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Arturo Vaccarielli
Le 125 poesie di Arturo Vaccarielli
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Lungo percorso spinoso
gli sguardi e le mani
il cielo scuro voci crudeli
A tratti la luce bianca
di un pio sorriso
bisognava abbandonare
lasciare libero il campo
Ma io sento che in me è morto qualche cosa.
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Siamo giunti a questo varco
tesi come la corda di un arco
attraverso la luce dell'amore
spezzeremo in due questo brutto rancore
perché noi siamo l'eternità di un ricordo
carne su carne, sangue su sangue
siamo in due, ma un solo
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Estraniati estratti eletti
ha avuto la peggio
ha varcato la soglia
Non speriamo questo taciturno
e silenzioso ritorno
siamo soli come la pace notturna
come i dannati che turbano.
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Nasce e muore
muore e piange
piange e nasce.
Catene che stringono polsi
pugnali conficcati nel cuore
lacrime che offendono.
Sguardi e pensieri si susseguono
e non sai se tutto è falso
basta un passo
il vuoto o la felicità.
Tu
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È solo un fruscio
che ti scuote il cuore
e lo fa vibrare come un'arpa
È solo un canto effimero
che ti sfiora le labbra
bagnate di lacrime
È solo un'immagine
che s'impadronisce
della mente.
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Gli occhi colmi di lacrime
brillano nel grigiore
della luna.
Emozioni e istinti,
amori che piano
scavano un fosso.
Ermetici sorrisi
intravedono ermetici sogni
e indefinite realtà,
al di fuori del fuoco
che le stelle apportano
in questa
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Non bussare più alla mia porta
amore che non conosce la mia passione
Questo è stato
Nulla di quell'attimo ricordo
la cui breve vita fu annoiata
È certo, si lascio portare
dai sogni seguenti, ed ebbe anima e corpo
Forse
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Sulla strada acquavite leggera
di giorno in giorno si spegne
amorevolmente lentamente e vera
tra l'immondizia e le fogne
la mia memoria antica
Quella soffice luce della sera
trasudava pericoli e azioni
ma Lei non viveva non c'era
sbagliavo e
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Indicò il fuoco,
ed io la seguii.
Silente il cuore si chiudeva
in un'armatura metallica,
che luccicava nella notte.
Io uscii, da solo,
insanguinato, deturpato.
Il sole non posso afferrarlo.
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La mia anima è decaduta.
Il processo sta per iniziare,
devo pentirmi?
Ho chiesto solo un po' di pace.
Ho perso tutte le primavere,
devo uccidermi?
Sono un esiliato dentro casa.
Vado, anima, verso quelle strade
che portano in
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Cammino e non mi giro, ho paura.
L'abisso,
la morte,
il nulla.
Ubriachi storditi sul ciglio della strada
mi guardano impauriti.
Ho le verruche,
la lebbra,
le ossa rotte.
Il male mi circonda, ed io brucio.
L'inferno,
Satana,
il
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Inveisco contro le mie stelle
che non mi hanno supportato
in quest'omelia che spiega
il mio folle sentimento.
Un onesto rimprovero,
mie care luci che agitate il vento.
Tu pinastro scruti il mio amore,
immerso nel silenzio di queste
giornate canti
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Avrei bisogno di un sorriso amico
Di uno sguardo felice e affettuoso
Complice del mio onorato delirio
Nemico del mio strano paradiso
Nel cielo ogni cosa è seta
Tu più bella d'ogni ricordo perduto
Sulle nostre sere l'ala tende la
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Si struggerà come l'ultimo dei sogni
Io non salirò più su quel desiderio
Sentirò accovacciato sul grano la notte morente
Ma l'amore mi stringe il cervello
Lascerò trasognato il focolaio delle emozioni
Io
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Il cuore che annoiato va,
vicino gli odori delle speranze;
vicino gli urli della gioia.
Il fuoco, povero me!
Nessuno più mi colora la vita,
esistenza tormentata dal buio.
Il risveglio, povero me, mai!
Fiumi che incantano,
storie che
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Chissà se un giorno capirai
che ogni tuo piccolo sorriso
era per me uno zampillo
che rinfrescava il mio giardino
Chissà se un giorno capirai
che il colore dei tuoi occhi
era per me un paradiso
che intravedevo tra la
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Arturo Vaccarielli.
Un sentimento affine al dolore
è questa barca che s'incaglia sul fondo del mare
Spighe di grano!
Crescono variopinti uccelli dalle crepe rocciose
Un'onda è docile
come il clangore
di un tiepido trombone.
Ed io vado
tra insenature e
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Io ti porto sull'oppio possente
perché di reale c'è poco nel mondo
e mentre canti tristemente
si sente sussurrare lo sguardo del sole
ecco un bel fuoco nella mano rosa
che scappa e corre senza posa
ecco un letto di brividi per
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Ho incolpato, senza schernire, la vita.
La malasorte non è un espediente
né un fenomeno maledetto.
Malasorte è noia.
Espiare la vita, ecco!
Flettere le anime,
spezzare i corpi ricoperti di grazioso pus.
Sono una persona
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Le tue mani mi guidano
in questo cammino
verso il flusso del mare
Andiamo avanti senza pensare
che il cielo è bello
con la luna obliqua sul colle
Quelle sigarette fumate nervosamente
accompagnavano il nostro stupore
di vedere gli occhi
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Perché hai timore dei giorni perduti
quando io muoio su lacrime amare
D'ebbrezza e felicità riempi il cielo
azzurre e languide le labbra volano
Come tornare a giocare sugli orizzonti finti
e sulle strade cariche di
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Gettiamo in fondo al dolore
questo straziante Inverno
la mia vita appartiene ad un sogno
che mai distruggerà quest'uomo
Stasera sulle strade strette del porto
io avvolgevo l'orizzonte nei tuoi occhi
e come un soldato ignoto vagavo sulla
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Ti darei la mia anima e i miei occhi
per vedere ciò che non hai mai visto
Ti porterei, una sera, dentro la mia battaglia
e ti mostrerei i misteri nascosti
L'aurora sulla mia fertile veglia
Rifletteremo quegli occhi fatti solo di
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L'orizzonte nero sotto una tiepida imprudenza
Tu conosci il dolore quiete della vita?
Angoscia... desiderio misto ad orrore
Contemplare una dolce sinfonia infernale
Io inseguo invano il mio destino
Inarrestabile... se solo potessi afferrare la
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Occhi miei, quando male
avete visto.
La diagonale
unisce i punti veniali,
l'uomo non è perdizione
ma solo distrazione.
Come vorremmo avere
la gioia di scrivere
la filosofia
perfetta,
unica.
Follia straziante
è la notte
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Quante notti
Elisa
quante notti ancora a penare?
Queste soavi note
che pizzicano il mio cuore
mi distruggono
Ma tu chi sei?
Elisa dove corri?
Quel cielo che si apre davanti a noi
ci porta perplessità
perché il giorno più
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Una catena di coralli sta in fondo al mare,
un pesce riaffiora dall'oceano portando amore.
La continuazione dell'eterno incontra
i leoni che vagano nella città oscura,
un grido s'innalza dalla montagna.
Gli uccelli si volatilizzano nel
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1
Dormono sepolte nella coscienza d'ogni sognatore
i cui viaggi sono intrepidi all'albore!
All'alba l'anima desolata spargerà il suo sangue
per rendere dono alle regine perdute nei meandri della notte.
Io conosco il segreto
ed ho visto
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Donatemi un giorno
in cui potrò dire
che tutto è vano sotto il cielo;
donatemi una chimera
che potrò chiamare
amore.
Facili profeti
hanno maledetto
quest'amore,
e tu non riconosci
più i tuoi mali.
Non ho odiato
le
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Noi dobbiamo osservare il fiore della rupe
perché lì troveremo la rugiada che piange
l'addio triste del suo tramonto
Ogni sognatore è lontano
e tu, dimmi, uccideresti per un sogno?
Il mio amore per te ha superato il limite
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125 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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