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Pamela Li Manni
Le 254 poesie di Pamela Li Manni
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| Cambierò per chi ci crede,
per chi promette un nuovo Sole
sorto nell'alba schiarita
col mio semplice sorriso.
Cambierò per chi ha pregato
che il cammino mio venga ultimato
senza strascichi di dolore
raccolti e chiusi nel
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| Soffoco i gemiti del vento
che come lupo ancora lontano
ulula invocando la sua preda
come promessa d'una mai resa...
Divarico il consenso
nell'onirico cercarti
spazzo via l'alba
ed il seguito suo Sole
per accoglier la notte
che appagata mai
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| Il passo innocente
scandisce il Tempo
in fase crescente
Un guscio di seta
contiene un tuorlo
non ancora pronto
per esser cotto
L'acerbo frutto
cerca il Tempo suo
per maturar sotto i raggi
del maestro tepor Solare
nella scuola
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| Cammino a punta di pié
nell'Anima mia astratta
mentre dissolvo
i sapori e i dissapori
del Tempo ancestrale,
rimasuglio naturale
d'un'arcana dimensione
ove m'adagio
come s'una morbida poltrona
dalla stoffa di velluto...
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| Mi sono aggrappata
ad un ramo del cielo
a vapore disegnato
come fumo diradato
bianco latte colorato
com'unicorno che vola
nella favola remota
ove mai sono sola
maturata e vissuta
nel Tempo che fu
solluchero ancestrale
esploso
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| L'albore dissolve il fumo
che oscurava la visuale
scoprendo il di' del firmamento
che splende d'un Sole tanto atteso...
M'innamoro del Creato
e del Mondo dannato
ne faccio carta cestinata
del mancato Amore
tesoro chiuso in uno
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| Due gocce di zolfo
dietro le orecchie mie
come timbro permanente
ad inibir la gente
incapace di valicare
la cascata d'oltre mare
d'oltre cielo
d'oltre muro
della mente mia ovattata
maledetta, castigata
ché grondante di
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| Mentre sventola il mio affanno nel tuo silenzio
mi rifugio dentro lo scrigno dell'etere infante
quando mamma Primavera
benevola mi culla da mattina a sera
Flemmatiche le ore giulive
fra i boschi sognati
ornati da farfalle impazzite
nella dimora
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| Raccolgo cocci caduti sulla sabbia
baciata da luce nera che promette la sera.
Li vedo sparsi per le camere
d'una dimora senza mura.
Dimensione che m'ha accolta
ove ho acceso la luce sul sentiero della Vita
al cospetto d'ogni cellula che s'era
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| Ero pista da corsa
ove spingevi il pedale
per una voglia sempr'accesa
d'adrenalina
che sa di pericolo mortale.
Ero mare in tempesta
ove nuotavi alla deriva
senza scampo
se non la spiaggia degl'occhi miei,
unica salvezza tua di fuga
dalla
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| M'hai chiusa fra le bianche mura dell'oblio.
La chiave d'oro è dispersa nell'isola che non c'è
ed il tuo silenzio misura il nulla
che fra di noi s'allunga,
com'ombra del mio ricordo in via d'estinzione,
al tramonto della nostra
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| E nemmeno gli avanzi
son'accolti come briciole
nell'attesa d'un tozzo di pane
s'una tovaglia sgualcita...
Nemmeno l'innesto d'un simile
- che uguale non è -
può sopperire alla voglia
dell'altro primiero
che meglio spiega
e
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| E la carezza la sento,
l'abbraccio, la bacio
con sentimento
Afferro ciò che posso
dalla Vita che offre
e che soffre
per ciò che manca
nei confronti
d'un'Anima stanca...
Stanca
d'esser dominata
da gola di drago
che sputa
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| Genuflessa per l'incostanza mia d'emozioni
farnetico implorando con l'imputata- mente
suppliche di clemenza pé la mancat'obbedienza,
in vista dell'imminente Mondo in arrivo.
Ordinata nella testa e nella posa
invoco l'alter ego di me
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| Come danno permanente
che panacea sadica ignora
Come babelico suono di pioggia
che scroscia perpetuo e mai cessa
al ritmo d'un trafelato cuore
Come marchio sulla pelle di giovenca
che per l'agonica vita
palesa l'anca sua protesa
Come lingua
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| Ti catturo
oh rabbia dalle mille sfumature
con il lazo circolare del cowboy
a cavallo d'un'onda sempre dominante
che sulla sabbia esplode prepotente
Mi lecco le dita
pé la fine di questa partita
di fronte ad un piatto
consumato e
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Invia un messaggio privato a Pamela Li Manni.
| Chi si riflette e sa riflettersi in te
Chi si riveste dei baci tuoi parlati
Chi si denuda della dolcezza sua
pel piacere di riempire il tuo cuore
quando il battito suona a vuoto
Chi fa ammenda degli errori tuoi
Chi risica e rosica del tuo
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| Il dolore diverrà esplosivo dono
con un sospiro
che imploderà il perdono.
Sarà miele nel fiele
d'una cesta di frutt'acerba.
Il dolore sarà masticato
da denti da latte
che cadendo
cederanno il loco loro a quelli
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| Parevi mantide in sosta vietata
felice d'esser osannata
In posa, come sposa senza velo
davanti al riflettore
abbagliato da una luce di mistero
Raschiavi il superfluo
co' le zampe tue dentate
per addentrarti nell'utile bisogno
di sentirti
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| Piange 'l cielo di Milano
che rassegnato
e col fazzoletto nella mano
agita un saluto
in anonima direzione
che ad alta quota
raggiunge la sua destinazione.
La scia lasciata
è degna e meritata.
Gioie e dolori
com'è solita la
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| Amor dal Sole di sera
dal viso paonazzo
a svelar 'l pensiero
che Vit'assorbe
e cuore spera
denudando imbarazzo,
p'inverosimile sentimento
in questo Mondo
ove nulla del cuore
appare investimento.
Amor dal facile germoglio
in terra fertile
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| Che buio sarebbe il giardino mio
se il tuo bagliore
non sfiorasse il laghetto
che occhi sognanti e deliranti
han poggiato al suo cospetto...
Che piatto sarebbe il cielo
se il raggio non scaldasse l'aria
che solleticata dal suo tepore
fugge e
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| Sento il gusto
d'una morbida pesca
mentre gocce del profumo suo
grondano sui pori miei
aperti a corolla
invitanti, accoglienti
al tuo arrivo alla mia soglia...
Voglio riempire il mio cestino
di ciliegie rosse
come le mie gote
al cospetto
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| E nuda di fronte a te io sarò...
Spoglia di vesti come di pelle,
di ossa come di carni,
per rivelare l'Anima reliquia
al custode da me scelto...
...e Donna mi mostrerò all'Uomo mio,
prostrando i gesti miei ai suoi,
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| La pazienza s'è consumata
come un autunno di cera
che lento depone le foglie
sul terriccio, la sera
Meditabonda questa serata
mai digerita
per tentenni agguerriti
che invocano
desideri mai partoriti
Sento profumo di bucato
che s'alza e
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| Mi respiro addosso
e sento odore di catene
che strappo via
dalla pelle mia...
Corro sul posto
e grido a più non posso
pel mancato passo
sul sentiero d'uscita
dalla morsa dell'arcana Vita
assopita
nel limbo delle memorie
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| Capelli di fuoco
ardon come fiamma
nelle fauci di un drago
sornione che ghigna...
Come serpi paron danzare,
ma son le dita
che quattro per mano
si voglion mostrare...
Finge profezia di puro cuore
la paladina dell'incoerenza.
S'affanna a
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| Com'è tenero 'l bimbo in fasce ch'è appena nato.
Com'è dolce 'l sorriso suo volto a me,
unica certezza che ha sempre avuto...
Dal lontano azzurro m'ha osservata ed aspettata,
anelando l'occasione propizia
per la
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| Cammino in punta di piedi
sul filo aggroviglioto delle memorie refuse
che s'accavallano
come gambe in comoda posizione.
M'appresto al salto del nodo
che spiana il tragitto
nel seguito del mio conflitto.
Mi faccio scudo
col Tempo che deve
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| Falsi colori
mascherati da caldi toni
si uniscono
formando lettere, parole e frasi
masticate dalla Mente,
ingoiate dal silenzio
nel vortice dell'impazienza
d'un cuore che non può digerire.
I denti digrignano
mentre il nodoso
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254 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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