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♦ Anna Di Principe | |
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Anna Grazia Di Martino
Le 291 poesie di Anna Grazia Di Martino
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Dispersa in mille rivoli
l’anima pensosa se ne sta
mentre copre la notte
le
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Ho visto gocce
profumate di zagare,
lacrime
di pescatori d'emozione
che dal fondo dei loro
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Si capovolse il cielo
ed i miei tacchi a spillo
bucarono la luna,
di lei frammenti e polveri
nella mia gola secca.
Il capo nella terra
cercavo via di scampo
Fu un giovane guerriero
a tendermi la mano,
portandomi sul dorso
con lui spiccai il
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Trenini montavo
su ferrovie mai salde
e i giochi di bambina
abbandonati a un angolo.
Cow boy e indiani noi
combattevamo in casa
coperchi come scudi
pistole di cartone
Bambole di pezza
odiate ed evitate
appese e senza anima
come trofei mai
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L'autunno che verrà
avrà dentro sé
la forza del sole
della bella stagione
e tremeranno al vento
le
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Giocavi con la tua immagine,
bella bimba senza regole
Scherzò con te poi la natura,
donna- bambina,
mentre nel ventre tuo
si facevano carne i desideri.
Dolcissimi sorrisi celavano
i segni del tuo dolore
odiando il tempo
che infigge e
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La notte conduce le danze
all’attenuarsi d’ogni rumore,
scrigno per riporre sorrisi,
custoditi da stelle guardiane.
Sorpresa, sospesa, in attesa,
presa da una delicata follia.
Perle notturne le emozioni
generose si tramutano in poesia.
Strani
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Ho visto scendere dal cielo gocce di latte
erano per i figli non ancora svezzati.
Ho visto mani abbracciare bambini
freddi, ammutoliti e stanchi.
Ho visto il cielo piegarsi su loro
offrire un raggio di luce e speranza.
Figli di un mondo
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E mi vedrai tra spogli pioppi affilati
Tra lenzuola di cielo stese all'ultimo sole
Lungo la strada che porta al fiume antico
Fragile libellula ormai stanca del volo
Tra nidi lasciati vuoti dal vento
Tra ombre e radici sollevate dal
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Raccoglievi
i tuoi peccati
in un cucchiaio,
come cera sciolta.
Li plasmavi
facendone foglie
da
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Non ti lascerò solo,
sogno mio,
sarò con te
quando le ore della notte
saranno più buie
e mi consegnerai
la luce che non hai,
i sorrisi che non fai,
disperdendo i sospiri
nell'anima mia.
Li innaffierò e li
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Rinascerò all'alba,
aria delicata del mattino,
che, silenziosa,
accarezza ogni cosa.
Rinascerò sul mare,
nuvola discreta e colorata,
ad ammirar dall'alto
onde e risacche.
Saranno ormai lontane
le notti senza luna
che han
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Ho visto un uomo,
occhi bassi
e cappello tra le mani,
seguire il suo stesso carro
dell'ultimo viaggio,
ancora
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Quando il riverbero
del primo bagliore
invase la notte
si levò un canto,
quasi una nenia,
a fargli corona.
Di timide stelle
raccolse
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Umide foglie in caduta
dal ramo alla terra
sognando l'albero
da cui furono generate.
Dell'inizio
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Nel sussurro ritrovo la vita,
spianata fino all'orizzonte.
Taci e respira, anima mia,
che il mio abbraccio ti consoli.
Serena sfogli i miei petali
corolla che ha goduto il sole.
Riponi l'asprezza del mio sguardo
e aprimi al vento della
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Invia un messaggio privato a Anna Grazia Di Martino.
E se il mio canto
si tramutasse in preghiera
librandosi nel vento?
Se perdessi corpo
e fossi spirito fecondo
su questa brulla terra?
Fiori bacerei con il mio fiato
da farne ampie distese,
colorate e gaie.
E di usignoli solfeggerei le
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Perla di rugiada,
goccia fresca del mattino
che ti affacci tra le vene
di una tenera fogliolina,
irrora la sua linfa
e fanne specchio
di forza e di bellezza,
di colore e di dolcezza.
Da tenero virgulto
a pianta madre
la vita si
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Mi spegni,
mio sole esploso
in mille gocce di solitudine.
Acuisci silenzi e soffochi urli
che roboanti feriscono
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Seduta sulla pietra
le mani sotto il mento
a stringere due pugni.
Osservi il mare,
immobile,
inespressiva.
Nell'anima
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| La spuma lambisce gli scogli
dapprima con tocchi leggeri,
immersa nel mare ora guardo
i giochi di luce sui sassi.
E poi d'improvviso un tumulto
di me s'impossessa e dell'acqua.
Ondeggia il mio corpo più forte
inseguendo un ritmo
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Lo sguardo fisso su un fiore senza petali
nella ricchezza rigogliosa del giardino,
non aveva ciò che più dava bellezza,
la corolla colorata e profumata,
ma il suo stelo resisteva a pioggia e vento
con caparbio ed ostinato amor di
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Sono ora quell'ulivo
che scorgo dalla mia finestra.
Tronco nodoso
scolpito dal tempo
segno di fatica e solidità.
Folti e intricati rami
i miiei pensieri,
il loro continuo
chiacchiericcio nella mente.
Foglie le emozioni
agitate da
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Come ali spettinate
deboli pensieri
cercano rigore,
affacciandosi
sul bordo della vita,
ritraendosi
per il vento che li agita.
Ondeggiano
in diverse direzioni
confondendo
sere e mattine.
Spazio cercano,
pretesto di guarigione,
a nulla
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Prese dei colori
da un vecchio scatolone,
porpora per primo
e sul viso disegnò un sorriso.
Rosse anche le guance,
bene in evidenza
sul candido suo volto.
Ben marcati gli occhi
di nero contornati
e una pallina al naso.
Poi la parrucca
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Stette,
per un istante
in una bolla di luce,
prigioniera
di un'aurora infinita.
Stette,
senza più luogo
nè tempo, né corpo.
Sola
a naufragare,
l'anima sospesa
in un vortice
d'assoluto
mentre
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Diaframma
tra il tuo sguardo spento
e il mio sorriso vuoto.
Diafano,
a marcare dolorosamente
confini di indifferenza
Ti parlo,
svogliato mi ascolti
e il mio fiato si fa nebbia
fitta nebbia
che opacizza
la tua immagine
e scompari
nel
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Cammino sul filo
di una lama tagliente.
Lucidamente osservo
il mio percorso,
attenta avanzo
passo dopo passo
nell’abisso.
Lo scrigno dei dolori
ormai è aperto
Sento, palpito, ansimo
partecipo
all’immolarsi dell’autenticità
sull’altare
di
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Passanti osservano
lo sciabordio delle onde.
Si voltano guardandomi,
mentre fisso il mare.
E' come se leggessero
negli occhi sofferenza.
Guardo in basso,
che nessuno veda
il buco nero dell'universo mio.
Al mare, in solitudine,
espello ogni
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No, non parlarmi, vento,
di storie di mare,
non ne ho voglia oggi.
Gioca tra i capelli,
sussurrami alle orecchie,
accarezzami la pelle
e bacia i miei occhi.
E tu, mare, che borbotti
e vuoi che ti risponda,
lasciami in pace!
Piuttosto
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291 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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