| Se io, domani,
divenissi foglia,
nello scorrere lento, del tempo,
rivedrei
tutto ciò, che, allora,
amai:
il canto
dei rami, di sera,
e lo scorrere,
lieve,
delle nuvole.
E se domani,
io fossi
un fiore ingiallito,
ricorderei
quei
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| Si infrangono sugli scogli
i ricordi delle onde, eppure
giungono
come raggi alla mia mente.
Lontano- e vicino, è
il rumore del mare,
che
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| Ricami d'argento
vestiran, stanotte, i fiori.
Non senti, forse, le corolle,
parlare?
E cinguettano, cantando,
felici, le capinere.
Si
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| Ricordi?
Ascoltavamo insieme
il rumore del mare.
Seduti,
al suono del vento,
ne udivamo il suo canto.
Io intrecciavo ghirlande
per te,
mentre
tu miravi
la luna.
Tornerà la stagione
del mare,
tua, mia.
Tornerà,
e
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| Scorrono,
stamane, le nuvole.
D'argento, d'oro,
i loro colori si dipingono
nella mia mente,
ed io, immagino,
volando, infiniti
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| La parte più vera di me,
la rosa,
attende il Profumo del cielo.
Essa,
visse di giochi spensierati,
e canti, bambini.
Forse,
fu ferita dalle spine
di una parola cattiva,
di un gesto,
che di gentile,
aveva poco.
La parte più vera
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| Voglio essere un torrente
d'acqua pura
e scorrere
dolcemente
come un fiume
che si
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| Conosco un luogo
magico,
dove il cielo si confonde
con i boschi.
E'
la terra dei tre confini, dove respiro
l'aria, rarefatta e pura.
Crochi, fiori,
e abeti
si distendono lungo l'orizzonte,
dove i monti
parlano tre lingue.
"Jejiza,
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| E' un manto bianco,
quest'oggi, il mio cuore.
In silenzio, io,
lo ascolto.
E' come
neve, che dolcemente
mi parla, e
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| E' un battito,
silenzioso, questo volo,
di farfalle mute.
Si posano
sui rami, d'Inverno,
non vedi?
Tra la neve,
ed il ghiaccio,
però,
v'è un canto,
grazioso, e sottile:
è il canto,
dolce,
di cuori,
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| Stanotte ho sognato
che correvo in un campo di margherite.
Come vorrei
poter tornare bambina,
giocare con gli altri fanciulli,
correre felici e
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| Come il vento
fa tra l'erba e suona,
io sarò vento,
che canta tra l'erba
e lo stormir
di foglie,
ormai gialle.
Sarò
quel
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| Le note,
del bolero,
si infrangono, come scogli, nella mia mente.
Gitana,
è la mia anima.
Un bolero,
di note,
mi ispira
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| Che cos'è stata,
in fondo, la mia vita,
se non un piccolo bocciolo,
di fiore,
che ha cercato
il Mare?
E dove andarono
i canti bambini,
se fu una donna,
che mi insegno' l'Amore?
Forse un giorno,
tristemente,
la mia cetra
non
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| E' nella quiete del bosco,
alla sera,
che il mio cuore tace,
ed ascolta
l'anima parlare.
Le foglie si muovon,
quiete.
Perché ti affanni?
Comprendi anche tu,
che è
nell'aulente sussurro,
che tutto è luce.
Taci,
taci, e
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| Ascolta, oggi, tra la neve:
le rose lasciano
il loro profumo.
I gigli fioriscono, sai,
anche d'inverno.
Tra i fiori, d'inverno, e la neve,
riposa
il nostro amore.
E' puro,
dolce,
come quello di un bambino,
che si volge al Cielo.
Al
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Indirizzo personale di valentinatortora: valentinatortora.scrivere.info
| Non ha né porte, né finestre,
la mia casa.
Ha il tetto di vento.
Dentro, vi sono
tanti fogli colorati, da appiccicare
al Cielo.
Non vi troverai
né tavolo, né sedie.
Se entri, fallo piano,
per favore:
potresti
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| Se guardo,
alle rose sparse, io,
vi colgo una Poesia dell'anima.
Se colgo
le rose,
ne percepisco ancora
il profumo.
Se volgo,
il mio
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| Lungo la linea
dell'Orizzonte,
c'era il tuo
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| Ho udito un canto, lieve,
oggi, tra profumi di rose,
e margherite.
Dolce, dolce era il suono,
e mattutino.
Una donna,
una donna,
è giunta,
a rallegrarci.
Fate festa,
gioite,
perché
io sono l'Amore.
Con dolcezza,
allora,
ho
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| Ricordati di me,
quando sarò nel vento,
e di me udrai
il canto.
Ricordati di me, quando
sarò aria, e cenere.
Allora, se
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| Come una rondine,
in cerca del suo nido,
la mia anima vola,
vola verso te.
E sei,
un anelito,
un soffio
di luce,
che mi parlò,
e, di sentire delicato,
mi sollevò il dolore.
E sei
un'immagine,
sfuocata,
come un ritratto di
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| Scorrono i miei passi,
ma io
non vedo la strada
avanti a me.
Lenta,
la riva
mi si accosta.
Mia barca,
scorri
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| Scriverò di viole
e canti di Primavera
quando la mia mano bambina
prese la tua.
Suonerà
un'arpa, note
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| Sei
la mia dolce malinconia, sei
il fiore non colto, sei
l'Orizzonte cui anelo, sei
il mio Porto.
Vivo
come nell'Opera,
ma quanto
potrò vivere, ancora?
Sii, tu, o faro,
la mia Malattia.
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| Gelsomini
sul mio tavolo,
e una brocca preziosa.
Potrei guardare
ai gelsomini viola, invece
guardo fuori alla finestra.
Vi sono foglie verdi, e foglie gialle
dei ricordi.
Nella mia stanza fredda
una fievole luce mi riscalda.
E' la luce
della
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| Risuona nell'aria
la leggiadria dei Versi,
che, come un fiore,
carezzano il mio volto.
Di mare,
di canti, di gioia,
si riempie il mio animo.
Potessi io fermare
la bellezza del canto degli alberi,
del sole, che scalda,
dei risi bambini!
Ma sono
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| Ho visto volti
disfatti, tristi.
Ho visto uomini
fragili come bambini, e donne
come foglie al vento.
Cercavate un sorriso, e non lo trovaste.
A voi io
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| Se mai un giorno
incontrassi le Stelle,
sappi che hanno il tuo nome.
Se mai
la Luna chiedesse al Sole d'oscurarla,
saresti tu quel Sole.
Se mai un giorno
t'incontrassi ancora,
porteresti il nome del Mare.
Perché tu sei
luce, che coi
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| Come il vento
vola, così vola
la mia canzone.
Come le onde
mi parlano dentro,
così io ascolto
l'armonia delle
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