da bambina?
Sei tu
l'Amore?
Se sei tu
quell'amore,
io ti temo.
Temo
la grandezza della montagna, temo
il profondo
del
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| Più del mio passo
è il passo della Rondine,
che vola, in alto, verso il Cielo.
Più del mio respiro
è il respiro dei Poeti,
che sanno scorgere, dall'alto, tanta Bellezza.
Più della mia vita stessa
è il dire
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| Sei tu
forse
quella rosa, senza spine?
Eppure, io
la colsi, un giorno, quella rosa.
Le sue spine, ancora oggi,
mi feriscono.
Sei tu, forse,
quell'aquilone in cielo?
Eppure, io lo vidi,
un giorno.
Sei tu, forse, quella musica,
che sa cantare,
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| Respiro
quest'aria invernale.
Rami sbiaditi
si stagliano.
Cinguettano
gli
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| Se Tu esisti,
allora
sai tutto di me.
Se Tu esisti,
allora,
conosci i miei sentieri.
Se Tu mi guardi,
allora
io mi volgo
a Te,
guardando,
nell'arena del mattino,
l'inizio,
e nella sera calma,
il tramonto.
Perche' piangere
se Tu mi
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| Fu
un canto di note
il nostro essere accanto.
Due anime
che si presero per mano,
cercando l'Infinito.
Ma perché resta
questa musica?
La
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| Mi prendesti la mano
e camminammo.
Il frastuono della folla
non ci toccava.
Fui la tua luna
e tu, il mio sole.
E ora
sei dentro di me,
ovunque io
ponga
il mio passo.
E senza cielo
non si puo' vivere.
Ma se il cielo
è dentro,
allora,
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| Mi stringesti
tra le tue braccia,
carezzandomi lievemente.
Tu,
che vivevi di vento.
Io, che cercavo un sogno bambino.
Le tue mani
furono sulle mie,
mio fiore.
Io
bevvi dalle carezze
le carezze
che non ebbi mai.
Non chiedevo nulla, se non
di
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| Giunsi
al passo
tra un brusio di gente
distratta.
Un volo d'aquiloni
e una preghiera al collo
furono mia guida.
Li',
tra un girotondo
d'uccelli
e tra fogli di carta
a rima
respirai
il profumo
di fiori purissimi.
E fu cosi'
che mi
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| Se
potessi dire al Sole: Fermati!
Lo farei.
Se dicessi al Cielo: Guarda!
Lo direi.
Se potessi
dire al Tempo: Incantaci ancora!
Attimi,
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| Stendo
un tappeto rosso
sulla mia anima
per lasciare camminare
i passi degli angeli.
Le senti?
Sono le
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| Bevi dal mio calice
l'amore che desto' vibranti sensi,
o tu, essere ineffabile.
Io ti
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C'è
un luogo
di cielo,
infinito,
che albeggia
d'azzurro,
d'inverno vestito.
Quel luogo
è il nostro cuore,
dove due cuori,
abbracciati,
guardano i ceppi, nel fuoco,
d'un candido rumore.
Una calda coperta,
una tazza di
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| Vorrei poter essere un pittore
e dipingere i colori del mondo.
Il rosso del sole,
il verde degli ulivi,
il giallo delle foglie caduche.
Una pennellata infinita di colori:
ma di tutti, l'azzurro del mare e del cielo
riempiono il mio pennello
ed il
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