Gorgheggia, l’ acqua
del fiume.
Par
rida, o canti.
Invece, non sa, come non so,
io, perche’
nebbia copre
il mio
andare .
Non so
ove sia
mia figlia.
Cielo
non parla, attende muto
ch’ io dica
sì
alla croce.
Guardo, silente, scorrermi
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S’ intrecciano,
al suono lieve
della pioggia, le foglie
colorate d’ Autunno.
Esse sono
rosse, gialle, e
Settembrine.
Guardando, io
guardo
il cielo.
" Oh, Cielo, tu sai
che amore ancora
opprime
il mio cuore...
Eppur, mi
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Riempiva
il cesto di rose,
una bambina.
Coglieva
i petali
uno ad uno.
"Rosa,
bianco,
rosso
come il mio amore..."
Passò
un usignolo.
" Perché piangi?"
-Le disse.
"Piango, perche’
del mio amore
nessuno capì
ch’
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| Camminavo,
serena.
Ascoltavo
musica, a rallegrarmi
il cuore.
- Fa’ di me
cio’ che vuoi,-
dissi al Vento.
T’ho cercato,
ovunque,
nelle albe
dei miei giorni, lieti
e tristi,
ovunque
la vita mi portava.
Ora, un pensiero:
come è difficile
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| Nel ventre
mio di madre
c’ è l’ attesa
di una figlia, ormai
lontana.
Troppo
giovani
le membra
per poter
lasciare andare
le vele.
Figlia, figlia mia,
mi spezzi
il cuore.
Torna...
V’ è un luogo, sai,
ove riposa
il mio cuore.
È
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| Ero
sola, chiusa
al mondo senza
alcuno, se non la Poesia
che mi parlasse.
Dischiusi
la vita mia
al racconto
di un vivere
ramingo, e di
ricerca.
Conobbi
le spine, ed il dolore
dei fratelli miei.
Fu
un istante.
Vidi
tanta luce
ove il
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| Nessun
ti crede, Verite‘...
Tu
sei luce ascosa
all’ uomo, luce
che trascende uomo
stesso, e chiede, in cambio,
il sangue.
Verite‘,io
ti chiesi
il perché
dovevo amare, se
non ero
amata.
Tu, sai
i rovi miei, e sai
il
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| Ti ho riempito
le mani
di petali, fioriti a maggio.
Cantavan
gli usignoli a sera, e tu
cantavi il canto
della giovinezza .
Rose, giacinti
e margherite
eran il canto
della tua Primavera.
Ora, che le mie mani
son
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| Quando
vita stessa
mi porta
a pensare,
in silenzio, alla mia vita, io
ascolto
il suono
del mare.
Mi parla, il mare.
Vorrei immergermi
nell’ onda
dell’ oblio, e
ricordare
tutto l’ amore
che, fiore
ora sfiorito, io in
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| Come il marinaio
cerca la sua terra,
tu andrai naufrago
delle tue sponde.
Io sarò
la tua Nausicaa
e guarderò
le rive.
Sarò Itaca silente,
e ai Proci risponderò
che la mia anima
attende Ulisse.
Egli, esule,
un giorno
approderà alla
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| Non so pregare,
mio Dio.
Non so vedere
Gioia
in ogni cosa, ché grande
è il dolore.
Non so come, cosa,
quanto forte
urlare.
Non
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| Che fai, tu,
oh luna, che timidamente miri
l'andar umano?
Dove ci porta
questo migrare, s 'io non vedo
altro che rovi?
Togli, ti prego, toglimi
questo dolore sordo,
che mi prende, e riporta
mia figlia
dal migrare, qui,
a
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| Ero
una bambina timida,
io.
Non potevo parlare, perche'
forte era
il dolore
in casa mia.
Allora
sentii
le rondini cantare,
e cantai.
Gli alberi
frusciare,
e cantai.
La Poesia
invadermi il cuore,
e cantai
anche allora.
Chiesi
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| Se un giorno
di Settembre, seduto come ti vedo
in quel piccolo giardino ove
al piano terra v ' è un salottino,
ti chiederai
qual è il nome
della pioggia,
allora sappi che
se mite
o fragorosa, per chi, come me,
la
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| Cantava
la petite chanteuse.
Cantava
una canzone lieve, dolce.
Era
una canzone ancestrale,
e
mostrava
tutte le gioie
della vita:
il mare,
il verde
dei prati,
la luce...
La sua canzone, però,
nascondeva
un
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| So
che tutto è catarsi, ma
resto
nella speranza della luce.
Vivida, silente, ella
m'appare:
ora è sole, ora
è rosso bagliore...
Appare
ove tutto
alla luce
s'asconde.
E, perdura.
Non posso, no, io
non
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| Flette
il suono dell'acqua, il fiume.
Scorre l'onda, che
inconsapevole del suo andare, non sa
che tutto era
scritto, tutto, ed io
sapevo...
Sapevo
che un distacco grande m' avrebbe condotta
alla croce, silente,
sublime.
Vidi un uomo
ed una
leggi
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|
| Si scaglia, veloce,
il tuono
sopra la riva
del mare.
Tuoni, fulmini
e saette.
Il mio cuore è in frantumi.
Parte del mio sangue
è lontano, fuggito
ove, non so.
Oh, neve, va' da lei
e dille
che il male oscuro
dietro
leggi
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|
| Ricordo
che fu
tempo fa, quando
dovevo scegliere quale casa
eleggere a dimora.
Mamma
era mancata, ed io
sentivo solitudine
d'amore.
No, non fu
per il denaro
che volevo vivere, bensì
come Maestra
leggi
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|
| Bello, come
solo un angelo
sa esserlo.
Piccolo, e fragile.
Eri
un amore grande, per
mamma e papà.
Ora, che
leggi
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| Per te, che leggi
ed ami i versi, io
canto
il mio canto
alla vita.
Se
i versi sono
eccelsi, lascia
ch'essi portino
alla luce...
Tu sai
ch'essa è vera, come
vero
è ciò
ch'io sapevo,
già,e che
si
leggi
|
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|
| "Sapevi, tu,
Ondina, che
una fanciulla ha
lasciato
la vita?
E che io, madre,
per lei
ho pianto?
Sapevi
che il mio sangue
mi offende ed odia?
Ebbene, Ondina, io
forze
non ne ho più,
e dunque
affido al mare
la mia
leggi
|
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|
| Tu
non sai, di quanto
io abbia amato
il suono della Poesia, quei versi
che, chiusa al mondo, io
ascoltavo.
Né sai della tristezza e solitudine d’uomo, che facevo
mia.
Ricordi?
Ti svelavo
il suono del vento, ma nessun mi credette.
Come un
leggi
|
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|
| Stava
tra gli scogli
e le onde,
Ondina.
Sentiva
il canto che
il mare fa, silenzioso
e grande.
"Quanto è grande
l'amore
che tu
hai ancora
da dare?"
Chiese il Mare.
"Io? Io
ne ho, da dare.
E se tu
sei il
leggi
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|
| È qui, nel silenzio
di queste mura, che io ascolto
la mia vita.
Il mio sangue
non è mosso ad amore, ed anzi, prova
odio.
Diedi tutto, ottenni
violenza...
Se la Poesia
non mi fosse accanto, io, sarei
morta.
Eppure, tra le
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|
| Aveva
un mazzo di peonie
bianche, la ragazza.
Sullo sfondo, la festa.
"Avrei voluto
esserci anche io,
non era il
tempo, no."
Ma allora, perché,
passati gli anni, non scordo'?
Perché lui
sapeva, che quegli istanti
e la
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|
| Amo
il Silenzio, ché in esso
si placa il cuore mio.
Infiniti orizzonti
di Luce
emergono
dal buio.
Io, amo
la vita
che mi scorre accanto, come fiume fa,
nel suo cantare.
Nel silenzio, io,
odo
una voce,
leggi
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|
| Amavi
la vita, Jolie.
Eri felice
con poco: una nuvola,
il caffè, un canto
di passero
a mattino.
La vita
ti spezzò.
Fosti
chiusa ove
pianto gemeva,
Jolie.
Ascoltavi
la Poesia
empirti il cuore, e dirti
che fuori,
leggi
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|
| Qui,
ove
mi fu chiesto
di guardar le primule,
in questo verde
giardino, ove
v'è memoria
della vita mia, io
molto ebbi a patire.
Sola, chiusa in una
stanza, cercavo
il guarire.
Una figlia
sola, e la voce della Poesia
sapevan
di
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|
| Eri
una bambina timida, tu,
Rosa bianco cuore.
Sentivi
il battito della vita,
avevi un cuore puro,
ed eri umile.
Vestivi
come San Francesco,
e nessun sapeva
che in casa,
poco era il pane.
Un giorno
camminasti, per prender
acqua.
Un rumore
leggi
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