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pompeo conte
Le 748 poesie di pompeo conte
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| Ignora il bimbo d’oggi gusti strani:
d'un frutto, o di verdura da sgusciare ...
persin fragranza vera del buon pane,
che non apprezza poiché mai provata.
Con "chips", merendine, e impasti vari
si alleva, ed altri cibi pien
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| È pien di bestie sai, lì accanto al tiglio;
così io sotto, all’ombra delle foglie!
Ne avrei ristoro, se deserto intorno
però d’insetti unite son famiglie!
Suggendo alcuno essenza a fusto e foglie,
tra vegetali
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| Più ancora di leon la bocca o il dente
selvaggia è ritenuta ed infestante
ma è meraviglia e bella non soltanto.
Avorio, o bianchi fusti e senza foglie:
più tronchi o tasti avrà, se con giudizio,
e il bello è che irrigar non abbisogna!
Ma privi
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| Pomona, la Dea
dei frutti d'agosto,
e nel lido di un bosco,
di Pico compagna ...
Non era importante.
Ma lo era Minerva,
la saggia, l’astuta,
minuta, ruggente;
dall’elmo grazioso,
Minerva geniale
non visse in Parnaso.
Di mente
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| Solo gettandola presso la riva ...
ancora è attiva!
Invece la pasta
per tempo si butta,
si scola, si aggiusta ...
oppur divien scotta:
s’incolla, si attacca
qual suola di scarpa.
Dalla Russia o dal Giappone,
si è da
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| Anche tu,
a una fontana ... che non ero!...
Già altre volte con sgomento,
lì nei pressi
ho visto un tipo!...
Non c'è scritto che ci lega,
pur, tradendo son tradito,
e l’orgoglio mio ferito
presuppone un “passo e
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| In sé sudicia azion, sciocca e volgare,
bestiale e di natura primordiale;
ridicola postura, sforzo immane,
sudori, umori, odor particolari ...
Più è vivo l’atto, più si torna bestia:
s'odon grugniti, suoni
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| Saran le troppe lune ormai passate
a immiserirmi i gusti e l'appetito,
ma sesso- portatrici più non vedo
che il mio intelletto mandin su di giri.
Nell’atto poi, con chi mi è consentito,
è debole l’assalto e avventuroso:
la
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| Ci siamo, ecco arrivato il grande giorno:
Lei si fa sposa!
Ornata, linda e fresca come rosa ...
Quanta emozione!
Rito compiuto, seguirà convito
che tutti quanti allegra.
Pur quel pensiero triste,
gioia che offusca un velo,
è
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| In mare avventurar per nuovi lidi
in fra i perigli ricercando approdo,
da fame rifuggendo e clan ostili
è lo Stival ricetto più immediato.
Ma che amino infelici ovunque pochi,
saturo non gradisce l’Epulone,
un obolo riserva per
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| Accidenti che megera!...
Sesso debole, si dice ...
ma in ognuna son due donne:
è dolce e amorosa ...
ed a belva conforme,
da tenere a bada
in certi frangenti...
Io cerco la pace:
le grida, il fragore,
mi straziano dentro;
e soffro
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| Nato alla lotta e un dì rude e spietato,
valente e fiero in armi, e risoluto
a dominare il mondo poi deciso
allor che in uniforme, fosco e truce.
Ma giacque sopraffatto dagli eventi;
da Russi sottomesso, e poi redento,
e non più
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| Piace a tutti, sì ordinata,
vi si ride e canta e balla,
c'è gaiezza e gran cultura,
d'occidente è la bandiera.
Ricca, linda, è un Paradiso
mentre c'è chi preme intorno;
noi cicoria solamente;
lor patate e
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| Né freddo né caldo
stagione finendo,
di bombe abluzioni;
poi freddo feroce
e improvviso si alterna.
Non afa d'agosto
né freddo sostengo,
ma a tempo scaduto
rimpiango già il sole
che presto per legge
discende:
su
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| Occhiuto indagator sofisticato
ch'oltre l’usata soglia svela arcano
lesioni ricercando ovver bubboni
ripresi in ciclo chiuso e messi in chiaro.
È un ricercar nel risalir l’uscita
inverso al senso che suol far rifiuto,
un perscrutare lungo
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| Quer sono de richiamo a via Lentini
però io l’ho da dì, ch’è assai sgraziato,
ma quella voce che che a pregà ce invita,
è qui sortanto un nastro registrato.
Si la discerni bene è Avemaria,
ma stona, e
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| Enorme scala il giovane garzone
dovea spostar sebbene rasente al muro ...
Sfiorato giù ne venne un quadro appeso.
Vetro in frantumi, intatta la cornice
con dentro una Madonna che piangeva ...
siccom quell’uomo acerbo ché
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| Ti sono molto grato, grazie ancora! ...
Ti vedo, e caldo infine appare il il sole
mentre vagavo mesto e sconsolato:
ché in troppe cose c’era stato inciampo!
Non mi appartieni, ed ora andrai lontano,
ti ho vista, e questo il cuor già
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| Su perdite una volta
figurati se accenno ...
oppure su malfermi simildenti!
Ma pur, con sforzo o risa, può succeder ...
e bocca rassicura “pasta al dente!”
E un bozzo, all’uomo innanzi,
è deprimente ...
ma è meglio simular
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| Dinamico e diabolico il figuro
che copia di se se stesso vuol montare,
un gambe appese, ed altro ai lati esplose,
un cerchio d’arte mista ad orientale.
Divine Proporzioni, sarà pure...
ma so che il “Genio”aveva gusti strani;
curiose le
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| “Occhio per occhio” nell’"Antico Scritto",
ma il Cristo ad indulgenza ispira il “Nuovo”,
tra gaudio e fuoco la speranza insiste
d’offesa o di peccato aver perdono.
Gaio “Francesco”, Nunzio a noi benigno
mostra di Dio la faccia sua clemente,
che ci
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| Ero furioso, e come indemoniato,
gli corsi incontro e dissi:”Alla Stazione!”
E giuntovi, trovai quel sito angusto,
la sala chiusa e neanche un cesso!
Ticket acquisto a quell’aggeggio strano,
da vidimare ...
parlava pure:“Attenti ai birbaccion,
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| "Ciascuno è bene faccia il suo mestiere!"
mi disse l'arrotino cui mostrai
le forbici che ad arrotar provai.
Se il magistrato invece, ben ci azzecca...
si sposta, andando altrove, e può far danno
là dove sua
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| Ogni fragranza manca quando appressi,
non lesina gli aromi ... e non li senti;
piccoli, enormi, brutti e assai deformi,
raffazzonati appaion gli ingredienti.
C'è un freddo e duro di crudismo accenno
frammisto a spappolato, ormai
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| La musa d’autunno
ci narra di fronda
ingiallita, seccata;
dal vento sospinta
che vola e si schianta
e nel buio, nel gelo
con terra si fonde.
S’annienta e rammenta
che nulla saremo né siamo.
Fu ieri mi pare il rigoglio! ...
Si perde, e
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| Che buffo quell’uomo,
sincero ha il veleno ...
non vale un quattrino:
par sempre ubriaco: di- vino.
Brunello al fiaschetto...
a me sembra un puffo!
Comanda una banda,
e mai fu bandito.
Non mangia cicoria quel muso...
lo escludo!
E
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| Par manchi in confronto ...
mentre invece abbonda:
ed è più forte dentro!
Però, non capisco:
se par che interessi ...
rifiuta se ti offri!
Mai dice che vuole ...
né l'esperienza giova:
ché un'altra
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| È tempo di saluti e cuor contenti.
Buongiorno e buon Natale a tutti quanti!
D'amici volti lieti, doni e canti
ma son davvero giorni sfolgoranti!
Urbi et Orbi a Roma e al mondo,
acqua asperta e odor d’incensi
extra- moenia o in chiesa al
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| Su un carro vide, frale bimba inerme
un traboccar d'agnelli e di lamenti.
Al babbo chiese: “Dove portan quelli?
Ei dritto, senza orpelli, fé: “Al macello" ...
Per sé aver carne rifiutò per anni.
finché amnesia
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| Virile l’uomo e irsuto, a sudar pane,
gridare lei nel parto, e stare in casa;
la scuola a che le giova se rinchiusa?...
e avremmo pure tutti occupazione.
Con muto labbro e con la fronte bassa,
viso scolora, quando alcun la fissa:
perfin se mite
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748 poesie trovate. In questa pagina dal n° 301 al n° 330.
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