| J'attend,
attendo il cadere
della Neve.
Mentre passan le ore,
sorrido:
Natale non è
il luccichio dei festoni
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| Stanotte,
mentre tutto intorno,
mi taceva, ho visto
apparir un Angelo:
le ali dispiegate,
la luce brillante,
come sole, nella notte.
-Grazie- gli ho detto.-
-Perché a me
toccan le spine?-
Ed egli mi rispose:
- Mia creatura,
fosti al
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| E' Natale
per le strade, ove
la gente corre,
indaffarata...
Chi si veste
di ricchezza, chi
di luci...
Io vidi
il Mio Natale
bambino,
cui sempre, ora,
mi volgo:
che protegga
il mio amore, che riluce
come neve bianca,
nel mio
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| Vorrei,
fosse fatto di tante cose,
questo mio Natale:
fiori, luci,
candeline colorate.
Amore,
calore,
tanti colori.
Ma
veramente una sola cosa
mi illumina
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| I fiori variopinti
si volgono verso
il Sole,
tanto da poterci parlare.
Noi non possiam saperlo,
ma è come se fossero amici...
I fiori guardano il Sole
ed Egli ha cura di loro,
come una madre
con suo figlio.
Il Sole canta,
sia
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| Il vento soffia
impetuoso.
Tu non lo prendi,
però sei preso,
tu non lo vedi
però sai
che
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| Tienimi,
ti prego,
per mano,
ch'io possa
sentir della tua essenza
ancora.
Non so
che sarà di me,
perché chiesi di portare
spine tra le dita,
senza timore.
Sarò come cardellino,
che si posa
implume
sulla
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| S'io fossi
una farfalla
volerei sui fiori più belli,
per portare il nettare
della Bellezza
agli occhi
degli uomini.
Se fossi
un gattino
sarei felice del mio mondo.
Ma la sete ch'io porto
sulle mie spalle, è d'assoluto...
E
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| Suonavano
i violini a maggio,
coperti dal suono
dell'anima.
Il vetusto
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| Dipingeva,
i colori della sua vita,
il bohemienne.
Pensò
al grigio
d'un cielo invernale,
poi
al mormorio nero
delle nuvole,
quando infuria
la tempesta.
Poi,
ricordò
quei tramonti
infuocati,
e l'azzurro
Settembrino del
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| Dov'eri,
Jolie Coeur, quando
guardavi alla vita, senza capire
che la vita stessa era
amore?
Cercavi
disperata
una carezza, e l'amore.
Ma non capivi
che le foglie,
l'acqua del mare,
e l'armonia della Natura
ne erano il canto.
Va',
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| Dolce Madre Nostra,
Stella di Luce,
cui tutti rivolgono,
con speranza
i loro cuori,
sei la mia preghiera
da bambina, quando
m'insegnavan a rivolgermi a Te,
nelle sere di maggio.
Fosti
quel soffio
cui mi volsi,
macinando la strada...
E
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| Andavi
camminando i tuoi passi,
Nenì.
Quand'eri bambina
sorridevi alle nuvole,
e disegnavi castelli
con le dita.
Amavi
cantare, e giocare,
serena,
correndo al galoppo
del tuo immaginario destriero.
Sognavi l'amore,
ma esso, non
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| Andava
camminando, e portando
il peso della sua vita,
triste, il viandante.
Pensava
a ciò che era trascorso,
agli anni della giovinezza,
ai suoi perchè.
Vide, un giorno,
un sentiero,
farsi luce...
Ma vide anche
le spine,
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| C'è
una rosa nuvola, dietro
questo mio orizzonte.
Scalai
ripide montagne,
con la mente, e vidi
volti disfatti...
Vidi
ciò che uomo non vede,
sola,
in una stanza.
Scalerò
le vette
del mio fragile
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| Risuonava
una dolce melodia, nella stanza
della piccola Hilda.
- Sento
il battito del mio cuore, che suona
all’unisono
con le onde del Mare. -
Disse lei
alla mamma.
- Certo.-
Le rispose la madre.
E’ il rumore che fa
l’anima
quando ascolta
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| S'ode un rumore lieve,
d'intorno:
è il soffice manto,
che tutto copre.
Non cantano più
i passeri: il loro canto
ha coperto la neve
di un morbido silenzio.
Tace anche la città.
Che cos'è
che tutto fa zittire?
E'
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| Fiore
della Vita,
volubile fortuna,
fosti meco compagna
nei miei giochi allegri.
Ora, io
t'invoco:
sarai
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| Il tavolo era
cosparso di fogli.
In un vaso,
una rosa, bianca.
Una tazza di te', ed una
briciola di dolce eran rimaste li'.
Nella stanza, la penombra,
ed una foto sbiadita,
nel cassetto.
Un canto, al mattino presto,
mi
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| Come farfalle
si librano i desideri dei naufraghi.
-Fa' ch'io possa
trovare una terra,
per il mio vagare...
E che non mi senta più
un naufrago nella vita...-
E, come farfalla,
la sua anima,
offesa dalla durezza degli uomini,
si
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| -Avrei voluto
darti tutto,
tutto di me.-
Dissi un giorno al Vento, che, lieve,
m'aveva mostrato il Nord,
mentre, stanca, ero seduta
tra le mie pareti...
Ma non potei raggiungerlo,
poiché il Vento era lieve,
intoccabile.
-Fa', allora,
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| La stella più lucente
è la Stella dell'Est.
Non si vede,
ma essa riluce, eterna.
Ad essa
io
diedi la mia vita, offrendo
me stessa in sacrificio,
per un amore,
non colto,
ma vivo
ancora in me.
Sarò
un dolce
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| E' fatta di sassi
e rovi,
la strada della vita.
Salendo,
si scorge
gli affanni e le vanità,
che punsero orgoglio
giovanile.
Era solo
amore, quel che mi moveva
il cuore.
Io non ero
che fragile foglia, che volse
lo
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| Era Venere
la stella più lucente.
Faceva luce
alle altre stelle, e rischiarava
il mio cammino.
Stanca, e ormai
senza la bellezza
della
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| Teneramente
ti tenni tra le mie braccia,
figlia mia...
Piu' ti guardavo,
e più ero felice...
Non m'importava
quanto, prima, avessi sofferto...
Tu eri tutta mia,
mio agnello...
Ed ora,
che sei
giovane virgulto,
io ti
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| Il più bel regalo del mattino,è
un sorriso sincero.
Il più bel gesto
del giorno,
è una parola,
detta con cortesia.
Il vero
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| Son fiori
profumati di bosco,
quando son bambine, le donne.
Han in loro
la grazia della primavera.
San soffrire,
e combattere per l'amore.
E tutta la vita sospiran, ricordando quell'idea.
E quando la vita le prende
voglion essere donne,
ma
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| Forse,
fu perché io ero
un tenero agnello,
che vidi
immensi orizzonti,
e stelle, entro me.
O forse
perché raccolsi
il pianto degli uomini,
che potei contemplare
la luce.
Chiesi
di camminare
scalza, e dormire
su una
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| E ti parlerò
del fiume.
E di come l’onda primordia
ci condusse al Vento.
E di come il Vento
scompigliò i nostri capelli.
E di quando
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| Cammino
i miei mattini, con passo
reso stanco, dalla vita.
Non è più, il mio,
il canto della giovinezza, ma passi
ora deboli, ora di dolore.
Ma guardo,
entro me,
e vedo
un sentiero,
nitido,
verdeggiante.
Sarò
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