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elena rapisa
Le 600 poesie di elena rapisa
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| Sospiri d'attesa nel cielo
allor che a ponente s'inabissa il sole
con un ultimo garrir d'inebriate rondini e,
l'onda vagante lancia appelli alla luna
che sorga, facendola gemmare
Si staglia nero lo scoglio
lambito da salmastre carezze
e
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Di stirpe terreste padre mi fu il mare
sorelle le stelle, amiche del mio sostare.
Negli occhi la luce di mille albe, simili e difformi,
tra le mani cirri di crepuscoli rosati
mentre l'anima traeva sogni dai piovaschi.
Adescata dalla luna mi
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Ha vibrazioni tristi quest'oggi il mare
tristi come il vento che strappa
a un cielo a lutto sonorità di pioggia
in ripetuto rituale che sa di commiato
Un'angustia sleale ha scolorito le labbra,
imbiancato il cuore
e già la mancanza
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Ti risuonava nel ventre il cuore
con voce di afona campana
e rannicchiata fra le crivellate mura,
fra quelle vite al pari tuo profanate
consentivi che nell'occhi t'entrasse la luna.
Più in alto, nel cielo annerato da infidi avvoltoi
si
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| Mi segui dalla fissa lucentezza d'una immagine
mentre dentro si staglia un vivido passato
e pare raggiungermi quel sorriso a volte stanco
quasi a presagio di conoscenza di futuro oltre.
Mi attraversa un calore mancante di carezze,
fruscio
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Lo ammetto
ho polemizzato con me stessa
per quel non dire, per lo stare in disparte
esaudendo avvertimenti fumosi
incapace di scegliermi al bivio di rotte oscure
Nascondendo amore, riesumando dolori
sospesa alle catene del non apparire.
Il
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Sulla riva in attesa stava notte dopo notte
sfinendosi d'amore per quella bruna sirena
la luna osservava, la luna astiosa
Si consegnavano al nulla gli sparuti spettri
che affollano le notti dei marinai
e danzano al ritmo delle onde con ciglia
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In corteo nuvole passeggiano sul volto della luna,
le chiudono le palpebre
con diafane dita come in gioco avverso
Dalla terra in ombra, il respiro muschiato di sogni
ancora assillati da diurne speculazioni
si diffonde in volute sempre più
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| Deposi l'anima nel tuo occhio e mi penetrasti
nell'immenso sospesa splendente,
così in te mi persi
e fu indicibile follia quell'errare unite
notte dopo notte in stimolante simbiosi
Tu luna, come me errante solitaria
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E' questa l'ora del sollievo dal vento
dei segreti convegni,
del silenzio vibrante malinconia
che s'alza quale canto vagante.
Questa è l'ora di sortilegi amorosi.
Oh ora, ora che vieni ogni sera
Ondivaga t'impossessi del
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Ho imparato ad accontentarmi
le briciole mi sfamano,
mi disseto con la pioggia
quella che ristagna dietro le nuvole
e impregna di muffe il cuore.
Ho imparato a concedermi attimi d'intervallo
mentre tutto in me incita a correre
a legarmi con
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Scende placida quest'oggi la pioggia
filtra fra i rami e imperla l'ultimo verde
che par schiudersi al tocco
Una magia di note per l'aria s'espande,
un profumo muschiato
con nastri di luce decora il prato,
e corrompe una piuma
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| Con ali di nebbia mi è calata addosso
la crudezza del tempo
avvolgendo sgargianti memorie di amorfi veli,
le stringe in abbracci di dimenticanze,
penetra impietosa fra le ciglia,
asciuga antiche lacrime.
Dal ramo più alto del
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| Come canto s'alza dal tuo seno
un presagio di vita
oh creatura notturna che pregni d'ombra hai l'occhi
che videro ultimi la luce
e il mio buio ora illuminano con l'amore.
A piedi scalzi e scalzo cuore a te giungo
porgendoti il mio autunno a
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Tacita notte e voi invereconde stelle
che testimone foste a giochi d'amore
vissuti sotto il manto del cielo,
ammiccanti occhi curiosi.
Consentite che il fiato vostro e il sospiroso zefiro
uniscano per una volta ancora labbra
che in silenzioso
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| Ti destasti al maggio odoroso
e sgranati l'occhi estasiata
tuffasti le labbra nel miele della vita.
Quell'assaggio sì dolce
ti ammorbidì il cuore
con colori carpiti alle rose
e acuti profumi di gelsomini,
persuadendoti a fidare
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| Dense, grevi nubi
sul cuore divenuto pietra
osservano da un cielo smarrito.
Il calunniato tempo ricorda
lo sperpero di sogni maltrattati
che vanno battendo all'uscio con scarne abrase nocche
- rinfocolano realtà dal gusto amaro del
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Respiro l'odore della notte;
brucia le dita l'ultima sigaretta
e lo sguardo sedotto segue
il disgregarsi in sfocate spirali
Un lume, datemi un lume
ch'io possa distinguere i pensieri
che imbizzarriti mi percorrono
con duri zoccoli rilasciando
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| Andava con accenti fiochi lamentando
quel che la vita al cuore avea negato
la beltà di un amore ricambiato
come quello che gli urgeva in petto.
Ma non di un sguardo lo degnava
colei c'era l'ggetto del diletto
ma più lo allontanava
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Riferivi coi silenzi
e sorrisi schivi t'ìincrespavano le labbra
L'onda disegnava trame di spume
tra un passo e l'altro
e con voce di sonagli
sassi levigati, fragili d'apparenza
s'immergevano a cercar conforto
Quanto univano quei
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Melanconici pensieri s'insinuano,
una gronda senza nidi,
rispecchia un cielo opaco,
lento lo scorrere dell'ore.
Ha balenii diamantati la pioggia
e un impietoso vento
le impone rotte sbieche.
Piatto e livido è il mare,
una
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Il silenzio ha fermato il tempo
ha colmato spazi vuoti di ricordi,
con la sua discreta presenza
ha attutito i battiti del cuore
Mi ritrovo ad inseguire l'anima
da troppe voci assordata
ricacciando memorie
nella perenne ricerca di
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Un'altra notte dipinge d'ombra i cieli
Labbra si cercano impazienti,
tenere carezze da ramificate mani,
si naviga tra i sogni
spronati dal vento dei desideri
Mi giaci a fianco e con lo sguardo
seguiamo il corso delle stelle
stringendoci,
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| Su richiami marini procede la brezza
esorta al volo gabbiani,
disperazioni si aggrappano a onde schiumose,
riflesso di sgomenti nell'occhi.
Silenzi,
tranne la nenia del mare solo grida di distrutte speranze
disturbano la quiete.
Qua e là,
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| Migra senza sospensione d'onda il mare,
accarezza e fugge apparentemente senza meta.
In salmastri respiri e oscure correnti
raccoglie e serra, azzurro abbraccio
uccelli senz'ali e larve d'uomo.
Nella sua presunzione d'immortalità
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Er war ein Minnesänger und wanderte
von Burg zu Land,
durch Berg und Ebene,
er suchte die Liebe doch fand sie nicht.
Ein Mädchen kam eines Tages ihm zu,
ihr Haar war wie Sonne
ihre Haut wie der Mond.
Sie strahlte zu ihm mit offenem
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Fu sospiro di vento
un inavvertibile fiato
avvisaglia di nascosta bramosia.
Qualcosa si mosse, concluse l'attesa
di labbra indugianti nel segreto tragitto
nato all'amore
che dita curiose tradussero in meraviglie
Pagina bianca la pelle si
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| Appartengo al mare.
Mi scorri nelle vene, armonico fluido
e non v'è linea che interrompa il tuo unirti al cielo
quando t'affretti a confonderti tu azzurro,
con l'azzurro orizzonte alimentando incauti sogni.
Quale vela preda di alisei
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Questo amore apparso all'improvviso
esaltante auspicato turbine,
difeso, adulato,
lo scrivemmo sulla sabbia
dove aggressive onde
impietosamente lo erosero.
Questo amore impudente che mai si tacque,
questo amore urlato ai silenzi
quando la
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| Se si rinnovasse in armonia
oltre l'usuale giorno
il battito del cuore e mitigato
avvertisse nitide emozioni
penetrare nell'anima,
dal letargo si riprenderebbe il cuore.
In ripari spogli di tensioni
più non s'anniderebbero
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600 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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