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pompeo conte
Le 748 poesie di pompeo conte
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| Si fasciavano i neonati,
e più avanti un gonnellino
pei due sessi, senza scampo.
Poi più in là la distinzione:
Ebbi infine i pantaloni!
Li volevo, è naturale!
poiché masculo son nato;
e mio padre altra
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| Fumava all’uscio fissando per ore
lontano un punto vago all’orizzonte.
Vecchio pareva più di quanto fosse,
ed esprimendosi apparva un saggio.
Spesso era opposto al mio il suo pensiero,
ma vi vedevo a volte un parallelo,
considerando la
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| Conquistare e poi lasciare
ho capito che a te piace!
Io non amo navigare
se conquisto affondo nave.
Però soffro se mollato
no... sentirmi rifiutato...
Io non sono navigato
se dicevi non sei il tipo...
molto meglio egli era
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| Non m'allettan cose nuove,
quelle vecchie io rammendo;
dopo usato, il tovagliolo,
per il naso lo conservo.
Ogni oggetto rendo eterno,
nuova vita do all'estinto;
e per farlo ho lo strumento.
Ogni cosa metto a posto,
ne rinnovo ogni
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| Tu lo sai che t'amo e quanto
ma da me ti tien discosta
e lontan mi vedi e fuggi.
Noi restar soltanto amici?
Questo cuore non l'accetta
poi così non siam felici.
Non resisto! Perciò insisto!...
Io non riesco a star lontano
senza
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| S'è un orizzonte chiuso
sempre le stesse cose stessi visi
e ne sei stufo,
immagina sia in questo od altro luogo
un "te" diverso e quei che ti circondan
ancor gli stessi ma per te mutati
così come volevi e vuoi che
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| Allor quand' ero giovane e prestante,
nel movimento rapido e scattante,
facevo tante cose in un baleno
con efficienza, ed ero sempre pieno.
Pur ora che l'età vieppiù m'avanza,
perduta non avevo la speranza
di compiere ancor bene
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| Sì bello il territorio, rinomato,
dall'uom ridotto da mozzare il fiato...
Bell'accoglienza dà presso lo scalo!
Su rio Galeria,
in tempo dei Romani "Mola Rupta"
o come alcun sostiene
ché d'un malvagio
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D'angoscia e morte idea
mi ispira quieto loco
che nel pensiero
è come un cimitero.
Da notte varia poco
il giorno così calmo
fermo senz'opre intorno.
È muto il dì col sole
per non parlar delle ore
di notte con la
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| Da solo lo preparo ogni mattina
ché lo so far sol io come mi piace:
non troppo cotto fuori e cotto dentro
con poco o niente sal, più salutare.
È proprio vero, di "vera gallina!"
Non sgallettata e col pensiero ad
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| Equivoco quel sito
donde quel dì sei uscito
sapere io vorrò mai
a ché tu vi sia entrato.
Potresti pur mentir:
dir ch'eri lì per caso
a me non tocca punto
e poi l’ho ben capito.
Non serve il tuo allarmare
per me
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| Guarito da influenza, e ne son lieto!
E subito, però, ha ricominciato!
Sta sempre a far su e giù con l’ascensore
e su qualunque cosa a contestare.
Bla bla con quest'e quello: una comare!
È troppo intollerante e spesso
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| La meta del suo viaggio fu un gran Centro
e il sempliciotto conta com'è andata:
"Avendo dei contanti, li ho ben spesi
e cose belle ho viste, ed ho imparate.
Il primo giorno mi comprai un vestito
che dentro una vetrina avea
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Situazione disperata;
il sogno dell’Europa era perduto
il nostro bel Paese ormai fallito.
Quell’uom sul sommo seggio, beneamato
a governar chiamò l’altro assai noto,
ch’era in "Comunità" pure apprezzato.
Compito
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| Eccitante e molto strano
questo dolce sentimento
che neppure so nomare.
Mi mancò da giovinetto
ed or più non l'aspettavo;
oggi poi non sto da solo,
mai potevo immaginare.
Pur m’afferra, non mi molla,
ignorarlo m'è
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| Dall’ara a casa giunti, la sposina
all’amor suo s’accosta premurosa:
sul bavero, ha notato, c’è qualcosa...
Nessun lo vide prima, ma or l’amore
quell'occhio guida e fa che veda il cuore.
Sorride e toglie il pelo, con dolcezza,
muovendo il
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Indirizzo personale di pompeo conte: pompeoconte.scrivere.info
| Figlia d’Eva!
Tu, progenie della mela
dammi un buco, ti dò il verme;
sennò dimmi: il mio, a che serve?
Mi prendesse un accidente!
son davvero disperato:
sempre all’occhi voi mi state,
e vicin non mi volete...
Ah, che rabbia che mi fate!
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| O Cavalier, che sotto la cintura
non palesavi macchia né paura
t’appressi or all’ennesima figura.
Ben grande stai per far la tua frittata
con quella durlindana sguainata.
E baldo parti ancora lancia in resta,
come colui che a gran strage
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| Tra le panchine di mia sosta gradita
una più d’altre suadente mi invita.
È un quieto sito, con gran spazio intorno
ove il sol non ferisce, e raccolto al tramonto.
Ma a sera, delle folte, arboree chiome
oscuran la face che vien dal
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| Ma, ci pensi?
Otto lustri son passati
con noi due insieme ancora ...
e, da sposati!
Io non ero chi volevi...
e tu poco mi piacevi
però dire allor s'usava:
"sistemarsi,"bisognava!
M'era duro poi star solo
ritornando dal
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| Più non traverso, un'auto sta giungendo.
Rallenta invece e poi parcheggia a un fianco
gira il motore ed altra arriva accanto;
altro conviene, che dal nulla spunta.
Ne scendono come sincronizzati,
con certo far deciso e misterioso;
senza
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| D'altri tempi un uomo vero
del "ventennio"ed ancor nero
m'istruì per il mio bene.
Disse alla tua donna manchi
mai tre cose assai importanti:
"soldi botte ed... altra cosa."
Disse non dimenticare
altrimenti
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| Da Roma 'nfino a tutto er Meridione,
e a Nord ortre er confine coi Padani
è assai diffuso er detto che qui a Roma
nun ce ne sta sol uno de somaro.
Te credo, qui si ciavemo er Parlamento!...
Ma ciuchi stanno sempre ovunque vai,
nun solo a
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| La donna vestita di poco
al palo s'appoggia ch'è tinto di giallo,
le labbra son grosse, son rosse
di biacca par tinta la faccia.
Appoggiata ad un palo dicevo,
ma forse è un lampione, ch'è giallo
e che un giovane fé
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| Chi sono non sapete...
Ma più non ci provate!
A inetti e depravati,
noi rifiutiam le veci...
Non ci rappresentate,
andate a far le feci!
Una bella ripulita, orsù facciamo!
Quel ciclo s'è da tempo ormai esaurito
che tanto
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| "Vi faccio dono della mia esperienza!"
Quest’era il suo proclama
quando s’è fatto eleggere al Comune.
Ed or cosa accadrà?
Dirige ancor l’impresa
che ai deceduti dà giusto riposo.
Preserverà chi vive?
Non è nel suo interesse
e collocarli
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Spera l’alma e fida attende
mentre gioia al core infondi.
Quieta tace e in te confida,
gioia estrema di mia vita.
Dolce frutto saporoso
che da sempre m'è mancato
non sei solo un'esperienza
di cui ignoro consistenza
sei la meta il
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| È fine agosto e torna il temporale
Aria più mite e al corpo nuovo ardore.
Non più gli eccessi torna la ragione.
All'opre ancor! E ne basti il vigore.
La vita è questa, l'altra fu follia.
Perdemmo in essa il senso del
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Nel sito un quadernetto, una rubrica
e ognun ci mette dentro la sua faccia.
Di qualche amico ancor se hai qualche traccia,
lo puoi qui ritrovar senza fatica.
Seguendo un logaritmico andamento
s’accrescono gli amici a te graditi,
qualcun conosci ed
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| Qualche goccia in mare scende
è preludio a un temporale
tutto è fermo langue attende
c'è un silenzio innaturale.
Mal sopporta non l'accetta
l'uomo or ch'è bella stagione
pur si piega e fido aspetta
nuovo bagno di
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748 poesie trovate. In questa pagina dal n° 541 al n° 570.
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