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Luigi Di Landro
Le 71 poesie di Luigi Di Landro
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| Uno più pigro
compensa sovente
l'altro più aperto,
che vigile controlla
e quello difende...
E così sei tu,
fragile,
ma in tempesta,
docile,
ma in diluvio,
elegante
e in attesa.
Divertente
e in famiglia.
Ma
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e benché,
io possa
ancora
provarlo:
non è più un dolore
che mi compete.
Hai mai visto una diga
pianger sensa senso?
Sarebbe una chiusa
aperta nel centro.
La libertà di essere:
soprattutto.
Non negare la
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Là,
dove si intrecciano poesie,
si fan collane con le parole,
si tiene il ritmo con le dita,
ci si perde a voler capire,
si insiste a cercare
per paura di cominciare;
quand'ora, invece,
si ride piuttosto del nulla.
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Non ti ho ancora voluto dire
che penso ad un sibilo di notte,
che vedo ciò che non voglio sentire,
che, per riflessioni preda di lotte,
avvolte cerco rifugio lontano;
lontano cerco di stare da botte...
lontano: seppur perdo il mio
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| Domina la forma tua composta
dolcezza d'occhi di vetro glassato
e di morsi giacenti le tue gambe
sì lucenti di polpa allenata
e sottili annerimenti latenti,
che stringe la caviglia e si tuffa
sulla base nascosta di un piede:
morbida stele
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| Come immagine immobile
e fissa in un quadro festoso,
le mie sole e pure speranze
si adeguano al tuo stile.
Or distogliesi quella luce
dai colori impressi e giungo
a vetta di distante sguardo,
a mirarti, fermo, nel vuoto
di fantasia. Come
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Aghi di freddi e punti di gelo,
secche ventate e vuote boccate;
l'umido caldo s'ampolla nel fumo:
stracci di carte in mille pensieri,
tutti palesi: son tutti di ieri.
Cadon passioni e vestono 'l bianco;
tutto si muove ma placa la mente;
tutto
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| Se, più forti, saran più forti
allor ancor queste parole,
più d'ogni ideal peniser
preteso... se saran più forti,
e allor ancor più forti,
stesso possesso sarà' l mio pel tuo.
Ma l'amor pei tuoi
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Era di questi tempi,
di questi tempi umidi
e freddi, ma d'un calmo,
calmo freddo tranquillo,
un po' spento, ma lieve;
un po' docile... docile:
un po' coperto: docile...
Era di questi tempi,
un po'docili e coperti,
che stemperato
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| Piccole gocce di lacrime tinte,
ch'assetano gli occhi pieni di gioia,
che chiudonsi timidi dietro larghe
ciglia e il fuoco illuminano, quello,
che del loro splendor si meraviglia,
restano carezzevoli a dar
fiducia, ché stremata guerra
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| Il mio maré
composto,
libero e inespresso.
Il mio solé e-
ducato,
femmineo e dorato.
Il mio
mondo
antico,
mai dàvvero
esplorato.
L'attesa vincente,
gli occhi in agguato...
La dolce
carezza
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Ma la certezza sempre:
come verde,
il nido,
tra l'albero,
a cui passero,
sui rami,
ritorna.
Ma la paura avvolte:
come giallo,
la foglia,
dell'albero,
che indietro più
non torna.
Ma la realtà ancora:
come
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| Spighe bionde
e gonfie galline
di cotto grano
alto e rotondo.
Allegre
le mele
mi rotolano
rosse
come vite matura
di vino e di foglie
tra brecce di sabbia.
Il diavolo amico,
la dolce signora:
azzurri gli occhi
di seta leggera,
la
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| È ai poeti fare molto con poco:
il giorno ch'entrò,
era un giorno di sole.
Il giorno che m'uccise,
era un giorno di sole
Il giorno che rinacque,
era un giorno di sole.
È ai poeti non vedere la via dritta:
e cercare
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| Ed io ascolto te:
l'acqua che funziona
nel presepe:
sempre troppo costosa;
ma adesso io lavoro!
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| Torno in pace nei miei silenzi.
Ed abbandono l'abito grigio
(quell'abito grigio lassù riposto...)
a questa nuova paura tinta
di miele
e dolci tempeste.
Ripeto assetato i miei sorrisi:
spenti...
...per apparir meno confuso...
...e
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| Le foglie ambrate
come gli auguri
d'autunno...
Fuggente sogno
d'un bacio
presente.
Profondo esplora
le timide rive...
Un sol
leone giallo
ti scopro,
come umida tua...
...altra persona.
Ecco:
di Natale,
calde,
il tiepido
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| Arancio il sole, come in pellicola
bruciata, stende silenzio sullo sfondo
di nuvole di sabbia. E nessuna
pioggia secca. E ritroso: scrosciato
è alcun rumore. Acqua non v'è
che cada: ma minaccia. Un cuscino
blocca il respiro di
leggi
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Di quelli tuoi
come il cielo
dopo un pianto,
con cui 'l mondo
vedrei
per incanto.
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| Sulle punte
e il velo immobile
di quelle
tenere
ballerine
del tuo bacio.
Delicate all'aria
le spalle
in alto e le mani
innalzo
del mio docile
e frenetico
ramoscello.
Tremore
a istante e
nobile
pienezza
ferma.
Delicata
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71 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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