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lucio lucentini
Le 219 poesie di lucio lucentini
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Viaggi in confini lasciati
dall'eterna notte alle
paure del nulla.
Polvere consumata
dal vento e luce
sulla remota via.
In
mezzo
come una dura
spina si eleva
un solitario cipresso.
Incide il cielo,
attira lo sguardo
e tenace
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| Lo senti ovunque il pensiero
che scalza l’ipocrisia
e porta a nudo la coscienza.
Popoli depredati, oppressi,
sfruttati, stipati come deportati
con il terrore di una guerra.
Privo di ogni bandiera
è l’uomo senza terra
quando il bisogno
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| La prossima fermata è l'infinito,
disse la Morte lì seduta
che aspettava –
ed io a Lei con ugual pazienza
risposi non posso,
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| Il futuro è nostro ripeteva la radio
mentre un uomo vestito di nero
parlava sopra un podio.
Avrei dovuto essere a Berlino
ed annoiata sul divano
Liberty leggevo invece senza
attenzione diari di bambino.
La vita urla dentro, stringe la
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| Dipinge le stagioni il sole
e stende i suoi colori
dove gli uccelli cantano
in coro.
Odore di salsedine, sudore,
calore, nitriti di cavalli.
I miei occhi si posano lontani
trovando distese d’acqua
e le dita affondano il desiderio
su lunghi
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| Mentre ti guardo
il tempo si scioglie
dentro orizzonti là
dove la tua mano
mi accoglie.
In questo amore
è quella speranza,
il colore, il suono, il tempo.
Mentre ti guardo nell’infinito
ogni passo si posa,
ogni carezza
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| E che sia stato il fiato
della gran calura o l’alma del silenzio
che induce lo spirito alla pace
così che la natura cura
ma mi lasciai andare in un invito
dolce contro lo schienale
di un treno regionale.
E solo l’ombra di un moscone
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| Confonderò la notte con il giorno
e ti amerò tra le infinite pagine
di un sogno.
Ti rivedrò in quell’alba passata
con il vento di scirocco tra i capelli
addormentata.
Ti chiamerò per mille anni ancora
Pelle di Luna
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Profonda è di silenzio
che affonda nello spazio
la mia terra,
dal tempo tramontato,
di un tempo mai passato.
Gravida di vita,
erosa dal mare,
arsa e preziosa
la mia terra,
generosa e prona.
Amica e antica amante
dal volto amaro
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| E mi lascio stanco cadere
con l’unico respiro in questo
mondo in cui non ho potere.
Le mani sporche, l’arbitrio
di impastare, il desiderio di vedere
con terra ed acqua dalle mani
cosa nasca, cosa contenga
l’illusione d’essere.
Qualcuno un
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| Nel prato tra i fiori di viole
il palco di corna luccicava
ai primi raggi del sole
e un cervo si specchiava
compiaciuto nelle tranquille
acque di un ruscello.
Si ammirava così possente
e fiero di tanta audacia
nel trovarsi ben oltre
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Tesi venti
sopra pareti di roccia,
antiche mura erose
tra le ginestre in fiore.
Erto il sentiero nel bosco
scavato sul sasso
consunto dei passi.
Serpente nella memoria
affonda senza peso
nel mirto e rosmarino,
finche né chiedi
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| Aridità
in nuvole di ipocrisia ascoltata
nel pozzo della coscienza giacciono
lasciate da tanti inutili
torrenti di parole
che prive di luce e amore
muoiono.
Parole e soli tristi,
sorrisi pieni di pietre e terre
per cui non si fanno
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Incensi di elicrisio
tra morbidi meriggi di un’estate
cercate in frange di nuvole eteree
e in volontà distratte.
Il braccio disegna il colore
dentro orizzonti ed onde nei
confini di un blu
in cui lasciarsi andare.
Due bandiere al sole
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| Mio nonno la chiamava "La Barcaccia",
un angolo del tempo dove amava pescare.
Diceva che là nella casa tra gli alberi di pino
c'è il vecchio abbandonato mulino
dove lui in giorni lontani
lavorava da spaccarsi le
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| Marciapiedi e siliquastri rossi
sipario dei miei passi tra
angoli di palazzi grigi
dove siede un barbone.
Ispido è il mento mal rasato,
il volto emaciato con gli occhi vinti
e lo sguardo smarrito.
Vive in un cartone
con un cappello
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Invia un messaggio privato a lucio lucentini.
Ogni rumore dorme,
ogni attimo si perde nello
stormir di foglie,
in quella voglia che vaga
nel cielo e dipinge l’anima
di gioia.
Scorgere
il repentino piacere
nel sentire sulla bocca
il sorriso fra perle di luce
e note di sogni lasciati
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| Le foglie immobili degli alberi
e il fuoco della notte è quasi
spento, un uomo con un fucile
nella mano avanza
a passo lento.
Un gallo canta al pollaio
la sua supremazia in terra
freme già il cavallo stretto
nelle cinghie di
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| Si allungano le ombre sulla terra
ed un sole lontano cala
tra le colline di Volterra.
Volumi e muri di un museo austero,
spazio e silenzio in una stanza
intrisa di mistero.
Passanti frettolosi
si muovono curiosi
tra teche di cristallo sulle
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| Ti parlerò di me in quel che leggi
amico mio .
Ti scriverò di ciò che in noi
era il passato,
di un mattino appena nato,
dei sogni di un bambino,
di ricordi lontani, di un
finestrino appannato .
Insieme ricordi della
leggi
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| Un filo d’orizzonte in un azzurro
d’ocra cosparso.
Intrepido volare senza ali
gabbiano sulla scogliera.
Intrepido volare, cadere
e poi tornare a riposare.
Avevo un’idea leggera
come la nostalgia,
libera oltre le parole,
densa come il
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| Cammino dentro un cielo terso
senza uno scoglio, senza paura.
Riflessi di sole
ed orizzonti di un azzurro intenso
dove mi sono perso.
Cammino tra sabbie e tronchi lavati,
contorti, plasmati da acqua
e correnti.
Riflessi dorati sugli occhi
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| Scremato di volgarità è vero
ma avvolto tra il muro
screpolato della noia, come
ad aver perso ogni colore
Vostro Onore, ogni impeto
e piccola parvenza di una gioia.
Nascosto dal buio
di un perenne niente
restava assente il
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| Non ho vergogna di questa
mia postura
che scivola piegandosi
al peso dei giorni,
non ho paura nel vedere
l’ombra incombente
della mia figura
tremar nell’impotenza della
condizione a cui affidare
l’ironia e la ragione.
Se il pensiero
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| Aghi di pino bagnati sulla via
e uccelli all'orizzonte,
un vago odore
di mimose nell'aria.
Leggera è l'ombra nel paese
di piccole case, terso quel cielo.
Il sole dipinge la terra,
la chiesa, i monti e la torre
e sale la luce tenue
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D’ogni cosa avverti l’attesa
nascosta
che vive oltre il sipario.
Un velo trasparente
e nuvole in bianco e nero,
un tuono che con fragore
percuote l’orizzonte.
Tracima l’aria imbronciata
e il tempo si dilata.
Un timpano che vibra
con una
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Dormo oltre le nuvole
nel palmo di un sogno
dove non c’è bene ne male
ma solo il tempo
nel vento che genera
ogni suono.
In ogni risveglio sento
la melodia del mondo
e in quel respiro
e di quel vivere
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| Un cardellino giallo
saltava allegramente
scrutando ovunque
con fare impertinente.
Di qua e di la l'uccellino volava
e con gli insetti e i semi
della primavera banchettava.
Come distinta leggiadra macchia
di piume e di colori tra gerani
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| Chiarore astratto
che di luce t'avvolge
e muta d’ambra la pelle,
amor così vicino che si ritrova
dentro a risvegliar
mattino.
E’ quell’istante che coglie
il movimento e che compiace
l’essere nel seme delle voglie.
Non c’è
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| Ti guardo mentre sorseggi
il primo caffè del mattino,
ti guardo ed il sole è una bolla,
un riflesso sul vetro,
una nota rimasta sospesa,
un'ombra pacata da una tenda
scostata.
Dolce è il sapore del tempo
che agli occhi
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219 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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