And if,
by watching,
deeply, sincerely,
we could
find ourselves
forever children?
And if
we would
run, run happily
through the sand,
and watch the Sun,
listen?
Oh, I,
I, if I could
would
rather come back
to the years
when we
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Eri
un’umile cerbiattina,
mia piuma,
quando nascesti
a vita.
A te accanto
v’era un’ altra rosa,
spinosa.
Amai
entrambe.
Ma ora, che vita
ti accoglie,
non comprendi
che solo chi ti genero‘,
e per te
duramente lavoro‘,
ora, qui,
ha
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What a Beauty,
the sound of
that Music, which comes,
deeper,
into my hearth.
Mindfullness,
rejoyce,
Time is coming
to cheer us,
our Happiness.
But, a sound
of sadness
fills tears
into my eyes:
my sparrow, my little
sparrow,
is
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Ascolto
la teoria dell’Universo.
Che cosa
fa muovere i pianeti?
E cantare
una rondine?
E vestire a neve
e ghiaccio la Terrra, se essa
non ascolta?
E’ l’anima...
L’anima delle cose
create...
Cosa resta, se un uomo
si sente solo,
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Se, un giorno,
ti domanderai
quale fu
la Melodia
che tu
cantasti,
cosa risponderai?
"Io volli
esser una fuggevole
rondine, che,
senza meta,
su, in alto,
guardava la vita.
Ma
il suono
dell’Armonia della vita, quello,
ancora,
non lo
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| Fiorisce,
come tremulo fiore,
questa nostra vita.
Essa è canto
d’acqua di fonte,
nella fanciullezza.
Cammina,
come fiume che scorre,
ripido o dolce,
poiché cerca
la sua Riva.
Inquieto,
si sporca d’erba e fango.
Ma,
nel
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| Piove.
Lunghe le ore d’attesa
del suono, scrosciante,
che acqua dal cielo fa,
quando piove.
Attendo scandire
le ore.
Torna il sereno.
Entro, solinga,
nel bosco
in Primavera.
Profumi di crocus
e viole.
É Primavera,
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| Quando verrò
i miei occhi avran visto
il tuo mattino, e lieve
la speranza mi porterà
con sé.
Sarà sparita ogni traccia di dolore
poiché io
chiesi di pungermi le mani.
Porterò con me
ghirlande di fiori
e canti d’usignoli.
Poiché ovunque io
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| Non profumano più,i petali
dalle rose.
Qualcuno, geloso
di tanta bellezza,
li vuole
tenere per sé,
pauroso
che vadano sparsi...
" Ricorda
che amor
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| Sento
mia figlia lontana,
distante.
Dove è?
Le mie
son membra
stanche,
non fan altro
Che distruggere
me.
Bene, se
fuggirà ancora, io
la cercherò...
Che cosa
odi del mondo,
figlia mia, quando
tutto di noi
ti demmo?
Guarda
chi soffre
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| Rintoccano
il battito, le ore.
Tic tac.
Una piccola clessidra
stava appoggiata
al muro...
Non scorre più
Poesia
nella mia vita,
non odo i versi
a farmi compagnia...
Eppur questo, io
chiedevo:
il suono
che, allo scoccar del giorno,
mi
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| Sono
blue.
Che cosa
puo’ darmi
un po’ di vita?
Un fiore,
una canzone.
"I’m gonna be fed up.
I want
to fly free,
from
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| Nacque
bambina semplice
e sensibile, Conchiglia.
Suoi fratelli
furon
il canto del mare
ed il rumore
del vento.
Amava
cantare, cantare, lei,
tra le gementi onde.
Udi’
il pianto d’un bimbo, a sera, giunto
con una barca piena.
"Vedi,
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| Era
una donna timida,
come Primavera fa, quando, mite, carezza gemme
in bocciolo...
Aveva
un dono segreto: sapeva
parlare agli animali ...
"Buongiorno, ben svegliati!"
Diceva, a Mattino, agli
uccellini.
"Buongiorno a
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| Arcobaleno
di luce e colori
si staglia,
in cielo.
Rosso è il sole,
a cuore...
Danza.
E’ un arcobaleno
a danza.
Poi,
un cuore.
E
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| Se l’ arcobaleno
della vita
non sempre porta
i colori del Mare, io, no
io no
non posso
scordare ciò per cui
fui generata.
Se mia figlia
partirà,nulla
mi potra’ trattenere.
Molto è il guardare,
molto il soffrire.
Oh lucenti stelle,
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Indirizzo personale di valentinatortora: valentinatortora.scrivere.info
| Stelle,
o lucenti stelle, voi
che di lassù
obbedite
all’ Immobile Fattore, ditemi,
ora, se il vostro errare
e’ muto, o vi accompagnan
voci di Angeli, a suono
dell’ Onda
vibrante
dell’ Amore universale...
Accogliete
le anime
leggi
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|
| Vivi
anche per me,
che vivo
e mi cibo
della Poesia della vita...
Acqua, mare, sole,
vita...
Forza della mia vita,
e’ la Poesia...
Voce e
leggi
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|
| Eravamo
tre giovani
donne, ognuna
colla sua croce.
Chiesi di vedere
cio’ che dovrebbe
essere luce, ma che uomo,
preso dagli affanni, non vede.
Luce.
Fu luce
nella stanza.
Perdurò...
A lungo...
E ora, io,
chiedo
di vivere
così,a
leggi
|
|
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|
| Una voce
m’ ascoltava,
in un luogo lontano.
Molte
le sofferenze.
Uomini,
donne
distrutte.
Una finestra
sul mondo, fu
la voce della Poesia.
La tua voce, che
mi conduceva
alla vita...
Ora
che porto
un grosso
leggi
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|
| Ricordo,
nitidamente.
Un calice
si formo‘.
Un calice
di sangue.
Tre
eran le gocce.
Come
leggi
|
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|
| Rosse bacche
ci son oggi
nel mio giardino delle viole.
Cerspugli e rovi
vi son d’intorno...
Quanto tempo e’ passato!
Il silenzio della notte
mi invita a pensare...
Se essere una foglia
che si lascia andare, o
un virgulto che
leggi
|
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|
| Lungo il corso
del fiume, io
mi soffermo a pensare.
Quante volte
ho cercato
di vivere, senza
guardarmi dentro.
Eppure,
sapevo
dei giorni miei...
Quante volte
ho cercato
di dirmi
che nulla, se e’ solo ombra,
puo’ portare
alla
leggi
|
|
|
|
| Vedesti mai,
Madre, le volte in cui gli uomini
ti tradiron?
E quante volte, Tu, con dolcezza,
mostrasti il Tuo amore?
Eppure, lo sai, gli uomini
han bisogno, per credere,
di vedere...
Eppur Tuo Figlio, con grandissimo dolore
si immolo’
su
leggi
|
|
|
|
| Mai, scrissi
del desiderio insito
nel mio cuore, e cioe’
di un po’ di amore...
Non scrissi
che l’ eta’ mia piu’ felice,
la giovinezza, passo’
tra canti e libri,
sparsi, tra le parti
della vita.
Non scrissi
che cercavo solo amore, ed
leggi
|
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|
|
| Fu
un bagliore
di luce, vivido,
intenso.
Vibro’
a lungo.
Mi salvo’
la vita.
Tu
sapevi, io,
dove ‘ ero,
e mi salvasti
la vita.
Come potrei
scordarti?
Il mio seme
e’ lontano, non so
se la rivedro‘...
Mi affido, per sempre,
alla Poesia,
leggi
|
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|
| Cosa
mi dirai, se io
ti raccontero’
dei miei giorni, fatti di attese
e melanconia?
E di un virgulto,
che fuggito e’
dal nido, proprio
quando
avevo si’ bisogno
di un po’ di pace?
Cosa
dovrei guardare, se non
amarezza
ed
leggi
|
|
|
|
| Ecco l’ incanto
della Grand metropole,
ecco la grande citta‘...
Avenues, rues,
chansons dans les Avenues...
Musique, Chaos...
Cammina
il viandante, cercando di conoscere
la vita...
Ma la vita
e’ anche fatica,
e dolore.
Va’
leggi
|
|
|
|
| Oh, Tu, Altissimo,
che vedi
il vagare degl’ uomini,
rendimi
rondine, che vola
sull’ infinito
mare, ch’ io possa
naufragare nelle onde
il pensiero mio,
e gettami. si‘,
gettami
sulla nuda terra, ch’ io non senta
pervadermi d’
leggi
|
|
|
|
| E mi carezza,
al pensiero, questo
anelito di vita.
Vorrei essere foglia, che si disperde
nel suo vagare...
Invece
sono goccia, goccia di pioggia, che fu torrente
irruento, fu
nebbia e brina, ed ora
scorre, scorre
verso il mare...
Ah,
leggi
|
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