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Pamela Li Manni
Le 254 poesie di Pamela Li Manni
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| Sette volte ho gridato il tuo nome
Sentivo il profumo d'un angelo in cammino
Facile il ricordo del suo profilo
finché mente lo consente
finché cuore non desta dolore...
Sette volte ho sognato il mio lago
quello dove sguazzo come
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| Sei l'ala del cielo,
ora che l'alba sorride con gl'occhi tuoi...
Sei un rivolo di luce,
nella notte ove il destino ha parlato...
Crucci hai lasciato,
a chi nuota nell'oceano infernale
ed ingoia il fiele del dolore...
Li guardi col crepuscolo
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| S'è stato un miraggio, l'ho veduto con piacere.
S'è stato un assaggio, il mio palato ha gradito.
Se il soffio d'una brezza gentile,
con la mia pelle ha amoreggiato,
essa ha risposto con brividi espressivi
e compiaciuti di tale
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| Eri un'Anima senza dimora
e l'hai trovata nel nostr'Amore.
Non sono io a cibarti,
ma tu, a nutrir lo spirito mio.
Con te e per te
vedrò la luce anche nelle tenebre,
per donartela e mostrarti le bellezze della vita.
Con te e per te
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| Suona pure la morte,
ma che sia quella del dolore,
ché fra noi solo l'amore sa nutrir la vita,
fra noi v'è l'uninione fra il satellite ed il suo Pianeta.
Non ti sorprendere se in me scopri una stran'accglienza,
mai vista, né
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| Scalpito ma non colpisco,
se non ove bussa la vita.
Scorno l'aria con le lame addolcite del mio capo,
alla ricerca d'una meta a cui destinare il mio amore.
Lasciati condurre ove sol'io so arrivare ed abitare.
Lasciati sbranare da queste fauci
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| Come persi nel tempo che disconosce spazio,
nello spazio senza tempo, né ragione,
galleggiamo nel cosmo del nostro piacere,
offerto da molto e da molto atteso.
Siamo pronti ad indossare l'attimo di gioia che cagiona follia.
Siamo accesi come
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| Forza... FORZA!
Esplodo come fiamma di drago
e senza potermi e volermi fermare
viaggio in direzione cielo.
Voglio scoppiare come fuoco d'artificio
e beare gl'occhi di chi ama
con lo spettacolo della vita e dell'Amore.
Voglio chiamarmi
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| Dentro il mio petto batte un tamburo
suonato dalle ataviche memorie
in armonica congruenza
col percorrere quotidiano.
Seguo il suo ritmo
con una danza sensoriale
ed appoggio la speranza
sulla stoffa fresca del mio guanciale.
Scavalco l'ostacolo
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| Delicato come un soffio
che sfiora e non cattura
movi l'aere intorno a me,
sciogli 'l silenzio
e ti mostri nel sogno
d'un battere ed un levare
che produce
l'aperta corolla d'un fiore.
Affondi le mani tue
fra gli steli filanti
del mio
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| Mi sentirò a casa fra le braccia tue
che hanno tanto atteso il mio arrivo
come porte spalancate in balia del vento,
spoglie come alberi senza germoglio,
bianche come pentagramma senza note,
piatte come spiagge senza dune...
Sono a casa fra le
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| Non dir nulla
taci
ed afferra ad occhi serrati
questo morbid'invito
e lascia che sia
questa notte,
lascia che corra via
libera e giocosa,
la fantasia
che per una notte
vuol divenir la tua sposa.
Sciogli i tuoi zuccheri granelli
ché
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| Sono stata masticata
e come bolo inghiottita
dalla foschia nera
d'un pensiero da denti acuminati...
L'unica via d'uscita
è uno spiraglio
che da lontano fa' capolino
e si riflette nella pancia del buio,
sino all'intestino,
ove
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| Passa di qui e non trascurare il mio cuore.
Se vesti il mio silenzio, si colorerà di suoni.
E' facile che un sogno danzi nei miei pensieri,
la notte, quando il tondo macchiato
mi tiene la mano e le stelle a me sorelle
spiccano il volo
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| Dove vai...? Prendi la mia pelle abbandonata,
s'un coltre disteso nell'angolo della mia vergogna.
Sono qui, nell'attesa d'essere sbucciata e divorata
come un frutto peccaminoso,
che aspetta d'esser consumato...
Le gambe, come rami che
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| Ti offro la mia candida pelle
distesa s'un coltre paonazzo,
come il prospetto di ciò che m'aspetto...
Divarico il mio consenso
così come le anche,
anticamera del nostro piacere...
E la mia pelle, umida dei tuoi intimi
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Invia un messaggio privato a Pamela Li Manni.
| Con le dita su di me
sai trovar l'accordo ideale
p'un suono armonico e speciale.
Grazie al tuo magico tocco
da me nasce musica
che pare adatta agl'Angeli del cielo.
Nasce musica
il cui cosmo stesso produce,
come quella "delle
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| Oh Eolo dal soffio gentile
che tenace non demorde
e l'abbraccio all'etere
con l'umile inchino porge...
Cupo 'l Sole d'un placido dì
che fa capolino al Mondo.
Non resto basita
del tuo desio alla vita
che ti rende giocondo...
Oh Eolo
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| - Il Mondo non perirà...
'l suo epilogo è giunto già... -
La Natura vivrà in eterno,
ma gl'occhi del cor gemente
giungon'ove ad iride
vien velato sovente...
Dunque, m'unisco a voi,
angeli miei del mar
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| Ascolterò la voce del ruscello
che timido raggiunge il fiume
e giocherò col solletico dei pesci
sorridendo per la gara appena nata
fra i salmoni ansiosi della loro culla.
Sarò inebriata dal profumo del mare
raggiunto a fatica
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| Oh cor mio,
quanta pena ha insabbiato
la tua fragile ombra,
fra le dune,
sotto un manto nebuloso
che più luna non mostra...
Non temer delle ferite
che bramano di snellir la tua sorgente,
nulla in loco potrà mai
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| Benvenuta fantasia,
quando bussando alla mia porta
hai proposto un mondo alternativo,
a al mio vivere nel bosco,
spoglio di nuovi germogli...
Benvenuta armonia di pensieri,
quando l'amore v'ha dato il "la" d'inizio gara
e la
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| Fresca come una rosa, priva di spine
tu mi hai colta
ed allora non temere di amarmi,
ché il tuo istinto t'ha condotto
nel mio giardino incontaminato...
M'hai sognata, raggiunta ed ammirata.
M'hai colta per amor d'avermi accanto ogni
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| Non rinuncio al saluto di congedo
sull'uscio dell'alcova...
Un'ultima dolce presa
nel passo a due appena consumato...
M'hai fatto dondolare il cuore
come culla che accompagna il sogno.
Ed ora pendimi
e conducimi a calma quiete
fra le pieghe
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| Corro al tuo richiamo
ché come pettirosso
dall'ugola d'oro,
s'un ramo d'albero piangente,
ti posi paziente
ed attendi che Sole e luna
s'uniscano in un abbraccio
che spieghi l'amore all'universo...
Attendi mentre invochi il tuo suono
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| Prendimi per mano
e stringimi
quando il ghiaccio
parlerà del suo calore...
Gl'occhi nostri intenti
a narrar
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| Ti tuffi nel cor mio sanguinolento,
mentre bolle d'aria affannata
salgono a galla,
a fior d'onde emozionali...
Ah... amato mio...
Quant'è gradita la tua ombra,
imponente... travolgente
che aleggia come suono
e diviene spirito
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| Alzo il mio capo e scorgo la luce
la inseguo, la mordo, la ingoio...
Su! Le spire salgono
ed io mi accorgo del calore
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| Sono nata s'un tappeto di stelle.
Un pallido cerchio,
di giallo macchiato
e di nero rivestito
m'ha chiamata figlia.
Son cresciuta
e l'immenso m'ha circondata.
Mari, fiumi e laghi,
sfoghi miei d'emozioni,
stretti a me
per dare un volto alla
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| Fra le pendici d'un monte appeso al cielo
il riverbero straccia il foglio della notte,
irriverente ed impaziente
nel suo
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254 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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