Visitatori in 24 ore: 7’975
342 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 341
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’359Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
elena rapisa
Le 600 poesie di elena rapisa
|
condannava articolando parole
come aria vomitata con calcolata freddezza,
un infrangersi su nude pareti sfigurate dal livore.
Quale pioggia debordante oltre la grondaia
invadevano senza troppo incidere
l'anima già satura incurante ormai
leggi
|
|
|
|
Quanto più tenace la morsa,
quale dolore, tende agguati all'anima
affligendola,
tanto più al tuo grembo torno
madre
E nei malevoli giorni della mancanza
è prodigio la pace che ancora infonde
la tua cerea mano
posata quale
leggi
|
|
|
|
Si fanno turgide le labbra nell'attesa
di un bacio
Ma cos'è quel languore senza voce
che grida ai sensi
quando in un declinar di palpebre
due bocche s'avvicinano?
E' lo sfarfallio che scioglie il ventre
mentre ti chiedi
leggi
|
|
|
|
Se quel canto d'acqua che m'allagava
fosse canto d'angeli o demoni
non saprò mai.
So che assetandomi la bevvi
per percepire il futuribile
Nel mio universo nacque con lei la verità
e mi intrise
e mi sconvolse
Contemplatemi
leggi
|
|
|
|
Il sole è malato.
Nebbie sottili lo velano,
è sbiadito, estenuato.
Già la luna comare curiosa
occhieggiante maligna
l'aveva notato
L'han ribadito le stelle
passandosi parola,
chiacchierone distratte.
Da livide
leggi
|
|
|
|
Musica primitiva che nel sangue canta
follia ragionata plasmata in accordi a volte stridenti
scaturita da lune bronzee
concepite da cieli dove si cullano stelle
Voci confuse sorgono
dal cuore di poeti ed è sangue fluido
che detta e concima
leggi
|
|
|
|
| Patirono la schiavitù imposta
perché violenza è d'uso all'invasore.
Uomini in catene alzaron grida,
l'angoscia si fece prece e canto
per ricordare libertà perduta.
Infissa nel cuore a primitiva impronta
indugia la
leggi
|
|
|
|
| Ci percorre le vene quest'amore
ordito in segretezze,
fra carezze incluse in silenzi
e labbra accolte nell'umidore di baci.
Testimonio di soli racchiusi nei palmi
delle nostre mani congiunte,
fidate e intime,
vincolo sostentato da fulgenti
leggi
|
|
|
|
Ti perderò all'alba amore mio,
luna di latta che risuoni nel cielo;
perderò ancora una volta le tue bianche cosce
colline saporose di premure
pianeta delle oscure mie notti,
preconizzando un domani negato.
Quando ti scolorirai
leggi
|
|
|
|
| In questa tipica giornata primaverile
piove,
mi distendo fra pensieri mai lungimiranti
perdendomi in cervellotiche elucubrazioni.
Improvvido il ripensare al passato
in un esacerbato sentire che ancora
fa capolino da anfratti e dispiega onde
di
leggi
|
|
|
|
Avevi sorrisi lunari e pallide labbra
dal sapor di tramonto,
avevi mani svezzate a carezze
e occhi lontani che guardavano dentro.
Teneri i piedi danzanti a lusinghe
che la vita sviliva,
non piegavano steli.
non eri nata per il mondo,
lo
leggi
|
|
|
|
Sfida il tempo aspra e glabra
la tufacea antica rupe dove impietosa
e monotona scava
concave sponde, la pioggia.
Il sottobosco luccicante gronda gocce
che raccatta e trattiene,
donandole a nocchiute radici
che incidono con serpeggianti
leggi
|
|
|
|
| Una storia caduta dalla penna
tra fumi di nuvole e fiati di tabacco
mentre decantava un bicchiere di vin rouge.
Impaziente l'acqua percuoteva le rive
della Senna
intrappolando in languidezza silenzi di luce
e voci intonavano vecchi refrain
da
leggi
|
|
|
|
Un espandersi accorato di sommesse voci,
una brezza indulge, m'impregna
relegando, alterando la nostalgia
Rimembranze,
voi che mi siete midollo
colmatemi di pulsioni,
sì che nell'inesorabile scorrer di vita
mai
leggi
|
|
|
|
| Vieni, non è tempo di riposo
Ho vestito i panni più belli: la mia pelle;
sa di pesca matura, gustala
e il suo succo sosterà nel tuo sangue
denso nettare a dissetare voglie.
Vieni
è tempo di amorosi giochi
e con lo
leggi
|
|
|
|
| Mi sei giunto col sogno,
nelle brevi ore dove
il sopore s'impossessa fugandola,
della realtà
e all'intorno il silenzio
è impregnato dei nostri fiati
accostati alle labbra.
Attimi carpiti,
ore allo sbando,
assonanze di sinfonie
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a elena rapisa.
Appaiono quali presenze che annullano commiati
e si uniscono dolendo
all'umore degli astri
schiudendo pertugi nell'anime smorte.
A volte infrangono oppressivi silenzi,
saziano la fame di mancanze,
si allacciano a sogni e vivono di luce
leggi
|
|
|
|
| Sono nata in autunno
e porto in me l'amarezza di un sole
che si sente esiliato
Sono nata in un giorno ventoso
e dentro mi rugge l'irruenza dell'aria che muove
foglie affaticate perdute ai rami.
Ho vagito in risposta alla pioggia
leggi
|
|
|
|
Scivolano petali di luna
col notturno favore
quando fra le braccia t'accolgo come rosa
che già trema d'ansia d'esser colta.
E rimane incollato alla pelle
sapore di mandorle amare che
il tuo svelato seno cede
in marmorea opulenza,
per
leggi
|
|
|
|
| Piove
freddo s'infiltra il vento
nel mentre racconta alla scarmigliata palma
del suo vagare.
Il viso immoto,
le spalle rivolte alla stanza,
apre l'uscio.
Non si volge al fiacco
indecifrabile saluto,
il silenzio è voce sonora
va
leggi
|
|
|
|
| S'impossessa del cielo la notte
e con sospiri d'ombra dispiega
l'arcano suo enigma
nel mentre si consuma.
Ha labbra scure la notte
e con estese profetiche dita
accarezza il cuore,
lo illude, lo gestisce.
Fiata solo l'onda
che all'estrosa
leggi
|
|
|
|
Al fine fu tutto un rincorrersi di nuvole gonfie
di venti, di sabbie,
si eclissò l'azzurro e la pioggia
schernendo cadde aguzza.
Picchiettò sugli elmetti,
tambureggiò su medaglie,
scivolò su rimediati scudi.
Si
leggi
|
|
|
|
| Repentine, accidiose, grevi nubi
nascosero il sole
e dalle colline fino al mare fattosi d'acciaio
sordo si levò fragore e scese
rumoreggiando il tuono.
Ferma si fece l'aria, come in attesa,
poi fu tutto un cicalar di gocce
che la terra
leggi
|
|
|
|
Ha sapore mielato la notte.
Lenisce lo spirito quale madre accorta
che al riluttante figlio canta con voce piana
antiche filastrocche.
In sensoriale all'erta intuisco la marina voce
brusio salino, brumoso odore
che mi distrae confutando
leggi
|
|
|
|
Tingete di nero i petali voi gelsomini,
sconsolati gitani fissano corde rotte di chitarra.
I suoi occhi hanno assimilato l'opacità dell'ombra
e nessuna luna canta.
Note sperdute sono gli arpeggi
e onde ammutolite
interpretano il
leggi
|
|
|
|
A volte si librano come piumaggi
sfuggiti a code di pavone,
impellenti pensieri di rivalse,
vaghi arabeschi della oberata mente.
Altre, come cippi segnano un'obbligata via
e limitano inconclusi trascinando
volenti o nolenti
in oscuri meandri di
leggi
| |
|
|
|
Il linguaggio del silenzio
ha pietosa voce di rimembranze,
consolante benevola brezza
che accarezza con dita d'aria il cuore
blandendo solitudine.
Allor che udire fa il suo richiamo,
quasi lusinga di vento,
risveglia nell'anima dispersi
leggi
|
|
|
|
Aride zolle bruciate dal vento,
ferite aperte nella sgretolata terra
attendono il sole,
il seme
e in apparente morte annerano.
Fermo immagine.
Ruba la scena l'immobilità,
consolida nubi che incartano il cuore.
Impassibile la
leggi
|
|
|
|
Intriganti percezioni avvolgono
vuoti indefiniti dove sentimenti
brillano d'assenza.
Guardinghe si muovono sperimentando
in astuta progressione
ore d'irrequietezza,
scacco all'astinenza incastrata in angoli ciechi
La carne
leggi
|
|
|
|
E venne la notte coi suoi lamenti d'ombre
e giaculatorie d'onde,
vele tremanti quali giunchi
e fumosa nebbia bastarda
torbido sudario a celar la terra.
Tranelli si palesarono
nutrendo uomini di truffate speranze
figlie di cervelli
leggi
|
|
|
|
|
600 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
|
|