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pompeo conte
Le 748 poesie di pompeo conte
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| Ei per se stesso poco o nulla chiede!
Ché poco mangia dorme, od altre cose.
A volte par persin che non respiri,
ma lo puoi realizzar dal suo loquire
che a tratti s’interrompe, ovver rallenta.
Nel bere, prende in mano il suo bicchiere,
al
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| Pendaglio infernale
Da lobo pendente
A guisa di fallo
Che turgido appare.
Ignoro l’orpello
Benché sia belloccio
Squisita fattura
Con marchio tarocco.
Però malandrino
Mi par l’orecchino
Che ciondola e dondola
Seguendo il
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| Decrepito vecchietto che vacilla
Rinuncia all’assistenza mercenaria!
Non può dar l’oro amor come di figli
Soldo non c’è che sì cotanto valga!
Potresti un giorno ecceder nel languore
E se lei non consente aver tormento.
Meglio cercar nel largo tuo
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| Ma sai che il tuo è proprio un bel negozio?
Saran seicento metri, se non sbaglio!
Dicci che di che hai bisogno; ti aiutiamo ...
Vedrai pure aumentare i tuoi clienti!
Trarrai dal nostro aiuto gran profitto.
Stai bene anche così?
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| Ti inchini e disinvolto il cane sciogli,
che s’allontani lasci e il suo deponga,
poi che tra sniffi e schizzi ti raggiunga,
e alla dimora fischiettando torni.
Ben sai che mosca sulle feci posa:
scioglie e risucchia, e me la trovo in casa!
Il
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| È sempre stato mite il disgraziato,
chissà qual lampo gli offuscò la testa
quando la donna ch’era la sua vita
con un suo amico ei trovò avvinghiata.
Già soffre perché troppo egli l’amava
è il
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| A fine agosto torna il temporale,
l’afa si azzera e torna la ragione
che nuova linfa dona a ripartenza.
Vita reale questa, l'altra folle,
ove mancava senso del dovere;
ora li affronti e solvi i tuoi problemi
e verso mari o monti più non
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| Ratti e furtivi in ambo i versi volan
e un attimo s’incrociano due sguardi
c'è amplesso fortunoso in quell’incontro
su quella pista della vista in quota
dove la discretezza è malsicura ...
E intanto simulare indifferenza
sempre
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S'io fossi un omo, no che nol direi!
io lo terrei per me, ché più conviene;
la vita mia vivrei con far dimesso ...
e forse sarei vile, lo confesso!
Il proclamarlo può crear problemi,
ed io mai ebbi tempra dell’eroe;
motteggi
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| Tanto s’impara stando con gli ovini!
Modo diretto, schietto e naturale,
la riflession matura e l'intelletto;
ci vuol discernimento, ed intuizione.
Dispensator di vita, oppur di morte,
l’operator conosce e sa di tutto;
possiede mente fina e
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| Più non reggendo la mortal calura
la noia in Labirinto e la clausura,
poi che morsa di fuoco s'è allentata,
mi sono alzato in volo e sono evaso.
Il breve tratto le ali non m'ha fuso
il sole è mite e mi godo l’uscita.
Or
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| Pioggia che altrove nacque
e suo destino appieno svolse
sua massa liberando
e poi si suicidò lungo il cammino.
Qui solo cielo oscuro e suol bagnato
di pioggia il sol barlume
che acuì gli odori e non slavò il selciato.
Di
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M’ha chiesto una poesia quella signora! ...
Da poco la conosco: è tanto buona!
Ma forse non vuol nulla e mi canzona ...
O desto altro interesse, e non mi ignora?
Ch’io non sia da buttare ormai m’è noto
però son mesi che non
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Stagioni quattro, ma sol due concetti:
tepor non conta, e real, freddo caldo ...
e devastante soprattutto il cambio.
Dentro, se freddo, ma calura aborro ...
agosto non perdona e dà tormento.
Giova all'amore, più, celato il sole,
o,
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| Io mi voglio suicidare,
si ammazzare!
Urge una gagliarda corda ...
buona forse in ferramenta.
E ci vuol nodo speciale,
io non riesco, ho da imparare;
e imbarazzo a domandare.
Devo andare sul sicuro:
scorrerà senza
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Di Diogen la fiammella
non poté chiarir bastante
né che basti al giorno d'oggi
più potente luce
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Indirizzo personale di pompeo conte: pompeoconte.scrivere.info
| Fronteggi bendisposta sguardo amico
e disquisendo ogni domanda appaghi
però divaghi se di noi ti chiedo
da connivenza frutto non ricavo.
Se per te è gioco, non lo far durare
ché breve piace poi divien supplizio
d’averti
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| Tanti, quelli artificiali;
quelli buoni molto rari.
Ho mucosa schizzinosa:
non sopporta odore alcuno,
che sia male, o buon presunto.
Meglio odor che non si sente ...
molto meglio odor di niente!
C’è un flacone rinomato;
è
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| Fracasso par di ristrutturazione
quell’improvvisa musica assordante,
a tratti solo suon di percussioni
un po’ come un metronomo ambulante.
Se basso non c’è gusto, lo capisco,
e nulla gliene importa se pacchiano
E tu lì a protestar
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| Canta e sciala la cicala,
ma non sola è la formica,
che fatica,
abbiam pur lo scarabeo,
giudizioso e sempre attivo.
Solo uccide un topo il gatto;
lo sotterra il bacherozzo;
e di fuor non resta traccia.
Pesticida naturale
è
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| Metà della vita
la povera bestia
legata alla noria
col cappuccio in testa.
Le posero a fianco
un dì per la monta
gagliardo puledro
quel giorno assai stanco.
La fecer montare
poi il giorno seguente
godé pur meschina
del
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| Se Dio vuole ... si diceva.
Ora si fa ... e se va storta è sfiga!
Però si spera tanto in Dio- Fortuna,
che così ritorna in ballo; si confonde...
Si segnan prima della scesa in campo,
sperando in corruttela
col “Giudice
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| Divide et impera ...
nella guerra e nel mercato,
però il giovin dall’anziano
lo “divide” il digitale.
Non quell’erba velenosa,
neppur l’altra che rintrona
ma non stende poca e buona,
e dà crisi in astensione.
Digitale ...
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| Al superuomo io non credo tanto
o che sia indecoroso esser cornuti
è grave invece aver troppi ominicchi
e quèi che al verso d’oca si rifanno
Chi manca soprattutto è l'uomo vero
che è specie ad alto rischio
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| Del mar nei pressi il vento più non rugge
lo scoglio è preda d'onda che lo abbraccia
dolce lo stringe prima e poi schiaffeggia
ed esso immoto attende e mai rifugge
Gira la spuma intorno e lo circuisce
calda e suadente sfiora e lo
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| Sei stata proprio brava, complimenti!
La piatta mia esistenza frantumata ...
poi non previsto, il cuore ti sei preso
e tutto quanto m’hai scombussolato.
Non riesco a realizzar come hai potuto,
ché or sonni ho rotti da lunghi intervalli
ed
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| Lo scritto cui diretto n’è atterrito
e di spavento trema, ché intenzioni
ei non conosce e teme punizioni
da chi l'osserva e gli ha puntato il dito
Distruggere può quello ogni operato
sconvolgere o disperdere al
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Cambiamo la vita!
Su ferro viaggiare
la gomma che spreco!
Puoi legger seduto
giovarti del bagno.
Tra gli alberi case
secondo natura
Son troppe le mura.
Occorre aiutare
e non profittare
a pescare insegnar
o qui numerosi
E
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| Dove vado... ti ritrovo! ...
"Dai, mi vuoi lasciare in pace?"
Or c’è un altra che mi piace
e a fatica mi rinnovo.
Ma se sempre innanzi sorgi,
mi ritornano i tormenti.
a fai sì che mai ti scordi,
rimembrando i bei momenti.
Prima vaga, ed or
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| Non so quando mi resta, ma è finita,
ormai più non lavoro, o fo progetti...
e neanche più m'annoio,
coi miei doloretti.
Trambusto
prefiguro per chi resta;
e nel partire, un po' mi sento in colpa,
ma proprio m’è
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748 poesie trovate. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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