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Poesie pubblicate: 361417Autori attivi: 7477
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Franca Doną astrofelia
Le 585 poesie di Franca Doną astrofelia
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I giorni
hanno nuvole basse
e passi svelti dietro luscio di casa
un ostile lamento di pioggia
e pale affondate nel fango.
I giorni hanno sogni sbiaditi
sui vetri appannati
nelle strade allagate
sui vecchi palazzi
le voci nei muri
alle
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| Qui
mentre la notte svanisce
e residui di sogno
restano
appesi alle pareti del buio
qui
tra le tue braccia rinasco
come le strade dopo la pioggia
la mente vergine
senz'armi né maschere l'anima
qui
il fiore schiuso
abbandono i
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| sotto questo cielo nudo
slego le ore
il tempo
altro non
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| Tra le foglie di Eva
il sole brulica stanco
stropicciando gli ori
sfumando colori
nel gesto stolto del vento
aspiro l'incerto
che mesce al sapore di fichi
l'ultimo vaneggio di rose
è in quella confusa follia
che dolce sprigiona
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| Nel profumo fragrante del giorno
l'aria calda è di frutto maturo,
tra i tavolini si ciarla
voci spezzan la noia
come rintocchi
scandiscono immagini
riccioli biondi, manine
briciole incollate ai sorrisi.
Nello struscio elegante
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| Il buio addosso
la luna appena accennata
- timido sorriso-
e tu
che mi guardi l'anima
spettinando i sogni
a palmi aperti
su di me .
La voce del cuore
è un brivido caldo
che ubriaca la mente
e confonde i sensi.
Restiamo così
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| Svuoto le tasche
dei miei tramonti
mentre già colora
di rosso il Tempo.
Si mangiano i giorni
e briciole di ore
restano ad aspettare
il volo di un passero
-sul davanzale -
ho messo dei fiori
per far primavera
forse
qualcuno li
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| Poesie
sono i miei pensieri scaltri
spogliati di ogni pudore,
sogni evaporati
sbattuti allo specchio
presi a calci e poi
cullati al mio seno.
Pelle
in cui vivo
e muto squame
di serpente,
rincorrendo attimi
come aquiloni
persi in un
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| Percorro con le dita
la tua pelle attraversando
terre e foreste impervie
valicando monti
e tramonti viola.
Nuove albe di sogni
e notti disilluse
chimere le stelle
dietro sbarre chiuse.
Imbevuti di sole
gli occhi neri
stanchi del buio
e di
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Sogni inconfessabili
di pensieri erotici
legati a fili di seta viola.
Arrossire per timore che
i desideri nascosti
possano essere visibili .
Schiudere le cosce e
sentire quel fremito caldo.
Mordo le labbra
immaginando dita
che scostano la
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| Ti cercavo
e non lo sapevo .
T'inseguivo dietro ai silenzi,
a quegli spazi vuoti e freddi .
Trovavo solo rami spogli
intessuti di brina e gelo .
Nebbia in cui nascondere il mio cuore
e congelarlo per non sentire il dolore .
Respira
non
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| Qualcuno lo ricorda Costantino
forse senza saperne il nome
ma era per tutti il sarto
quello di via Po nella Torino
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| Quante volte ancora giocheremo - noi -
che del gioco abbiamo perso il tempo
non il senso o laspettativa del sogno?
Quante
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| Ne ho viste tante sai
di donne senza volto
la luce spenta dentro agli occhi
il seme nelle carni, di paura.
Le ho viste
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| La musica delle foglie gialle
non fa rumore quando piove
non accarezza il suolo, cade.
Cade senza tonfi, nel fango
nel tanfo di un letto senza piume
sulla terra melmosa
dove i tacchi affondano,
sul tetto esiguo di un ombrello,
le gocce appese
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| Sul terreno disfatto
gli alberi urlano la morte
divelti, falciati, strappati dal vento
viscere di fango e radici.
Scheletri incolori
sparsi tra le note dei violini
perse le foglie rosse dal sapore dacero.
Usciranno dal camino
come ad
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Franca Doną astrofelia.
| E come il mare, la memoria
un passo avanti, e torna
nellonda colma di rottami
lo strazio immane delle voci
aggrappate al legno scuro duna croce,
una vela che ha perduto nel vento la sua rotta.
Servisse affiggere cartelli
erigere barriere per
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| Ho un orgoglio stupido
di mani aperte e bianche
colori di geranio sul ricordo
di unghie rosicchiate ai tempi della scuola,
eppure mi sembrano accessori inutili
oggetti da tenere in tasca allimbarazzo
la posa per la foto, lungo i fianchi,
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| Ci accoglie un paio docchi a mandorla
in quel bar, fuori lospedale,
con la primavera che ha fiorito i tigli
lungo il viale e lombra profumata
cancella il grigio delle cose bianche.
Sul tavolino incontriamo le mani,
due piccoli calici e i tuoi
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| Sta nellevidenza dei tuoi occhi
la meraviglia di vivere, un bacio rosso
sullorlo di un caffč e farfalle di parole,
la gioia di specchiarci nello sguardo
e ritrovare il tempo non ancora consumato
immaginando il tuo domani nel mio riflesso.
Intorno
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| Da bambina mi parlarono di un uomo,
un uomo nudo tra le spine,
issato su una croce in cima al monte.
Intorno erano gli ulivi a piangere
e i sepolcri ad attendere un corpo
a lungo martoriato, trafitto, offeso.
Sua madre si nutrģ dangoscia nelle
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| Gioele assomiglia al padre, dicono,
avrą forse domani barba e baffi,
occhi scuri quelli sģ, lo sguardo
dei camini accesi e visioni verdi
di cime bianche e ripidi sentieri.
Avrą un talento naturale a dove mettere
le mani e il cuore, un riflesso
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| So di parole che rompono laria
quando il fiato scrive inchiostro
e i margini del foglio sono azzurri
come le vene ai polsi, e il cielo.
Schiude finestre la parola, simperla
e si frantuma al suono sulle dita
senza il frastuono della voce, solo
il
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| Non ho vestito mai i colori della gioia
i drappeggi rossi e oro della seta
che accennano alle curve del domani.
Indosso un basco militare
ununiforme a chiazze verdi e ocra
con tasche troppo grandi e vuote
in cui affondo mani di bambina.
Mio padre
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| Torno spesso al bianco delle cose
la neve dei greppi, il muschio gelato
il fiato nellaria e i fiori del pruno
nel vento che sfuma di rosa il ricordo
del lino sfrangiato e il latte col pane.
La curva del giorno nella bava di nebbia
il bianco del mio
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| Mia madre ha fatto la guerra
senza aver mai imbracciato fucili
col fiato di brina a buttarsi nei fossi
nel gioco imparato a salvare la pelle.
Lha ricordato sempre quel rombo assordante,
gli aerei bassi sulla piana nebbiosa
e si correva tra stoppie
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| Dal mare giungevano le voci
gabbiani chini sul tramonto
una carezza bianca agli occhi
e reti vuote che sapevano di sale.
E il vento che si portava via il giorno
nella fretta della sera e il sole rosso
che si scioglieva lento dentro lacqua.
Poi
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| Potrei tornare
e ascolterei il tuo cuore
il battito primo di questalba
e attraverso la nebbia di dicembre
illumineresti il giorno come allora.
Potrei guardarti ancora
e riconoscerei a occhi chiusi
tutti i tuoi pensieri, i cieli
che hai sognato
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Come corrono gli alberi adesso
nel disordine sparpagliato degli eventi
in via di fuga contro il mondo e poi
il vento cambia direzione, si piegano
alti i rami senza foglie, e attendono
come soldati in guerra gli spari dei cecchini.
Li ho visti sai
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585 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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