Visitatori in 24 ore: 8’631
299 persone sono online
Lettori online: 299
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’354Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
omissam
Le 393 poesie di omissam
|
Maliù,
bimba che sa di zucchero,
ha mani tenere
un cuore ondivago.
Guarda gli altri correre da una finestra blu
quella che odora di libertà.
Lei,
scomodaffannata,
segue l'ondeggiare delle loro gambe
con gli occhi di chi sa vedersi
leggi
|
|
|
|
I confini del dolore sono inappellabili.
Scivolano addosso come colla
rimani avvinto
increspato...
il sottile fascino cinge i tuoi sensi
fino a farti prigionier servente...
lui,
dolore acclamato,
propina il suo rosario di spine
spinge la tua
leggi
|
|
|
|
Il solito tempo,
angoscioso tempio,
immobilizza l'armonia della mia spoesia.
Minuti perplessi
ostruiscono equilibri
resi perplessi dal mio fluire su di essi.
Il filo teso tra realtà e sogno
oscurosa fantasiosa
fa di me un funambololico
leggi
|
|
|
|
L'aria,
pesantelegante,
sta vivendo adesso.
Avvolge il mio corpo
come un guanto bucato.
Le pareti mangiano sospiri
l'incanto vivido
riavvolge le idee
le manda a morire
sullo scoglio labile della ragione.
Leggero è il mio impeto
il
leggi
|
|
|
|
I tuoi ti amo
sparsi qua e la
sanno di pane appena comprato.
Profumano di mughetto riposto
di campi di papaveri
popcorn appena fatto.
I tuoi ti amo
sottilmente imperfetti
colorano di natale ogni giorno
fanno ogni strada pulita...
carezzano la
leggi
|
|
|
|
E io come sto?
Insolitamente apparecchiato alla tua ultima fellatio
(quarantamiche, le mie carte?)
smolliccio albori da last imperatore
mastico debolezze d'altri tempi
fornicando col ricettario del dottor mabuse
non ho più voglia di
leggi
|
|
|
|
Il cielo come presagio.
Il minatore,
mani di fumo,
scava nelle viscere tenebranti.
Lui,
qualunquomo,
reso unico dal salnitro fumigante
riempe buche mai aperte...
mani di stallo
rughe pietrose
piedi piombanti
vivo scavando la sua fossa
inala il
leggi
|
|
|
|
Imperituro
dall'animo impuro
vivido accogliente nei disordini di me
mi offro!
So disfar di conto,
diffidenza fra me e me,
potenza dieselizzata
tracotanza a torturare
volgare trivio traviato dalla vita degli alltri
disteso alla finestra delle
leggi
|
|
|
|
E volo
raro miscuglio azotizzato.
Libro
oscuro pulviscolo idrogenato.
Mosse da fachiro,
pubelettrico,
orme vellutanti
oasi trapiantate.
Leggero,
molecola d'astratto,
sorvolo i miei specchi
facce lungi e miranti
cammellizzate da ultimo
leggi
|
|
|
|
Lo strano stato delle cose
offusca i miei calibri.
Esteso come logaritmo asincrono
sofficino la mia mente,
presbidelementare,
resa inerme
dallo stallozioso del pensiero.
Pensare mi è proprio
congenitamente affine.
Avviluppa le mie
leggi
|
|
|
|
Dai,
appoggia le gambe sul divano...
fai finta di niente
percuoti le mie erezioni,
lentigginosestreme,
fammi di te
del tuo oscuro malessere
delle vertigini che scusi sul mio ventre...
fruscia la gonna
fronda la coscia
fluisce pergamene
leggi
|
|
|
|
Un sicuro candore
incuriosisce il tuo volto speziato.
Moltitudini di pesci scarlatti
puniscono i tuoi rossori assorti.
Da qualche parte del sorriso
ho visto cadere lucciole odorose
negli spigoli ansanti del corpo
albe perenni intarsiate da fulgide
leggi
|
|
|
|
Mi guardo dormire.
Si Stè
nessun assist potei farti.
La tua spada,
così ultima e crudele,
buca ancora il tuo braccio amorfo.
Scomposto,
fantoccioragno,
in quel bagno alla stazione...
sei con me
in ogni partita.
Più in la'
leggi
|
|
|
|
Il sole è sempre lì
beffardo indagatore.
Lei ha gambe da sturbo
sorriso d'altri pianeti
mora da divorziare
organizza enigmi ad incastro
stesa sul mio addome daftpunkmizzato.
L'altra c'è sempre,
onnivoracannibala,
anche
leggi
|
|
|
|
Oggi gli spazi sono immensevoli.
Il corpomio,
fuso nel tempo prossimo,
contorce il grido sonnambulo
curve senza ritorno...
oggi gli spazi sono sterminanti.
Squirtano i miei respiri imbalsamati,
stupidinsipidi,
creano nuvole di cioccolata
leggi
|
|
|
|
Voglio riposo furibondo
eterno eternit
fin dalla veglia dei tempi
immemore
come un bruco morituro
levriero zoppo
murato nel muro asciutto del ricordo
vivido del rimpianto d'esserci stato.
Fornetto infornato
voglio un posto tra le viole
zolla
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a omissam.
All'improvviso scintillo'
una nube di cristalli verdastri...
gli occhi suoi,
mirabolose gemme carbone,
seguirono con astuta cupidigia
lo strano, estenuante,
evolversi dello sciame smeraldato...
era consapevole d'esser sola
(macondo non aveva
leggi
|
|
|
|
Sarò solo polvere.
Un giorno ti racconteranno di me
sospiro appena accennato...
ti diranno dei miei sogni
occhi sbarrati verso il pensiero
dei miei errori alchemici
degli sbagli mirabolanti,
lacrime postume,
dei teoremi postulanti.
Ti
leggi
|
|
|
|
Sillabe cata e rifrangenti
dittonghi sincopati
il colore della sera
s'avvinghia al perpetuo
rinnovarsi del ghigno ilare...
io,
presepe presuntuoso,
paracudante nel vortice uterante
molto preso dall'idea
dell'inconsistenza effimera
del non ci
leggi
|
|
|
|
Fuoriesce,
spavaldo,
il fluido sanguigno del mio viver lesto.
In ogni azione agguerrita l'incontro
con fattezze inutili
per distogliere le mie inquiete finalità.
Ogni dì rinasce
insieme a me
indolente concubina
fascinosa amante
leggi
|
|
|
|
Si, certo che ti ho riconosciuto.
E' passato tanto tempo
tanto da immaginarci...
ma tu indossi lo stesso sorriso
la stessa voglia di mordere
la vita negli occhi...
eh si, tu eri una regina
errabonda e fragile
un ricamo sul mio cuore.
Guarda come
leggi
|
|
|
|
Ora che sei
in qualche anfratto dell'anima,
stesa come lucertola evanescente,
m'appari scomposta,
furibonda e ruvida,
in gemme d'antrace...
scolorita
nebbiosa
pendente in qualche ricordo al guinzaglio
ostruita da strade di pensieri
leggi
|
|
|
|
La vita,
come fossi ancora qui.
Consegnandomi al meriggio insipido
occhieggio
boccheggio
traccheggio dei miei incartamenti bizantini.
Desto ma non lesto
furibondo sul mio amico coraggioso
gli spezzo addosso
le mie para e noie...
appunto sul suo
leggi
|
|
|
|
Ti salvo stavolta come l'ultima volta.
Non accendere la luce
voglio immaginare
il tuo dolore...
voglio sentirne il contorno emaciato
la lieve dolcezza
evirarne l'acutezza
voglio conquistare il suo acme
solo in esso c'è
leggi
|
|
|
|
Perché?
Quando la vita mi rincorre
scappo verso un altro piano
un seminterrato strambo,
trapianto d'insicurezze,
sliding doors occulte,
dai giardini di marzo
dalle colonne melliflue
guardo il mio volto allo specchio
ma non so
leggi
|
|
|
|
E se del vento devo esser parte
fa che mi danzi fra i seni tuoi
che la eco celeste
faccia birbanti i sogni miei
che le dune dei miei ripensamenti
svolgano temi tra i denti tuoi,
ricami odorosi.
Che le cancrene mie postume
adibiscano spettacoli
leggi
|
|
|
|
Vola lontano,
quando il sorriso s'offusca,
la puttanatriste.
Il suo corpo,
dimenato prosciugato,
non le appartiene mai
mani sospese lo baloccano
peni infidi lo crocifiggono...
lei,
manichino d'impulso,
squarta l'anima
sogna bimba
torna
leggi
|
|
|
|
Brasato sul divano d'altra acconciatura,
infedelementare,
m'attorciglio al cafè de paris tripolino.
Oh quanto candore acu e minato
m'irrompe nel trapezio pelvico,
testicolando a tentoni,
orsì baldante...
m'innamoro,
moro
leggi
|
|
|
|
Si, alla tua età è così.
Sorvolante e fallace
eterea torbida
lui non si scuote di te,
stupido adorato.
Ragazzina
così appariscente la tua malinconia
mamma sopra le gonne
papà nei suoi labirinti persi...
scrivi
leggi
|
|
|
|
Chiudendo il cancello camposantato
il becchino sospira sollievi d'altri cieli.
Lui,
così funesto nell'esalar salme,
addormenta la notte con grazia pregnante
svirgola ansie trasognate
veleggia,
abilefebico,
verso la morgue occombente.
Sa
leggi
|
|
|
|
|
393 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
|
|