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Antonio Bruno
Le 194 poesie di Antonio Bruno
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I tuo occhi addosso
frugano di dentro
Ansimo l'immenso
Vieni qui da me
Ti sento dappertutto
Un filo, un lampo, un fluttuo
il tuo profumo denso
Ti voglio sino a me
Nel brullo della sera
Non è più primavera
nemmeno nei profumi
sei
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Mi nutro d'istinto
ti osservo
leggero dipinto
...averlo...
leggo
profumi che emani
è vero!
ti stringo le mani
liquidi dolci,
m'inebri
sulla tua bocca,
m'elevi
compirò viaggi,
domani
mi struggo,
ricordi lontani
non
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Splende il ricordo
fitto e intricato
l'orgoglio
un po' di candore
un gesto d'amore
le dita che frugano sole
e tu che rimani a scrutare
l'odore del mare
un faro possente
un'onda che allaga la mente
sfugge lo sguardo a Natale
ti vengo a
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Scintille di schiuma
La pelle che ha brividi,
suda
lancio i petardi di miele
spunta la luna e si beve!
un anno è passato
ma conta?
C'è il tempo?
Nessuno rimonta!
C'è solo il colore che muta
Diviene la spiaggia
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Notte d'attesa
Rido, di gusto al tramonto
Io?
Mai secondo!
Davvero cambio il ritratto
Che c'è nella stanza?
Un briciolo ruba speranza
Al vecchio che aspetta
che non ha più fretta
mai,
viveva il Natale
con te stava
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Non hai voglia
di distruggere quel poco,
vuoi nasconderti
ma è solo un finto gioco
ti struggi
nell'attesa di vedermi
rimbalza nei sensi
il tuo volermi
suono melodioso,
fil di voce
la voglia che hai di me
graffia feroce
è
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Ti ho vista
attraversare
Ero certo
di annegare
Invece sono stato li a guardare
Il viso di una donna
La tua espressione ovvia
Le nude calze appese al davanzale
C'è quel tuo sguardo assente
Che corre a farsi attraversare
Ed io
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Limpido specchio sottile
L'acqua che aspetto
...è dormire
Immagini,
...sogni, silenzi nel sole
Caldi lastroni di ghiaccio,
stelle di viole
sono i lenzuoli scolpiti,
avvolti di te
petali sfatti, falliti
feste da Re
sfiorano i
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Ti chiedo un minuto
Un gesto, un saluto
La stretta di mano...
Intanto ci amiamo
Rivoli scuri, futuro...
Si perdono nel ventre maturo
Esplodono, nuovo vigore
L'amore fin sotto le suole
E ancora giù in fondo
il mare di luglio
...lo
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Rumoroso "nulla"
percorri le mie carni tese
sorprese
t'aspettano all'alba
sottile vestaglia
pizzo chantilly
quel dì che mentisti
ventre squarciato
l'apristi
ardente primato
d'averti
ch'è poi possederti
illuso
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sete di te
gola che sospira
arido corpo
sole che respira
caldo che soffoco
voglia di frontiera
bocca aperta
tesa mia preghiera
bere di gusto
sorsi senza fine
fresco è sorgente
delle mille spine
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Suadente
la tua voce
Mi porta in volo
...accento
dell'istante solo
immerso in altri
...mento
Nutro di bianche vesti
i deboli filati
stoffe d'oriente e veli
coltelli a me puntati
rivolti sulla pelle
che immobile
...non
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Folgore di ghiaccio
Luce
penetra un abbraccio
voci, suoni,
m'avvampano d'impaccio
corpo senza tempo
in un bivacco a spasso
che spegne i fuochi
dell'azzurra sera
che torna nei rintocchi
della primavera
che tinge di tango
il blu dei
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tortuosi
tronchi,
svettanti
grossi,
sfondano
cieli immensi,
fecondando
...densi
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sei sola?
Le foglie,
cadono ancora?
Il freddo
mi punge le carni
il viso
tuo degli inganni
desidero
stringerti ancora
ti prego
solo in un ora
annego
il mio astio nel cielo
volo
da te col pensiero
m'immergo
corpo infuocato
mi
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Pane di grano duro
cotto al forno di pietra
Antico sapore di vita
Rigenera,
vecchia ferita
Olio spremuto da olive
Schiacciate sotto il cortile
Spalmato,
goccia di roccia
Profumi di fiori di grotta
Mandarini,
verdi, profumo
ritorno di esile
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Antonio Bruno.
Come passi le tue notti
niente più parole a fiotti
I silenzi di tuo figlio
Mentre ascolti il mio bisbiglio
Si solleva ardua nell'aria
la tua collera di allora
Si rinnova nel tuo corpo
Come fosse luna... porto
Chiedo scusa del ritardo
il
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Quella volta che ti aspettai
Davanti a quel locale
C'erano lacrime nuove
In fondo al viale
C'era passione e morte
Un suono ed un frastuono
Odore di mele cotte
Le torte per uno solo
Ma quando ti avvicini
E assorbo il tuo sorriso
L'odore tuo
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Labbra socchiuse,
il viso che le offre
un pianto all'improvviso
le bagan nella notte
bianco
lenzuolo che ti avvolge
smetto di guardare
tutto mi sconvolge
il sorriso tuo sottile
lo sguardo penetrante
le piogge di un aprile
da sempre
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La mia terra
che ritorna senza sosta,
purché sia,
terra...
terra mia,
martoriata dai rigori,
di una rozza furberia,
riconosco dai bagliori,
di una sola cortesia,
quella che gli unici onori,
sono luce, sole e via,
una terra
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Tre casali antichi
passi miei smarriti
frugano i vagiti
l'amore ch'ebbi li
Pietre cavate a mano
muri di pietre
è strano
respiri, amore, guerra
l'ascolto di un canto un dì
rivedo i passi nonna
il pane profuma
e l'orma
dei
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Profumo nell'aria
dolce sapore di sera
Il viola mi sfiora la mano
Che strano...
non sogno il ricordo d'allora
languidi baci... all'aurora
sorpreso, nemmeno rispondo
a quelle parole sbiadite
riflessi di vite...
tornate da lunghi cammini
ti
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Volto,
ti giri di scatto
un passante distratto... ti guarda,
Un fatto,
mi ha tolto di mezzo
la tromba del clown si fa triste
un giorno risplende d'immenso
lacrima scorre le strisce
ritorno a ballare canzoni
nitide,
sulle tue guance
lì
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Tenerezza,
le tue parole
volo interno,
nel colore.
Sorriso dell'aria,
le tue labbra
I tuoi occhi di mare,
finta rabbia.
Morbido contorno,
intorno a noi,
nei sensi,
il ritorno che non vuoi,
semplici frasi,
significati intensi
luci
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Di notte
sei sparita dal mio cuore
prima eri amore
oppure lo credevo
o forse
non eri tu
un sole che mi scalda
un patto serio e vero
mi ha detto
che dovrei svanire
spuntando dal sentiero
dicendoti davvero
non mi piaci più
l'ho
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Foglie,
verdi di sapore,
capaci di furore,
custodi,
felicità che aspetta,
libere di volare
in alto,
di congiungersi
senza fretta,
a te mia diletta,
che aspergi profumi nuovi,
delicati languori,
sulla terra folta,
sulla tua
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Blu acqua,
spacca,
entra nell'anima,
la slaccia
la fa cadere giù
lasciandomi nudo
nella macchia,
profumo di mirto
mi risveglia
blu che incombe
una granella
alata
che va a finire in cielo
distinguendo il falso dal
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Rivoli di tempo
scrosciano
l'anima li osserva
senza cuore,
il tempo sa che non c'è
muore
chi fa di lui
l'antico che rientra.
C'è un po' d'oggi in ogni istante
l'alma si lascia trascinare,
eccola che sembra poi
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Lungo la strada della lontananza
Percorro albe che non arrivano ai tramonti
Giuro per avventure non ancora svolte
Mentre la tua pelle brucia di passione e morte
E la mia bocca assapora la tua lingua dolce
Certo non sarebbe nuova frequentazione
Non
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Bastano poche note
tuffarsi nel viale
biciclettina rossa
la tua mano leale
Bastano poche strofe
Per ricordar le attese
andare insieme al cinema
Dopo giornate spese
Bastano poche parole
il profumo della cartella
quel dono della
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194 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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